Commento al Vangelo del 16 aprile 2017 – p. Ermes Maria Ronchi

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padre Ermes Ronchi
padre Ermes Ronchi

Come il sole, Cristo ha preso il proprio slancio nel cuore di una notte: quella di Natale โ€“ piena di stelle, di angeli, di canti, di greggi โ€“ e lo riprende in un’altra notte, quella di Pasqua: notte di naufragio, di terribile silenzio, di buio ostile su di un pugno di uomini e di donne sgomenti e disorientati. Le cose piรน grandi avvengono di notte.

Maria di Magdala esce di casa quando รจ ancora buio in cielo e buio in cuore. Non porta olii profumati o nardo, non ha niente tra le mani, ha solo la sua vita risorta: da lei Gesรน aveva cacciato sette demoni.

Si reca al sepolcro perchรฉ si ribella all’assenza di Gesรน: ยซamare รจ dire: tu non morirai!ยป (Gabriel Marcel). E vide che la pietra era stata tolta. Il sepolcro รจ spalancato, vuoto e risplendente nel fresco dell’alba, aperto come il guscio di un seme. E nel giardino รจ primavera.

I Vangeli di Pasqua iniziano raccontando ciรฒ che รจ accaduto alle donne in quell’alba piena di sorprese e di corse. La tomba, che avevano visto chiudere, รจ aperta e vuota.
Lui non c’รจ. Manca il corpo del giustiziato. Ma questa assenza non basta a far credere: hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno messo.

Un corpo assente. รˆ da qui che parte in quel mattino la corsa di Maddalena, la corsa di Pietro e Giovanni, la paura delle donne, lo sconcerto di tutti. Il primo segno รจ il sepolcro vuoto, e questo vuol dire che nella storia umana manca un corpo per chiudere in pareggio il conto degli uccisi. Una tomba รจ vuota: manca un corpo alla contabilitร  della morte, i suoi conti sono in perdita. Manca un corpo al bilancio della violenza, il suo bilancio รจ negativo. La Risurrezione di Cristo solleva la nostra terra, questo pianeta di tombe, verso un mondo nuovo, dove il carnefice non ha ragione della sua vittima in eterno, dove gli imperi fondati sulla violenza crollano, e sulle piaghe della vita si posa il bacio della speranza.

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Pasqua รจ il tema piรน arduo e piรน bello di tutta la Bibbia. Balbettiamo, come gli evangelisti, che per tentare di raccontarla si fecero piccoli, non inventarono parole, ma presero in prestito i verbi delle nostre mattine, svegliarsi e alzarsi: si svegliรฒ e si alzรฒ il Signore.

Ed รจ cosรฌ bello pensare che Pasqua, l’inaudito, รจ raccontata con i verbi semplici del mattino, di ognuno dei nostri mattini, quando anche noi ci svegliamo e ci alziamo. Nella nostra piccola risurrezione quotidiana.
Quel giorno unico รจ raccontato con i verbi di ogni giorno. Pasqua รจ qui, adesso. Ogni giorno, quel giorno. Perchรฉ la forza della Risurrezione non riposa finchรฉ non abbia raggiunto l’ultimo ramo della creazione, e non abbia rovesciato la pietra dell’ultima tomba (Von Balthasar).

p. Ermes Ronchi

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Domenica di Pasqua della Risurrezione

Gv 20, 1-9
Dal Vangelo secondo Giovanni

Nel giorno dopo il sabato, Maria di Mร gdala si recรฒ al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andรฒ da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesรน amava, e disse loro:

ยซHanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!ยป .
Uscรฌ allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse piรน veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrรฒ.

Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrรฒ nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.

Allora entrรฒ anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioรจ doveva risuscitare dai morti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 16- 22 Aprile 2017
  • Tempo di Pasqua I, Colore – Bianco
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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