GLI CORSE INCONTRO
- Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: โCostui accoglie i peccatori e mangia con loroโ.
La liturgia di questa domenica รจ il โVangelo nel Vangeloโ. Luca presente tre parabole di intensa profonditร , che ci rivelano il cuore misericordioso di Dio nostro Padre.
Gesรน si trova nel contesto di un banchetto con i peccatori, che si avvicinano a Lui con desiderio di attingere vita dalle sue parole. Mentre il capitolo quattordici presenta Gesรน che prende cibo con i farisei, in questo capitolo quindici Egli mangia con gli emarginati, gli esclusi a causa della loro situazione irregolare.
I farisei e gli scribi criticano Gesรน per il suo stare con i peccatori. Questi erano considerati moralmente colpevoli o non osservanti della Legge. I pubblicani, invece, erano ritenuti disonesti e impuri per il contatto con i Romani, popolo pagano, e per il fatto che approfittavano di maggiorare le tasse a proprio vantaggio.
Accostiamoci a Gesรน sapendo di trovare sempre accoglienza. Egli desidera โvenire a pranzoโ con noi, cioรจ condividere la nostra vita ed entrare in comunione. Il nostro peccato non รจ un ostacolo per Dio. Egli ci perdona, basta che ci riconosciamo bisognosi di misericordia e che la domandiamo con cuore contrito e disposto a cambiare vita.
- Ed egli disse loro questa parabola:
Qualche esegeta ritiene che Luca abbia scritto solo una parabola, alla quale ne siano state aggiunte altre due in seguito.
- Pubblicitร -
- โChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova?
Con il solito stile retorico, Gesรน coinvolge lโuditore nel racconto che presenta.
Dio si comporta verso di noi come fa il pastore che non รจ disposto a perdere neppure una delle sue pecore. Ricordiamo che i pastori condividevano la vita con il gregge. Oltre a costituire un mezzo di sussistenza, ogni pecora era conosciuta dal suo pastore, con affetto.
Sembra imprudente che il pastore lasci incustodite le pecore, tuttavia la sproporzione serve ad instillare nel cuore la grande attenzione che il Padre ha per ciascuno di noi.
- Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, 6. va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: โRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perdutaโ.
Il pastore non si ferma alla fatica e si pone in spalle la pecora, talmente stremata da non essere in grado di camminare da sola. ร tale la gioia di aver ritrovato la sua pecora, che non puรฒ contenere il suo gaudio e chiama tutti a far festa con lui.
Cosรฌ il Signore ci cerca, ci ritrova, ci mette sulle sue spalle, fa festa ogni volta che noi ci perdiamo e che abbiamo bisogno del suo aiuto per uscire dalla palude in cui ci siamo infangati. Non teme di sporcarsi, di ferirsi pur di strapparci dal pericolo. Gli stiamo a cuore piรน di quanto noi stiamo a cuore a noi stessi.
- Io vi dico: cosรฌ vi sarร gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
La gioia di Dio per la salvezza di uno solo di noi รจ condivisa con tutti i santi del Cielo. Siamo parte di un grande corpo mistico, che comprende sia la Chiesa celeste che quella terrestre. La salvezza di uno รจ la gioia per tutti, anche per i novantanove giusti che non si sono perduti.
- Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova?
Nella seconda parabola la protagonista รจ una donna che perde una moneta, parte della sua dote, ricevuta dal padre al momento del matrimonio. Ogni donna teneva con cura il suo patrimonio legato alla benda attorno alla fronte e alla nuca. La donna della parabola con cura cerca la moneta, caduta nelle fessure della sua povera casa palestinese, non pavimentata, in mezzo ai vasi e alle giare. Accende la lampada a olio posta sul moggio (secchio graduato per misurare granaglie e simili) per vederci meglio, dal momento che la casa era formata da unโunica stanza senza finestra. Si aiuta con la scopa e tende lโorecchio per sentire tintinnare la moneta.
- E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: โRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perdutoโ.
Lโelemento comune con la parabola precedente รจ la gioia del ritrovamento, condivisa con le vicine di casa.
- Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteโ.
La gioia di Dio รจ condivisa con gli angeli, che sono contemporaneamente anche testimoni della sua gioia.
- โUn uomo aveva due figli.
Gesรน ha scelto appositamente il caso due figli perchรฉ descrive chiaramente una divergenza di comportamento.
- Il piรน giovane dei due disse al padre: โPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ. Ed egli divise tra loro le sue
La Palestina era una terra di emigrazione. ร plausibile che il figlio piรน giovane si allontani per andare a vivere allโestero. Non era usuale, perรฒ, che il padre dividesse il suo patrimonio prima della morte.
- Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto.
