VI DARร UN ALTRO PARACLITO
DOMENICA DI PENTECOSTE – ANNO C – GIOVANNI 14
VI GUIDERร A TUTTA LA VERITร SANTISSIMA TRINITร – ANNO C – GIOVANNI 16,12-15
- โMolte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il
Nella festa della Santissima Trinitร siamo chiamati a riflettere sul brano del Vangelo di Giovanni, collocato allโinterno del discorso di addio di Gesรน, rivolto ai suoi discepoli durante lโUltima Cena. Prima della passione, Egli parla ai suoi amici e fa loro la promessa di inviare lo Spirito Santo. Rispetta la debolezza dei discepoli e non dice loro tutto ciรฒ che sarebbe successo, perchรฉ non sono in grado di portarne il peso, tanto che fuggiranno di fronte agli eventi tragici della passione e morte del loro Maestro.
Solo quando riceviamo il dono dello Spirito Santo riusciamo pienamente a comprendere il mistero di Cristo e abbiamo la forza per portare il โpesoโ del nostro impegno di fedeltร a Dio.
- Quando verrร lui, lo Spirito della veritร , vi guiderร a tutta la veritร , perchรฉ non parlerร da se stesso, ma dirร tutto ciรฒ che avrร udito e vi annuncerร le cose
Gesรน spiega che lo Spirito Santo permette ai discepoli di comprendere Cristo, la sua vita, la sua parola, il suo messaggio. Inizia una nuova epoca, lโepoca dello Spirito che, attraverso la Chiesa, agisce e realizza il mandato di Cristo. Gesรน conforta i discepoli di tutti i tempi con la promessa del suo Spirito: Avvocato, Consolatore, Difensore.
โVi guiderร a tutta la veritร โ: Cristo รจ la veritร , ma solo lo Spirito Santo darร la piena comprensione e la forza di giungere alla veritร , quella forza che prima i discepoli non avevano.
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โDirร tutto ciรฒ che avrร uditoโ: Gesรน torna al Padre perchรฉ ha compiuto la sua missione, ma continuerร a parlare per mezzo dello Spirito Santo.
โVi annuncerร le cose futureโ: lo Spirito Santo continuerร a ripetere quanto ha detto Gesรน. Le generazioni degli uomini, continuano a cambiare e lโannuncio non puรฒ essere fatto una volta per tutte. Le cose future, secondo alcuni esegeti, sono le persecuzioni; per altri sono la pienezza della vita eterna e la comunione con Dio.
- Egli mi glorificherร , perchรฉ prenderร da quel che รจ mio e ve lo annuncerร .
Lo Spirito Santo prende la comunione di amore che esiste tra Cristo e il Padre, la comunica a ciascuno di noi, cosรฌ che possiamo vivere il mistero della presenza di Dio nellโintimo del nostro cuore. Se ascoltiamo e accogliamo lโinsegnamento di Gesรน abbiamo in noi la beatitudine riservataย ai discepoli fedeli.
Lโannuncio aumenta la gloria del Figlio. Anche noi siamo chiamati ad essere โa lode della gloria di Dioโ (Efesini 1,14), cioรจ a rispondere allโazione di salvezza compiuta da Dio, in Cristo Gesรน, e cantata nei Cieli e nella creazione. Dio non ci costringe ad accogliere la sua chiamata, ma attende una risposta da noi, libera e responsabile, non nella straordinarietร degli eventi, ma nel quotidiano dipanarsi dei giorni e nelle comuni occupazioni.
- Tutto quello che il Padre possiede รจ mio; per questo ho detto che prenderร da quel che รจ mio e ve lo annuncerร โ.
In questo versetto viene espressa la comunione intima fra il Padre, il Figlio e lo Spirito, che vivono in perenne relazione di amore.
