Commento al Vangelo del 16 gennaio 2011 – mons. Andrea Caniato

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12PORTE del 13 gennaio 2011 -II domenica del tempo ordinario.

Gv 1, 29-34
Dal Vangelo secondoย Giovanni
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesรน venire verso di lui, disse: ยซEcco lโ€™agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli รจ colui del quale ho detto: โ€œDopo di me viene un uomo che รจ avanti a me, perchรฉ era prima di meโ€. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nellโ€™acqua, perchรฉ egli fosse manifestato a Israeleยป.
Giovanni testimoniรฒ dicendo: ยซHo contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nellโ€™acqua mi disse: โ€œColui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, รจ lui che battezza nello Spirito Santoโ€. E io ho visto e ho testimoniato che questi รจ il Figlio di Dioยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Il Vangelo

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Il brano evangelico di questa domenica ci fa sostare ancora sulle rive del fiume Giordano, per raccogliere la testimonianza di Giovanni Battista. รˆ importante precisare che questo brano fa ancora parte del prologo del IV vangelo, che nel piano dell’evangelista introduce tutto il mistero della fede. Dunque la testimonianza del Battista รจ offerta come essenziale alla conoscenza di Gesรน.
La domanda di fondo รจ sempre la stessa: chi รจ Gesรน? Cosa significa che รจ salvatore? Che cosa significa “Verbo fatto carne”?
“Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo”: รจ la testimonianza del Battista. Nell’Antica Alleanza, ogni anno si doveva immolare un agnello, per invocare il perdono dei peccati del popolo. Dunque non sarร  piรน l’immolazione di un animale rituale a liberare l’uomo dal peccato. รˆ Gesรน la vittima, il sacrificio che salva, che purifica e riconcilia con Dio. E non solo i peccati del popolo, ma “il peccato” — al singolare, per dire il male in senso radicale e profondo — “del mondo”: il Battista dunque preannuncia la nuova, definitiva, radicale alleanza di pace tra Dio e l’umanitร  intera.
“Era prima di me” dice Giovanni, anche se sappiamo bene, Gesรน nasce 6 mesi dopo il Battista. Ma esisteva prima nella sua origine divina, nell’essere il Figlio eterno del Padre eterno.
Gli evangelisti ci hanno riferito, che mentre Gesรน usciva dalle acque del Giordano apparve lo Spirito Santo in forma di colomba. Giovanni aggiunge un dettaglio importantissimo: “Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui”, scendere e rimanere, concetto ribadito due volte.
Ricordate il racconto del diluvio universale, quando Noรจ liberava una colomba dall’arca, colomba che puntualmente tornava indietro, perchรฉ non trovava un punto asciutto sul quale fermarsi?
Ora comprendiamo che la colomba รจ lo Spirito di Dio, il suo amore, la sua onnipotente energia che crea e che salva, che riscalda e rigenera, che dona la vita. E la carne umana assunta dal Verbo eterno รจ finalmente il luogo dove lo Spirito di Dio puรฒ scendere, per rimanere nel mondo.
L’umanitร  di Gesรน รจ il punto di ingresso della potenza di Dio in questo mondo fragile e inconsistente: anzi Gesรน “battezza nello Spirito”, cioรจ immerge nell’amore di Dio, ci sottrae dal dominio del peccato e dalla morte e ci dona di essere realmente con lui e come lui “figli di Dio”. (mons. Andrea Caniato).

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