Ricevuto il denaro, il giovane si allontana dal proprio paese e sperpera tutto il capitale, invece di impiegarlo in modo produttivo. In questo modo commette la grave colpa di vanificare il dono ricevuto, costato tante fatiche al padre.
- Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno.
Come se non bastasse lโincapacitร personale a gestire il suo patrimonio, il giovane subisce anche le conseguenze di una carestia, che รจ subentrata nella zona. Da ricco e possidente, diventa un misero mendicante e un impuro dal punto di vista religioso.
- Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i
Per un ebreo dover lavorare per conto di uno straniero e fare il guardiano di animali immondi, come i porci, รจ il massimo dellโabiezione, cioรจ di una vergognosa degradazione. Il giovane non poteva cadere piรน in basso di cosรฌ sia moralmente che fisicamente.
- Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava
Il giovane viene privato di qualsiasi relazione, non ha nessuno che pensi alla sua vita, nemmeno facendogli lโelemosina di un poโ di cibo. Persino i porci vengono nutriti, lui no. Non riceve nessun gesto di compassione, nessuna umanitร .
- Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!
Una volta toccato il fondo, il giovane comincia a rinsavire, non per effetto di una conversione, ma per mancanza di sostentamento. โQuando gli Israeliti sono costretti a mangiare carrube, si convertonoโ dice un proverbio rabbinico. Cosรฌ avviene. Il giovane si confronta con i dipendenti del padre e considera che essi sono piรน fortunati di lui, il figlio.
Lontani da Dio non possiamo sperimentare che solitudine, abbandono, indigenza. Voltando le spalle al Padre non possiamo che cadere nel male e nel disonore.
- Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ.
Il figlio prodigo รจ mosso dal bisogno piuttosto che da motivi piรน nobili. Tuttavia prende la decisione di tornare a casa, sperando che il padre lo riaccolga almeno come dipendente, se non come figlio. Comprende di non avere piรน alcun diritto. Spera solo in un poโ di compassione e in un trattamento da servo.
- Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ.
Finalmente il giovane prende la strada del ritorno. La situazione si capovolge completamente. Il protagonista ora รจ il padre che impedisce al figlio di umiliarsi.
โLo videโ: scruta lโorizzonte e attende il figlio, senza invadere la sua libertร ; attende la sua decisione autonoma, senza condizionamenti.
โNe ebbe compassioneโ: le viscere del padre sono come quelle di una madre che si muovono in profonditร per il figlio. Tutto diverso dal padrone dei porci, che neppure gli dava di che nutrirsi.
โGli corse incontroโ: il padre supera tutte le convenienze. Pur se anziano, pur se non รจ dignitoso per un padrone, si mette a correre.
โGli si gettรฒ al colloโ: il figlio รจ lacero, sporco, impuro moralmente per cui il padre contrae impuritร . Eppure, superando tutte le regole, lo avvolge in un affettuosissimo abbraccio.
- Il figlio gli disse: โPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ.
Il figlio inizia la sua confessione, ma il padre lo interrompe e non gli permette nemmeno di chiedere di essere un dipendente.
- Ma il padre disse ai servi: โPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโanello al dito e i sandali ai
Il padre reintegra il figlio nella completa dignitร , simboleggiata dalla veste preziosa, dallโanello al dito (che permetteva di imprimere il sigillo che rendeva validi gli atti legali); i sandali (utilizzati solo dagli uomini liberi, mentre gli schiavi camminavano a piedi nudi).
- Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,
Tutta la famiglia (non si parla della madreโฆ) e i servi vengono coinvolti nella gioia del padre, che ordina un banchetto speciale, cucinando il vitello fatto ingrassare apposta per le grandi occasioni.
- perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ. E cominciarono a far
Il padre ormai aveva considerato come morto il giovane figlio che si era allontanato. Ora che รจ tornato รจ come una nuova nascita, un ritorno in vita.
Dio Padre ci riabbraccia per il suo grande amore, non per il frutto del nostro sforzo personale. Lโincontro con Lui รจ una festa.
- Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze;
Il figlio maggiore entra in scena nel racconto. La musica e le danze lo attirano mentre torna dal lavoro. Giร si capisce che non si era coinvolto nella gioia del ritorno del fratello minore.
- chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. 27. Quello gli rispose: โTuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvoโ.
Il servo che viene interrogato mette lโaccento sul vitello cucinato piuttosto che sul figlio che ritorna a casa dal padre.
- Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a
Il figlio maggiore rifiuta di entrare alla festa. Per la seconda volta รจ il padre che esce per cercare un figlio, che, in questo secondo caso, si รจ perduto, pur rimanendo in casa. I contrasti familiari feriscono profondamente e ci vuole tanto coraggio di perdonare per riuscire a ricucire i rapporti incrinati. Fin quando si vuole far valere i propri presunti diritti non sarร possibile creare comunione.
