Qui abbiamo due parabole strettamente legate tra loro. La prima afferma che il Regno di Dio รจ tutto opera sua, al di lร di ogni possibile azione dellโuomo, giungerร senza alcun dubbio al suo compimento. Un messaggio in apparenza semplice, ma difficile da capire: in ogni lotta anche quella che sembra piรน disperata, bisogna stare tranquilli, pieni di fiducia in Dio.
La promessa di Dio รจ come un seme gettato nel solco della storia, il Cristo risorto รจ il seme che cresce da solo. ร una parola che non vuole spingerci alla deresponsabilizzazione, ma aiutarci a vivere la nostra testimonianza, il nostro impegno di apostolato, in una armonia che รจ possibile solo nella logica della fede. Fuori da essa anche noi saremmo continuamente tentati di immaginare, programmare e, soprattutto, giudicare le persone e le situazioni secondo una logica โmondanaโ di efficienza, di produttivitร , di consenso.
Lโuomo, la donna di fede non si accontentano di ciรฒ che รจ immediatamente misurabile; sanno che spesso il valore autentico รจ quello nascosto nel profondo. La seconda parabola parla della crescita del Regno di Dio e mette in risalto la grandezza dellโalbero rispetto alla piccolezza del seme.
Il Regno di Dio รจ il grande albero che si estende ad abbracciare tutti i popoli e tutti gli uomini. Coloro ai quali รจ stato confidato il mistero del Regno condividono le prospettive di Cristo; la cosa piccola e umile puรฒ nascondere un destino di gloria, se ne viene colto il valore. Un insegnamento universale. Siamo cosรฌ aiutati a non andare, come ci suggerisce la Scrittura, alla ricerca di qualcosa di grande e di superiore alle nostre forze. Secondo la logica che il papa illustra nellโesortazione Evangelii gaudium non siamo chiamati, come singoli e come gruppi e comunitร , ad occupare spazi, quanto piuttosto ad avviare percorsi.
ร la logica del chicco di senape che porta con sรฉ la pazienza con la quale รจ necessario accompagnare ogni semina e ogni coltura. ร la logica della gradualitร , cosรฌ preziosa in ogni opera educativa. ร la logica del servizio: la crescita della grande pianta non diventa occasione di autoaffermazione, ma di accoglienza.
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Mio Dio, affido la mia vita nelle tue mani, con il tuo sostegno non ho paura. Dedico a te gioie e sofferenze. Padre mio, confido nel tuo sguardo benevolo sulle mie giornate. La tua volontร si compia in me, ti dono la mia anima, con fiducia infinita, proteggila. Amen.
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XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Ez 17, 22-24; Sal 91; 2 Cor 5, 6-10; Mc 4, 26-34
Mc 4, 26-34
Dal Vangelo secondoย Marco
26Diceva: ยซCosรฌ รจ il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; 27dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. 28Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; 29e quando il frutto รจ maturo, subito egli manda la falce, perchรฉ รจ arrivata la mietituraยป.
30Diceva: ยซA che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? 31ร come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, รจ il piรน piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; 32ma, quando viene seminato, cresce e diventa piรน grande di tutte le piante dellโorto e fa rami cosรฌ grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombraยป.
33Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. 34Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 17 – 23 Giugno 2018
- Tempo Ordinario XI
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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