Scrive S. Agostino nel suo trattato sulla Trinitร : โCome il Padre ha generato, il Figlio รจ stato generato, cosรฌ il Padre ha mandato, il Figlio รจ stato mandato. Ma Colui che ha mandato e colui che รจ stato mandato sono una cosa sola, perchรฉ il Padre e il Figlio sono una cosa sola. Cosรฌ pure lo Spirito Santo รจ una cosa sola con essi, perchรฉ i Tre sono una cosa sola. Come infatti per il Figlio nascere รจ essere dal Padre, cosรฌ per il Figlio essere mandato รจ essere conosciuto nella sua origine dal Padre. Alla stessa maniera come per lo Spirito Santo essere il dono di Dio รจ procedere dal
Padre, cosรฌ per lui essere mandato รจ venir conosciuto nella sua processione dal Padre, e non possiamo dire che lo Spirito Santo non proceda anche dal Figlio. Non per nulla infatti il medesimo Spirito Santo รจ detto Spirito del Padre e del Figlio. Nรฉ vedo che altro abbia voluto dire Cristo quando, soffiando sul volto dei discepoli ha dichiarato: Ricevete lo Spirito Santo (Gv 20, 22), perchรฉ quel soffio corporeo, che procede dal corpo con una sensazione di contatto fisico non era la sostanza dello Spirito Santo, ma la rappresentazione, attraverso un simbolo adatto, che lo Spirito Santo non procede solo dal Padre, ma anche dal Figlioโ (De Trinitate, IV, 20, 29).
Se ascoltiamo lo Spirito, se accogliamo la parola del Figlio, se compiamo la volontร del Padre siamo in piena comunione con la Trinitร e siamo in essa inseriti. La circolaritร dellโamore delle Persone Divine si esprime poi nei rapporti con i fratelli: โSe vedi l’amore, vedi la Trinitร โ (S. Agostino).
Afferma S. Giovanni Paolo II nella sua udienza del 10 ottobre 1990: โUna delle espressioni piรน elevate e piรน attraenti della fede รจ quella della โinabitazioneโ dello Spirito Santo nei credenti, che sono il suo tempio. โNon sapete – egli apostrofa i Corinzi – che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?โ (1 Cor 3, 16). โAbitareโ si dice normalmente di persone. Qui si tratta dellโโinabitazioneโ di una persona divina in persone umane. ร un fatto di natura spirituale, un mistero di grazia e di amore eterno, che proprio per questo viene attribuito allo Spirito Santo. Tale inabitazione interiore influenza lโuomo intero, cosรฌ comโรจ nella concretezza e nella totalitร del suo essere, che lโapostolo piรน volte denomina โcorpoโ. Difatti anche in questo scritto, poco piรน oltre il passo citato, sembra incalzare i destinatari della sua Lettera con la stessa domanda: โO non sapete che il vostro corpo รจ tempio dello Spirito Santo che รจ in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?โ (1 Cor 6, 19). In questo testo il riferimento al โcorpoโ รจ quanto mai significativo circa il concetto paolino dellโazione dello Spirito Santo in tutto lโuomo!โ.
Lโirradiazione dellโinabitazione divina nellโuomo รจ estesa a tutta la persona, nelle singole sfaccettature, in ogni elemento costitutivo e nella sua operativitร . Siamo sotto lโazione dello Spirito del Padre, del Cristo (Verbo incarnato) e dello Spirito Santo. Viviamo a lode della Trinitร , non cercando la nostra gloria. Non viviamo per lโeffimera affermazione di noi stessi. Siamo chiamati ad essere lievito, a indicare a tutti la meta del Cielo!
La dottrina trinitaria della Chiesa circa la Trinitร รจ molto chiara nel prefazio di questa Domenica: โCon il tuo unico Figlio e con lo Spirito Santo sei un solo Dio, un solo Signore, non nellโunitร di una sola persona, ma nella Trinitร di una sola sostanza. Quanto hai rivelato della tua gloria, noi lo crediamo, e con la stessa fede, senza differenze, lo affermiamo del tuo Figlio e dello Spirito Santoโ.
Alla luce di queste affermazioni, viene spontaneo desiderare di vivere una vita โspiritualeโ, con pensieri piรน elevati rispetto alla materialitร del tempo che viviamo, con un cuore corroborato dalla Grazia e reso capace di diffondere lโAmore che riceve.
Scrive la mistica, teologa e religiosa italiana Itala Mela nel 1936 (nata a La Spezia – beatificata nel 2017): โLuce perenne, Trinitร beata, infondi ai nostri cuori, unico Dio, l’amore. Al mattino, alla sera, Ti lodiamo, Ti preghiamo cantando e il cantico di lode un dรฌ sโeterni in ciel coi Santi, a Teโ.
Chi si lascia afferrare dalla presenza della Trinitร e si lascia ricolmare dallโAmore, รจ appagato dalla sua inabitazione e non ha piรน bisogno di nulla.
Suor Emanuela Biasiolo delle Piccole Suore della Sacra Famiglia
