Commento al Vangelo del 17 Febbraio 2019 – Piccole Suore della Sacra Famiglia

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BEATI VOI

In quel tempo, 17. Gesรน, disceso con loro (i Dodici), si fermรฒ in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale

Il Vangelo di Luca presenta il discorso delle Beatitudini pronunciato da Gesรน in un luogo pianeggiante, diversamente da Matteo, secondo il quale le Beatitudini sono proclamate su un monte (cfr. Matteo 5,1-12). Il brano รจ diviso in due parti che comprendono quattro beatitudini e quattro guai. Nellโ€™ultima beatitudine e nellโ€™ultimo guai si riflette la situazione delle prime comunitร  cristiane. Dal punto di vista letterario il testo si ricollega al genere escatologico delle beatitudini che appare nella versione greca della Bibbia e nella letteratura apocalittica del giudaismo. La prospettiva del Vangelo, perรฒ, รจ profondamente diversa.

Attorno a Gesรน vi sono i Dodici, un gran numero di discepoli e tanta folla (in greco popolo, laos), a indicare che il messaggio di Gesรน si sta allargando a cerchi concentrici, man mano che cresce la sua predicazione: prima ci sono gli apostoli che condividono la sua missione, poi i discepoli che hanno obbedito alla Parola, quindi le genti che desiderano ascoltare ed essere salvate.

โ€œIn un luogo pianeggianteโ€: mentre Matteo vuole presentare Gesรน come un nuovo Mosรฉ che sale sul monte per ricevere la Legge, Luca presenta lโ€™umiltร  di Gesรน che sceglie di manifestarsi nella modestia, mettendosi al livello della gente.

20. Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: ยซBeati voi, poveri, perchรฉ vostro รจ il regno di Dio. 21. Beati voi, che ora avete fame, perchรฉ sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perchรฉ riderete.

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Gesรน proclama il suo messaggio di salvezza a tutti, senza distinzioni. รˆ un messaggio che supera la logica del mondo, che esula dal pensiero comune.

Le prime tre beatitudini sono concatenate e riguardano una situazione di mancanza assoluta di mezzi per vivere, di povertร  estrema che suscita pianto e dolore, perchรฉ รจ troppo grande lโ€™oppressione e la miseria.

Il messaggio si ricollega al brano di Isaia in cui Dio si prende cura dei poveri, degli affamati, degli afflitti, di chi รจ ingiustamente sfruttato:โ€œper mettere, per dare agli afflitti di Sion un diadema invece di cenere, olio di gioia invece di dolore, il mantello di lode invece di uno spirito abbattuto, affinchรฉ siano chiamati querce di giustizia, la piantagione del Signore per mostrare la sua gloriaโ€ (Isaia 61,3).

Il paradosso che Gesรน annuncia รจ la beatitudine dei poveri. Essi sono beati perchรฉ il Regno di Dio appartiene a loro, perchรฉ Dio si ricorda di loro e li ama, perchรฉ apre loro un futuro diverso di felicitร .

โ€œAlzati gli occhiโ€: รจ unโ€™espressione che si utilizza nei salmi quando ci si rivolge a Dio. Gesรน alza gli occhi verso i suoi discepoli: significa che si trova piรน in basso rispetto a loro. Non si erge come un Maestro che insegna dalla cattedra, ma al di sotto dei suoi uditori.

โ€œBeatiโ€: la felicitร  รจ nel progetto di Dio. In terra ne abbiamo un assaggio, ma in Cielo avremo il compimento. Per questo siamo sempre alla ricerca del senso ultimo della vita nel Signore, che, solo, ci fa pregustare la felicitร  piena.

โ€œPoveriโ€: Gesรน accoglie la persona povera, che subisce violenza, ingiustizia, sopraffazione, sofferenza. Non proclama beata la condizione di povertร , che, anzi, รจ da affrontare e superare. Poveri siamo tutti: abbiamo bisogno del nutrimento, del respiro, delle cure, delle relazioni e, quando siamo malati, siamo nella condizione di dipendenza da tutti. Siamo, perรฒ, beati fin da adesso se viviamo in comunione con Dio le nostre sofferenze: solo da Lui viene la vera pace.

โ€œOraโ€ : il testo indica una difficile situazione che, perรฒ, avrร  un esito molto diverso. Il dolore del momento presente si trasformerร  in gioia nel futuro. In questo caso lโ€™avverbio non ha il significato di tempo di salvezza, come in altri contesti, ma si riferisce solo alla situazione contingente. La comunione con Dio, attesa nella fede e nella speranza, รจ la ricompensa alla precarietร  e allโ€™indigenza attuale.

โ€œBeati voi che piangeteโ€: Dio non gode del pianto dei suoi figli, ma รจ con loro, soffre e piange con loro, รจ vicino a chi ha il cuore ferito e gli dร  forza per continuare a lottare, ad amare e perdonare. Non ci libera dal soffrire, ma ci dร  la forza per affrontare la sofferenza; non ci impedisce di piangere, ma ci salva attraverso le lacrime che versiamo. Come ha fatto lui, che non ha evitato la sofferenza, ma che ci ha salvato attraverso la sofferenza.