Entriamo anche noi nella logica di Dio Padre: accogliere chi รจ debole, perdonare chi ha peccato, far festa per ognuno che ritorna a casa. Dio non รจ il giudice inflessibile che commina le pene; รจ il Padre/Madre che ha viscere di compassione per noi poveri suoi figli adottivi. Gli siamo costati cari e vuole fare festa quando ci vede da lontano sulla strada del ritorno.
- Ma egli rispose a suo padre: โEcco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei
Il figlio maggiore lavora per il padre come se fosse un suo servo. Non capisce che รจ tutto suo dal momento che partecipa della stessa famiglia.
Evitiamo anche noi di fare discriminazioni, di confrontarci con gli altri, di ritenerci defraudati se il padre รจ buono non solo con noi. Consapevoli di essere colmi di amore gratuito non siamo invidiosi che Dio riversi anche negli altri la sua compiacenza e le sue benedizioni. Siamo felici di essere giร salvi accanto a lui e di poter lavorare per il suo Regno. Non impediamo che anche altri partecipino a questa grande gioia.
- Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grassoโ.
Il figlio maggiore disprezza a tal punto il fratello da chiamarlo โtuo figlioโ, come se non fosse per nulla suo fratello.
- Gli rispose il padre: โFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo;
Ammiriamo questo padre che, invece di dare sfogo a tutta la sua ira per il comportamento geloso del suo figlio maggiore, si rivolge a lui con tono affettuoso, cerca di conquistare la fiducia anche del figlio disperso in casa. Al di sopra di tutto conta la comunione e il padre la persegue con pazienza e misericordia.
Anche noi credenti impariamo dal Padre misericordioso a far cadere ogni avversione, a rimuovere ogni incomprensione, a tendere sempre e solo alla comunione.
- ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ.
Nel Cielo ci sarร sempre un clima di festa, un banchetto di comunione. A questo ci invita Dioย Padre, che ci invita a rallegrarci per ogni persona che si rinnova nellโincontro con la sua misericordia.
Se vogliamo rimanere in comunione con Dio, dobbiamo vivere in comunione con i fratelli e condividere con loro la nostra gioia. Non sappiamo come abbia reagito il figlio maggiore. Questo importa poco, perchรฉ ciรฒ che conta รจ che il padre รจ andato incontro anche a lui, cercando di conquistare con il suo affetto anche questo figlio legalista e ligio al dovere, ma duro di cuore.
Ognuno di noi puรฒ contare sul perdono di Dio, sia che si allontani da Lui sia che si erga giudice degli altri. Non aspettiamo a convertirci perรฒโฆ Subito, allโistante, decidiamo di tornare a Dio Padre, per essere in comunione con Lui e fra di noi. Feriti dal suo amore misericordioso, rinnovati dal suo perdono non potremo far altro che riversarlo sui nostri fratelli.
Suor Emanuela Biasiolo delle Piccole Suore della Sacra Famiglia
Letture della
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Il Signore si penti del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.
Dal libro dell’Esรฒdo
Es 32,7-11.13-14
ย
In quei giorni, il Signore disse a Mosรจ: ยซVaโ, scendi, perchรฉ il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโEgitto, si รจ pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: โEcco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra dโEgittoโยป.
ย
Il Signore disse inoltre a Mosรจ: ยซHo osservato questo popolo: ecco, รจ un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farรฒ una grande nazioneยป.
ย
Mosรจ allora supplicรฒ il Signore, suo Dio, e disse: ยซPerchรฉ, Signore, si accenderร la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโEgitto con grande forza e con mano potente? Ricรฒrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: โRenderรฒ la vostra posteritร numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darรฒ ai tuoi discendenti e la possederanno per sempreโยป.
ย
Il Signore si pentรฌ del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 50 (51)
R. Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.
Pietร di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
ย
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
ย
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito รจ sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.
Seconda Lettura
Cristo รจ venuto per salvare i peccatori.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 1,12-17
ย
Figlio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesรน Signore nostro, perchรฉ mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi รจ stata usata misericordia, perchรฉ agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e cosรฌ la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla caritร che รจ in Cristo Gesรน.
ย
Questa parola รจ degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesรน รจ venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perchรฉ Cristo Gesรน ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimitร , e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
ย
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio
Vangelo
Ci sarร gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.

Lc 15, 1-32
ย
In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
ย
Ed egli disse loro questa parabola: ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova? Quando lโha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: โRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perdutaโ. Io vi dico: cosรฌ vi sarร gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
ย
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: โRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perdutoโ. Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteยป.
ย
Disse ancora: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
ย
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: โPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ. Ma il padre disse ai servi: โPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโanello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ. E cominciarono a far festa.
ย
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: โTuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvoโ. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: โEcco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grassoโ. Gli rispose il padre: โFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโยป.
Parola del Signore
Oppure forma breve: Lc 15,1-10
