Giovanni inizia il suo racconto sul come Gesรน lavรฒ i piedi ai suoi discepoli con un linguaggio particolarmente solenne.
Gesรน sa che รจ arrivata lโora verso la quale le sue opere erano dirette fin dallโinizio.
Ciรฒ che costituisce questa ora, Giovanni lo descrive con due parole: passaggio e amore. Le due parole si spiegano a vicenda; ambedue descrivono insieme la Pasqua di Gesรน: croce e risurrezione, crocifissione come elevazione, come passaggio alla gloria di Dio, come un passare dal mondo al Padre. Il passaggio รจ una trasformazione.
Egli porta con sรฉ il suo essere uomo. Sulla croce, nel donare se stesso, Egli viene totalmente unito al Padre e contemporaneamente ad ogni uomo. Trasforma la croce, lโatto dellโuccisione, in un atto di donazione, di amore sino alla fine. Con questa espressione, ยซsino alla fineยป, Giovanni rimanda in anticipo allโultima parola di Gesรน sulla croce: ยซTutto รจ compiutoยป.
Mediante il suo amore, la croce diventa trasformazione dellโessere uomo nellโessere partecipe della gloria di Dio. In questo cambiamento, Egli coinvolge tutti noi, trascinandoci dentro la forza del suo amore al punto che anche la nostra vita diventa passaggio, metamosfosi. Cosรฌ riceviamo la redenzione, partecipando dellโamore eterno, una condizione a cui tendiamo con lโintera nostra esistenza.
O Signore,
faโ che nella tua croce possa riconoscere
lโalbero della mia salvezza.
Faโ che in essa possa nutrirmi e dilettarmi,
possa crescere nelle sue radici e sui suoi rami distendermi.
Faโ che la sua rugiada mi rallegri e la sua brezza mi fecondi.
Faโ che nella fame possa essere mio alimento,
nella sete fontana, nella nuditร mio vestimento. Amen.
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