22.ย  Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo.

Questa quarta beatitudine toglie tutte le possibili illusioni circa una sequela facile di Gesรน. Chi segue Cristo deve disporsi necessariamente alla sofferenza, allโ€™insulto, allโ€™odio, alla persecuzione.

โ€œVi odierannoโ€: รจ il termine utilizzato per chi si oppone al popolo di Dio come nemico. Gesรน rivoluziona questa posizione e insegna ad amare anche i nemici.

โ€œMettere al bandoโ€: vuol dire che la persona che segue Cristo viene separata, viene esclusa, separata dalla societร .

โ€œInsultoโ€: รจ il termine utilizzato per chi disprezza lโ€™uomo giusto:โ€œAscoltatemi, voi che conoscete la giustizia, popolo che hai nel cuore la mia legge! Non temete gli insulti degli uomini, nรฉ siate sgomenti per i loro oltraggiโ€ (Isaia 51,7). Nella prima lettera di Pietro viene detto: โ€œBeati voi, se venite insultati per il nome di Cristoโ€ (1Pietro 4,14).

โ€œA causa del Figlio dell’uomoโ€: si parla esplicitamente della persecuzione per la fede in Gesรน, Egli, perรฒ, verrร  come giudice e rovescerร  le situazioni.

23.ย  Rallegratevi in quel giorno ed esultate perchรฉ, ecco, la vostra ricompensa รจ grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.

Nella prova dobbiamo avere la certezza della ricompensa che sarร  la gioiosa comunione con Dioย  per sempre. Il dono del suo amore supera ogni pena su questa terra. I profeti hanno subito persecuzioni, cosรฌ anche coloro che seguono Cristo. Annunciare il Vangelo vuole dire condividere la sorte di Cristo e dei martiri di tutti i tempi. Ritorna qui il concetto di โ€œgiusto perseguitatoโ€.

โ€œSkirtanโ€: รจ un verbo che significa letteralmente โ€œsaltellareโ€, cioรจ โ€œesultareโ€. Lโ€™esultanza non รจ solo interiore, ma palese anche allโ€™esterno, come ad una festa di nozze.

24.ย  Ma guai a voi, ricchi, perchรฉ avete giร  ricevuto la vostra consolazione. 25. Guai a voi, che ora siete sazi, perchรฉ avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perchรฉ sarete nel dolore e piangerete.

Iniziano i quattro guai, in relazione alle precedenti beatitudini.

La ricchezza in sรฉ non รจ nรฉ buona nรฉ cattiva. Dipende dallโ€™uso che se ne fa. Cโ€™รจ il rischio che le ricchezze ci facciano sentire potenti, autosufficienti, superiori e piรน meritevoli degli altri.

Se abbiamo il cuore egoista, impiegheremo la nostra ricchezza a nostro favore e per i nostri vantaggi, accumulandola e difendendola, senza pensare a prospettive oltre la morte.

Gesรน ci insegna ad aprirci a ricevere i doni gratuiti di Dio, a distribuire quanto abbiamo in dono, sentendolo come unโ€™opportunitร  per condividere e fare del bene.

โ€œGuai a voiโ€: รจ lโ€™espressione accorata di Cristo, simile a quella di una madre che non vuole che i figli incorrano nelle conseguenze di cattive abitudini da cui vuole preservarli.

26. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profetiยป.

In questo quarto guai, Gesรน ci esorta a non cercare lโ€™approvazione degli altri, ma ci insegna ad agire con rettitudine di coscienza, davanti a Dio.

Il nostro Salvatore ci vuole persone libere, capaci di donazione, forti contro il male. Chi giunge a compromessi non riuscirร  mai ad avere la libertร  interiore; chi accumula ricchezze per sรฉ non sarร  mai libero dalla paura di perdere tutto; chi chiude il cuore agli altri non riuscirร  ad avere la gioia della comunione fraterna.

Accogliamo le Beatitudini come nostra regola di vita, senza smettere mai di lottare per la vittoria del bene sul male. Se avremo la pace che nasce dallโ€™unione con Dio riusciremo a vincere ogni egoismo ed essere seme che muore per portare frutto, luce riflessa della sorgente della Luce, piccolo germoglio che annuncia la Vita, modesta scintilla della Beatitudine eterna.

Suor Emanuela Biasiolo

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

SESTA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 17 Febbraio 2019 anche qui.

Lc 6, 17. 20-26 Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, Gesรน, disceso con i Dodici, si fermรฒ in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidรฒne. Ed egli, alzร ti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: ยซBeati voi, poveri, perchรฉ vostro รจ il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perchรฉ sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perchรฉ riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perchรฉ, ecco, la vostra ricompensa รจ grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perchรฉ avete giร  ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perchรฉ avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perchรฉ sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profetiยป. C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: La Sacra Bibbia

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