Commento al Vangelo del 13 novembre 2016 – mons. Angelo Sceppacerca

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Il commento di mons. Angelo Sceppacerca al Vangelo di domenica 13 novembre 2016.

Gesรน insegna nel tempio di Gerusalemme, prima della sua passione, morte, sepoltura e risurrezione. Aveva iniziato col racconto dell’offerta dei ricchi e della povera vedova; ora che la sua attenzione รจ portata sulle “belle pietre e doni votivi”, ne demolisce l’ammirazione prevedendone la catastrofe che avverrร  qualche decennio piรน tardi. Gesรน spiega e raccomanda.

La spiegazione รจ data dalla previsione della distruzione del tempio e della fine del mondo e della storia umana, preceduta dalle persecuzioni dei primi cristiani, da guerre (i disordini politici internazionali del 1ยฐ secolo dopo Cristo), “terremoti, carestie e pestilenze”.

Le raccomandazioni ai discepoli sono quelle di non farsi ingannare dalle false informazioni, di non terrorizzarsi, di non preparare la propria difesa, di perseverare fino alla fine. รˆ il grande incoraggiamento di Gesรน ai suoi in vista dei tempi duri: le persecuzioni saranno occasione per rendere testimonianza; gli avversari saranno vinti dalla sapienza dei discepoli ai quali non sarร  torto nemmeno un capello.

Gesรน non nega la bellezza del Tempio, ma ne dichiara la precarietร , comune a tutte le cose di questo mondo, nonostante sia il Tempio del Signore, il “suo” Tempio. Gesรน non nega neppure la drammaticitร  della storia, ma i segni attendibili e positivi del tempo finale sono quelli che Lui ha operato e ha consegnato ai seguaci che ne devono dare testimonianza. Quella suprema รจ data dalla sua Pasqua. E, come per la sua, anche i cristiani devono prepararsi a grandi lotte, persino nei rapporti piรน intimi (genitori, fratelli, parenti, amici) fino ad essere odiati e uccisi.

รˆ il discorso finale di Gesรน, posto prima della Passione, chiamato “escatologico” perchรฉ profezia di eventi vicini (distruzione di Gerusalemme, dispersione degli Ebrei) e piรน lontani (la sua manifestazione gloriosa, il suo ritorno, la Gerusalemme celeste). Sapientemente il Signore ci istruisce a vivere il nostro tempo come transitorio e precario, tempo di attesa e di vigilia. Siamo anche alla fine di un anno liturgico e alla vigilia di un nuovo tempo di avvento che ci porterร  al mistero ineffabile del Dio fatto uomo nella grotta di Betlemme.

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Se Gesรน ci raccomanda di non lasciarci fuorviare รจ perchรฉ – proprio sul male e sulla morte – noi ci inganniamo sempre. Il problema serio dell’uomo รจ salvarsi dalla morte, ma nessuno si salva dalla morte.

Mons. Angelo Sceppacerca

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Vangelo della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario – C

Lc 21, 5-19
Dal Vangelo secondo Luca

[ads2]5Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: 6ยซVerranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarร  lasciata pietra su pietra che non sarร  distruttaยป. 7Gli domandarono: ยซMaestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarร  il segno, quando esse staranno per accadere?ยป. 8Rispose: ยซBadate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: โ€œSono ioโ€, e: โ€œIl tempo รจ vicinoโ€. Non andate dietro a loro!

9Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perchรฉ prima devono avvenire queste cose, ma non รจ subito la fineยป. 10Poi diceva loro: ยซSi solleverร  nazione contro nazione e regno contro regno, 11e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. 12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome.

13Avrete allora occasione di dare testimonianza. 14Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi darรฒ parola e sapienza, cosicchรฉ tutti i vostri avversari non potranno resistere nรฉ controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; 17sarete odiati da tutti a causa del mio nome.

18Ma nemmeno un capello del vostro capo andrร  perduto. 19Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

  • 13 – 19 Novembre 2016
  • Tempo Ordinario XXXII, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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