Commento al Vangelo del 16 Ottobre 2018 – Monastero di Bose

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Gesรน provocatore! Invitato a pranzo da un religioso osservante, non rispetta le regole: prima dei pasti si fanno le abluzioni, forse non una completa immersione, come suggerirebbe il verbo greco, ma almeno ci si lava le mani. Gesรน invece passa oltre e, senza aspettare, si mette a tavola. Atteggiamento che suscita naturalmente la meraviglia del religioso che perรฒ non dice nulla. Allora Gesรน โ€“ che ora รจ โ€œil Signoreโ€ โ€“ rincara la dose e attacca: โ€œVoi, farisei โ€ฆ stolti โ€ฆโ€.

รˆ improbabile che Luca scriva una cronaca reale di ciรฒ che accadde. Certo, Gesรน era un uomo libero, poteva anche essere duro di fronte alla gente, ma fino a questo punto, sembra difficile. Allora perchรฉ questo racconto?

Due stranezze di questo brevissimo brano ci possono forse orientare. Dopo aver rimproverato ai farisei di pulire solo lโ€™esterno del bicchiere, Gesรน non continua parlando dellโ€™interno del bicchiere che sarebbe pieno di marciume, bensรฌ del โ€œvostro interno pieno di aviditร  e di cattiveriaโ€ (v. 39). Oppone quindi curiosamente allโ€™esterno del bicchiere lโ€™interno dei farisei!

La seconda stranezza sta nellโ€™ultimo versetto, quando Gesรน indica ai farisei che devono piuttosto dare โ€œin elemosina quello che cโ€™รจ dentroโ€ (v. 41). Ma come dare in elemosina ciรฒ che abbiamo dentro, le nostre viscere?

Gesรน gioca evidentemente su due piani. I farisei โ€“ come descritti da Luca โ€“ sono molto attenti alle questioni di puritร  legale, Gesรน invece si interessa alle persone nella loro veritร , cioรจ alla coerenza tra ciรฒ che uno รจ e ciรฒ che fa vedere di sรฉ. Per questa ragione passa dallโ€™esterno del bicchiere allโ€™interno del cuore, dal piano rituale a quello esistenziale.

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Problema vecchio quanto la dimensione religiosa dellโ€™essere umano, e dunque problema appiccicato alla nostra stessa natura umana, perchรฉ tutti siamo religiosi โ€“ anche lโ€™ateo, lโ€™agnostico o il โ€œlaicoโ€ puro e duro โ€“; ognuno infatti adora qualcuno o qualcosa, fosse anche solo il proprio โ€œioโ€; questa รจ, tra lโ€™altro, la peggiore delle religioni.

Allora quel fariseo non rappresenta il movimento farisaico; รจ la cifra di ognuno di noi. Ciรฒ che ci minaccia รจ lโ€™ipocrisia, qualificata da Gesรน come โ€œstoltezzaโ€, perchรฉ consiste nel farsi passare per altro da ciรฒ che si รจ, nel giocare un ruolo e credere nel contempo โ€“ qui sta la stupiditร  โ€“ che nรฉ gli uomini nรฉ Dio se ne renderanno conto! Lโ€™apparenza รจ bella, ma la realtร  non lo รจ affatto. Formalmente si rispettano le regole di Dio, della chiesa o della societร , il diritto canonico, le rubriche liturgiche, le prescrizioni, le convenzioni cittadine; tutto sembra a posto, ma รจ solo una facciata che maschera il vuoto della nostra vita interiore.

In queste condizioni il nostro โ€œinternoโ€ non รจ pieno di amore, ma di aviditร , e dunque di ricchezze di ogni tipo. Ecco ciรฒ che occorre โ€œdare in elemosinaโ€: restituire ai poveri ciรฒ che di fatto si รจ loro rubato, come fece Zaccheo quando accolse Gesรน dicendo: โ€œEcco, Signore, io do la metร  di ciรฒ che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tantoโ€ (Lc 19,8).

fratel Daniel della comunitร  monastica di Bose

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Lc 11, 37-41
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, mentre Gesรน stava parlando, un fariseo lo invitรฒ a pranzo. Egli andรฒ e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliรฒ che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: ยซVoi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno รจ pieno di aviditร  e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’รจ dentro, ed ecco, per voi tutto sarร  puroยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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