โฆ che cโรจ da mangiare?
Domanda classica quando arriva lโora del pasto quotidiano. Se lo domanda sia chi prende il cibo ma anche chi lo prepara, aprendo frigo e dispensa. Me lo domando anche io che sono capace al massimo di aprire il microonde o scaldare sul fuoco qualcosa di pronto.
Eโ la domanda che Gesรน fa ai discepoli dalla riva, mentre li vede tirare sulla barca le reti vuote: โnon avete nulla da mangiare?โ. E no! Non cโรจ da mangiare nรฉ per noi, nรฉ per le nostre famiglieโฆ (Vangelo di Giovanni cap. 21)
Quanti anche oggi hanno il piatto vuoto e soffrono la fame nel mondo, ma anche vicino a noi, e magari anche noi. Forse non si tratta della mancanza della pietanza ma della mancanza di qualcuno con cui condividere il pasto. Quanti hanno un pranzo ma nessuno accanto, e questo rende il pranzo nutriente per lo stomaco ma non sazia la fame di amore.
Povertร e solitudine, che a volte vanno anche insieme, non passano inosservate a Gesรน, che come guarda le reti vuote dei suoi amici, guarda anche le nostre povertร .
Ai suoi discepoli lancia la sfida di gettare ancora le reti e a tirarle su insieme e…. scatta lโabbondanza! Fino a quel momento non avevano capito che era Gesรน, ma lo riconoscono da quel segno, dalle reti che si riempiono e tolgono la tristezza e la paura di rimanere poveri e soli.
Ancora una volta non รจ Gesรน a fare da solo il miracolo, ma chiede che siano loro a fidarsi e gettare di nuovo la rete in mare.
โEโ il Signoreโ dice un discepolo appena vede che per la parola di quellโuomo le reti si riempiono!
โEโ il Signoreโ anche per noi, per me. Lui mi invita a non cedere alla tristezza e alla rassegnazione, ma di riprovare e riprovare ancora, confidando nella forza che il suo amore ha messo nelle mie mani e dentro la rete della mia vita.
La povertร e la solitudine non avranno mai lโultima parola se anche io mi fiderรฒ di lui e della sua sfida: โgetta le retiโฆ.โ e ci sarร da mangiare per tutti.
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Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)
