Filippo รจ contattato da alcuni greci che vogliono vedere Gesรน. Si aspettavano di incontrare un grande filosofo saggio, disposto a condividere con loro la sua dottrina. E, invece, trovano un uomo turbato e dubbioso, che vede in quellโinteressamento da parte dei pagani una specie di segnale, unโintuizione della propria fine.
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Tutto si sta compiendo, dunque, sta per suonare lโultima campana. Che fare, ora? Arrendersi? Lasciar perdere, sparire? Abbandonare lโuomo al suo destino? Una scelta, lโultima, assurda, paradossale, esiste: bisogna morire, come il chicco di frumento. Per amore, solo per amore. Il Signore ci dice che se vogliamo avanzare, rinascere, dobbiamo prepararci a morire a qualcosa.
ร vero: lo sposo โmuoreโ al suo egoismo per dedicarsi alla sposa. La sposa โmuoreโ sacrificando la sua libertร per dare alla luce un figlio. Il volontario โmuoreโ dedicando il suo tempo libero allโammalato. Eppure tutti questi gesti danno luce a una dimensione nuova, allโamore; a una nuova creatura, alla solidarietร . Lโimmagine del parto dice bene questa logica intessuta nelle cose: le doglie sono necessarie per dare alla luce una nuova creatura.
Certo: accettare questo discorso รจ difficile. Quando stiamo soffrendo non pensiamo alla vita che ne scaturirร . Quando stiamo male facciamo fatica a intravedere il dopo. Quando siamo al buio e al freddo della terra come il chicco non pensiamo a un Dio misericordioso, ma a un despota che permette la nostra sofferenza. Dobbiamo trovare il coraggio di morire a noi stessi, come ha fatto il Signore Gesรน. Di imparare a obbedire alla realtร , per portare frutto. Scommessa ardita, rischio inaudito, follia.
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O Signore Gesรน, tu ci dici che lโamore vero si nutre di fatti, non di belle parole, nรฉ di facili promesse. Donaci un poโ della tua fantasia creatrice per inventare forme concrete di donazione al prossimo, che ci impegnino a pagare di persona, nel lavoro faticoso e disinteressato, nel dono gratuito del nostro tempo, nellโascolto e nella condivisione delle sofferenze dei nostri fratelli e sorelle.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Quinta Domenica di Quaresima – Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 Marzo 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Viola
- Ger 31, 31-34; Sal.50; Eb 5, 7-9; Gv 12, 20-23
Gv 12, 20-23
Dal Vangelo secondo Giovanni
20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa cโerano anche alcuni Greci. 21Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsร ida di Galilea, e gli domandarono: ยซSignore, vogliamo vedere Gesรนยป. 22Filippo andรฒ a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesรน. 23Gesรน rispose loro: ยซร venuta lโora che il Figlio dellโuomo sia glorificato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 – 24 Marzo 2018
- Tempo di Quaresima V
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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