Nella quarta Domenica dโAvvento, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Maria si trova incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, suo sposo e uomo giusto, pensa di ripudiarla in segreto. Ma un angelo del Signore gli appare in sogno, dicendo:
ยซGiuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che รจ generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darร alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesรน: egli infatti salverร il suo popolo dai suoi peccatiยป.
Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo, presbitero della diocesi di Roma:
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[brid video=”85517″ player=”7547″ title=”Commento al Vangelo del 18 dicembre 2016 don Gianvito Sanfilippo”]
Gesรน bambino รจ pur sempre lโOnnipotente e la Vergine promessa sposa รจ lโImmacolata Concezione, Regina degli Angeli. Eppure in questo vangelo lโangelo non si rivolge nรฉ al suo Signore, nรฉ alla sua Sovrana, bensรฌ a Giuseppe che, come noi, condivide la debolezza e le ferite della natura umana.
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A lui vengono affidati Maria e, in seguito, il Bambino, lui ne รจ il responsabile, e dal suo agire dipende lโesito della storia della Salvezza: Dio si fida di Giuseppe. Anche a noi viene detto di non avere paura della santitร di Dio e dellโumiltร di Maria, per timore della nostra fragile incoerenza e dei nostri peccati.
Il Padre si fida di noi e vuole che abitiamo con suo Figlio e con la Madre di Dio nella stessa casa: la nostra anima, e cโinsegna a difendere questa dolce presenza dalle minacce del drago infernale che vuole divorarla.
Lasciamo che il Signore entri nella nostra vita e ne cambi i progetti, accettiamo di servirlo nella precarietร che ci spinge spesso allโinfedeltร , vivendo ogni giorno rigenerati dalla misericordia divina.
Come san Giuseppe lasciamoci condurre con docilitร attraverso gli eventi per compiere la nostra missione: far nascere il bimbo-creatore nella fredda grotta del nostro cuore.
Per le missioni piรน importanti, lโAltissimo elegge i piรน deboli: Nulla gli รจ impossibile.
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Quarta domenica di Avvento
- Colore liturgico: viola
- Is 7, 10-14; Sal.23; Rm 1, 1-7; Mt 1, 18-24
Mt 1, 18-24
Dal Vangelo secondo Matteo
Cosรฌ fu generato Gesรน Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovรฒ incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poichรฉ era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensรฒ di ripudiarla in segreto.
Perรฒ, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: ยซGiuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che รจ generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darร alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesรน: egli infatti salverร il suo popolo dai suoi peccatiยป.
Tutto questo รจ avvenuto perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: ยซEcco, la vergine concepirร e darร alla luce un figlio: a lui sarร dato il nome di Emmanueleยป, che significa “Dio con noi”.
Quando si destรฒ dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sรฉ la sua sposa.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 – 24 Dicembre 2016
- Tempo di Avvento IV, Colore viola
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
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