Commento al Vangelo del 13 Giugno 2021 – don Giovanni Berti (don Gioba)

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Dio piccolo come un seme

Qualche giorno fa ero ospite in una famiglia per la preparazione del battesimo di uno dei figli, ย e non mi ricordo come mai ma siamo finiti a parlare di scienza. Uno dei genitori mi ha chiesto se era possibile per me come prete credere in quello che la scienza dice del mondo e nello stesso tempo credere e predicare gli insegnamenti della Bibbia. Devo dire che la domanda mi ha un poโ€™ spiazzato. Io ho subito risposto con convinzione che non trovavo nessuna contraddizione tra quello che la scienza dice del mondo e dellโ€™universo, del processo evolutivo e del funzionamento della natura e quello che la Bibbia insegna riguardo il creato e lโ€™uomo.

La Bibbia scritta da uomini di unโ€™epoca lontana con una cultura scientifica lontana dalla nostra non dice โ€œcomeโ€ il mondo funziona, ma il โ€œperchรฉโ€ siamo qui, da โ€œchiโ€ siamo originati. La scienza ha il compito di farci comprendere i meccanismi di funzionamento di quel creato che ha in Dio la sua origine. Se ci sono delle contraddizioni tra scienza e Bibbia รจ solo a livello superficiale di linguaggio, ma tra loro non entrano in conflitto. La Bibbia stessa per essere compresa veramente va โ€œlettaโ€ in modo โ€œscientificoโ€, cioรจ studiandola a fondo e tenendo conto del contesto storico e del linguaggio. Solo cosรฌ posso comprenderne il messaggio al quale poi aderisco solo per โ€œfedeโ€, cioรจ fidandomi che dentro quel antico scrigno Dio ha parlato agli uomini e donne non solo di allora ma anche di oggi, e quindi anche a me.

In parole povere non cโ€™รจ contraddizione tra teoria del Big-Bang (che come tutte le teorie scientifiche non รจ fissa ma sempre in evoluzione e approfondimento con metodo scientifico) e il racconto della Creazione nel libro della Genesi. La teoria del Big-Bang e dellโ€™evoluzione delle specie e anche dellโ€™uomo mi dicono il โ€œcomeโ€ funziona il mondo, mentre il racconto della Creazione mi dice in modo figurato (cosรฌ come parlavano e raccontavano migliaia di anni fa) che tutto quello che abbiamo e che siamo viene da un atto di amore di Dio che ha voluto e pianificato tutto fin da principio. E io a questo posso solo prestare fedeโ€ฆ

La domanda fatta da quel genitore mi ha fatto pensare che forse il nostro parlare di Dio dentro la Chiesa non รจ sempre cosรฌ chiaro, e che non รจ scontato sia vicino alla vita. Il piano di Dio e il piano umano forse sono ancora percepiti come distanti, il linguaggio della fede e il linguaggio umano forse non si incontrano del tutto, e molti anche cristiani sentono la Bibbia e quello che ci dice di Dio come qualcosa da rispettare ma che in fondo non cโ€™entra con la concretezza della loro vita.

Eppure Gesรน ha fatto di tutto per rivelare quella totale e definitiva vicinanza di Dio allโ€™uomo. Gesรน stesso รจ โ€œDio a livello umanoโ€, Gesรน รจย  โ€œDio alla portata di tuttiโ€, anche i piรน lontani dalla religione. Anche in questo brano del Vangelo abbiamo un esempio chiaro del modo di comunicare di Gesรน, che per parlare delle cose immense di Dio usa lโ€™immagine del contadino che semina nel terreno, il lavoro piรน semplice e umile. Gesรน usa spesso nelle sue parabole quello che la gente viveva e sperimentava quotidianamente: un seminatore che semina, le piante dellโ€™orto, un padre e dei figli, una donna che spazza in casa, un pastore con le sue pecoreโ€ฆ E nellโ€™ultima cena racchiuderร  tutta la sua vita nel segno semplice di un pane spezzato e condiviso e in un calice di vino a cui tutti bevono.

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Per capire Dio basta dunque non uscire dalla vita di tutti i giorni, ma entrarci ancora di piรน e leggerne i segni buoni. La vita ci insegna chi รจ Dio e come Dio ci รจ vicino. Dentro la vita possiamo incontrare Dio personalmente quando diamo da mangiare e bere a chi ha fame e sete, quando soccorriamo chi ha bisogno, quando perdoniamo davvero chi ci ha fatto un tortoโ€ฆ Dentro le nostre relazioni umane, se ci amiamo, se ci ascoltiamo e se ci stiamo vicini, alla fine capiamo Dio, cosรฌ come Gesรน ha insegnato.

Dio รจ come quel piccolo seme seminato nel terreno del mondo. รˆ una cosa piccola ma con una enorme potenza di vita concreta che non dobbiamo cercare in chissร  quale dimensione esterna e aliena.

La preghiera che facciamo a Messa non รจ quindi lโ€™unico modo per incontrare Dio, come se fosse una cosa separata dal tutto il resto. La Messa domenicale, come ogni altro momento di preghiera personale e comunitario sono lโ€™occasione per imparare da Gesรน che Dio non รจ lontano nei cieli dei cieli, ma รจ davvero terra terraโ€ฆ


Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)