Commento al Vangelo del 15 novembre 2016 – don Antonello Iapicca

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LA NECESSITA’ DELL’AMORE SINO ALLA FINE DOVUTA AI NOSTRI PECCATI SENZA FINE

[ads2]Come quel giorno a Gerico, cosรฌ oggi Gesรน cerca ciascuno di noi, schiavi dei nostri peccati, incapaci di perdonare e di chiedere perdono, ma con un desiderio insopprimibile di โ€œvederloโ€. Ma, come Zaccheo, cerchiamo Gesรน ancora con occhi troppo umani; lo crediamo simile a noi, e pensiamo che per incontrarlo dovremmo fare come siamo abituati con gli altri: โ€œsalireโ€ sul โ€œsicomoroโ€ per essere diversi dalla โ€œfollaโ€, cambiare in qualche modo la nostra realtร , che ci sembra inadeguata e di inciampo. Ma Gesรน ci stupisce con il suo amore che fa proprio del sicomoro cosรฌ meschino e ridicolo sul quale ci issiamo, il โ€œkatalymaโ€, come la grotta di Betlemme e il Calvario, – nei cui brani รจ usato lo stesso termine – il “seno” benedetto dove si rinasce a vita nuova. Gesรน, che conosce il nostro nome come quello di Zaccheo, ci guarda e ci dice: “Puro, (un significato del nome Zaccheo) scendi subito, che devo fermarmi a casa tuaโ€. Non importa se puri non siamo, i suoi occhi intrisi di misericordia ci vedono giร  cosรฌ, โ€œanche noi figli di Abramoโ€, nonostante tutto; per questo โ€œdeveโ€ venire, e โ€œfermarsiโ€ a casa nostra per โ€œpurificarciโ€ riconciliandoci con Dio e con i fratelli. E non c’รจ tempo di mettere ordine, di spazzare, di prepararci all’incontro, perchรฉ Lui ci anticipa sempre. Solo la Sua Parola puรฒ compiere il Perdono: “scendi”, convertiti, torna in te, scendi i gradini del cammino che ti conduce al battesimo, “non temere, io ti amo cosรฌ come sei”.

Gesรน anche oggi รจ in ginocchio davanti a ciascuno di noi per lavarci ogni peccato; ci guarda dal basso, โ€œalza lo sguardoโ€ e, se ci chiama a โ€œscendereโ€, รจ perchรฉ Lui รจ giร  lรฌ, dove abbiamo โ€œderubato e frodatoโ€. Per amarci il Signore non pone condizioni: la conversione รจ il frutto del suo amore, perchรฉ โ€œl’agire segue sempre l’essereโ€, e l’essere deve essere prima rinnovato. โ€œE il Signore vide proprio Zaccheo. Fu visto e vide; ma se non fosse stato veduto, non avrebbe visto… Siamo stati veduti perchรฉ potessimo vedere; siamo stati amati affinchรฉ potessimo amareโ€ (S. Agostino, Discorso 174). Zaccheo, nevrotico e sempre in lotta con se stesso e con i suoi complessi, si รจ specchiato in Cristo e ha trovato in Lui la pace, la statura ideale per la sua vita: รจ tornato ad essere il โ€œfiglio di Abramoโ€ che sโ€™era โ€œperdutoโ€ a causa del peccato. Zaccheo, โ€œcercatoโ€ e โ€œsalvatoโ€ senza condizioni, vede il suo cuore ormai trasformato gratuitamente in una sorgente d’amore, nonostante le โ€œmormorazioniโ€ e lo โ€œscandaloโ€ che sempre provoca una conversione impensata. Liberato da se stesso si dona senza misura ai fratelli, โ€œpoveriโ€ come lui. Accogliendo โ€œoggiโ€ Cristo che si auto-invita nella nostra casa, possiamo vivere in pienezza ogni giorno come Yom Kippur, il grande giorno del perdono, nel quale ogni ebreo era invitato a visitare coloro con i quali aveva qualche cosa in sospeso per riconciliarsi. Ed รจ proprio quello che ha fatto Gesรน con Zaccheo; Lui, senza peccato, si รจ fatto peccato e ha preso l’iniziativa andando a cercare in Zaccheo ogni peccatore per offrirgli il perdono e la riconciliazione. Ecco perchรฉ era โ€œnecessarioโ€, come recita il greco originale, che Cristo si โ€œfermasseโ€ nella casa di Zaccheo, doveva sciogliere l’inganno che lo aveva separato da Dio! Come anche “oggi” รจ necessario che ci visiti, con la Parola o con gli eventi attraverso i quali sempre Dio ci parla, e cosรฌ si possa fermare nella nostra vita, per salvarci, e non solo. E’ necessario che ci faccia una cosa con Lui, nella nostra casa, nei pensieri, nelle parole, nei gesti, perchรฉ noi si possa finalmente restituire โ€œquattro volte tantoโ€ quanto abbiamo sottratto ingiustamente a chi ci รจ accanto, lโ€™amore di cui avevano diritto moltiplicato dalla misericordia di Dio. E per fare di noi altrettanti Gesรน che devono fermarsi a casa di ogni uomo, sino al piรน lontano, per farvi entrare la salvezza e trasformare ogni oggi nel giorno di Pasqua, offrendo la riconciliazione con il Padre e issare in Cielo questa generazione. Come accadde a San Francesco a Spoleto mentre si dirigeva incontro alla vana gloria e incontrรฒ il Re che si donava a lui perchรฉ anche lui si donasse a Cristo.

Don Antonello Iapicca
Busshozan cho ko 31-1
761-8078 Takamatsu
JAPAN
Tel. in GIAPPONE: 0081-9028917822

Dal Vangelo secondo Luca 19,1-10.

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Entrato in Gerico, attraversava la cittร .
Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco,
cercava di vedere quale fosse Gesรน, ma non gli riusciva a causa della folla, poichรฉ era piccolo di statura.
Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salรฌ su un sicomoro, poichรฉ doveva passare di lร .
Quando giunse sul luogo, Gesรน alzรฒ lo sguardo e gli disse: ยซZaccheo, scendi subito, perchรฉ oggi devo fermarmi a casa tuaยป.
In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.
Vedendo ciรฒ, tutti mormoravano: ยซE’ andato ad alloggiare da un peccatore!ยป.
Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: ยซEcco, Signore, io do la metร  dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tantoยป.
Gesรน gli rispose: ยซOggi la salvezza รจ entrata in questa casa, perchรฉ anch’egli รจ figlio di Abramo;
il Figlio dell’uomo infatti รจ venuto a cercare e a salvare ciรฒ che era perdutoยป.

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