Commento al Vangelo del 13 Gennaio 2019 – don Paolo Ricciardi

- Pubblicitร  -

Il commento al Vangelo di domenica 13 gennaio 2019 a cura di don Paolo Ricciardi.

Cโ€™รจ unโ€™invocazione, tratta dal profeta Isaia, tipica dellโ€™Avvento, che รจ risuonata con frequenza nella liturgia di questo tempo: โ€œSe tu squarciassi i cieli e scendessiโ€ (Is 63,19). Se i cieli rimangono chiusi, infatti, non cโ€™รจ salvezza. I cieli chiusi sono immagine di unโ€™esistenza dominata dalla legge del caso, in cui non cโ€™รจ nessuna relazione tra il tempo e lโ€™eternitร . Chi si ferma a questo, sa che la vita รจ limitata, ha un inizio ed una fine, come anche la storia del mondo.

Se i cieli rimangono chiusi, a che serve aver vissuto il Natale, la fine e il principio di un anno e la stessa Epifania? A che serve pregare? Se infatti la preghiera non sale in alto, sono solo parole vuote, rivolte a se stessi.
Se i cieli sono chiusi, non serve neppure la presenza di un uomo esemplare come Gesรน: anche lui sarebbe legato allo stesso nostro destino.
Per questo abbiamo pregato: โ€œSe tu squarciassi i cieli e scendessiโ€. Celebrando il Natale, il cui tempo si chiude con questa domenica, la fede ancora una volta ci ha dato la certezza che i cieli si sono aperti, squarciati, con la venuta tra noi del Figlio di Dio.

E nel giorno del battesimo di Gesรน noi osserviamo, anzi, siamo chiamati a contemplare, questo movimento di โ€œsiparioโ€ che si apre nel โ€œdrammaโ€ del vivere umano. Dio รจ aperto. Dio non รจ nascosto, non se ne sta nei cieli. รˆ sceso, รจ disceso, si รจ immerso nel fiume Giordano per immergersi nella nostra umanitร  debole, fragile, confondendosi tra i peccatori.

Mi piace pensare Gesรน in fila, come tutti gli altri, in attesa di essere battezzato da Giovanni Battista. Nessuno lo distingue, รจ uno come gli altri. Allo stesso modo in questo momento mi piace pensarLo non nel Tabernacolo, dove crediamo che cโ€™รจ nella presenza reale dellโ€™Eucaristia, ma seduto su un banco, magari in fondo alla chiesa, magari proprio accanto a te che non te ne accorgi.

- Pubblicitร  -

Si โ€œimmergeโ€, anche oggi, nella nostra umanitร  quotidiana e lรฌ si manifesta, per santificare i giorni di ogni uomo. Non รจ un caso che la Festa del Battesimo di Gesรน si collochi come ponte tra il tempo di Natale e lโ€™inizio del Tempo Ordinario. รˆ un invito a credere che questo periodo di festa non รจ stata una โ€œparentesiโ€, ormai chiusa con lโ€™epifania, per poi riprendere la faticosa vita di tutti i giorniโ€ฆ Ma รจ stato invece un Tempo che proprio oggi, ci ri-apre ad una dimensione nuova della vita quotidiana, per vivere lโ€™ordinario in modo straordinario. Come dice San Paolo a Tito: โ€œรจ apparsa la grazia di Dio, che ci insegna a vivere in questo mondo con sobrietร , con giustizia e con pietร , rinnegando i desideri mondani e lโ€™empietร โ€.

Dal primo Natale รจ possibile vedere cieli aperti. Questo รจ motivo di consolazione, con la forza della parola annunciata da Isaia alla fine dellโ€™esilio in Babilonia, nel testo della prima lettura di oggi: โ€œConsolate, consolate il mio popolo: Ecco il nostro Dio! Viene, come un pastore che raduna il gregge!โ€.

La mia vita non cambia in meglio sei io relego Dio nei cieli e lo โ€œincartoโ€ e lo โ€œinscatoloโ€ come facciamo per le statuine del presepe che abbiamo rimesso a posto qualche giorno fa, nel cassettone o in cantina, per ritirarle fuori tra undici mesi.

Questo succede quando non รจ il Dio che ha squarciato i cieli, ma un Dio che ci modelliamo noi, a nostra immagine, per le nostre quotidiane illusioni. E che ci delude, quando le cose non vanno come vorremmo. Allora questo Dio diventa come un vizio accanto ad altri, che si coltiva sotto un cielo chiuso. Per parlare di fede รจ necessario un salto radicale di sensibilitร .

La Festa del Battesimo di Gesรน ci dice qualcosa anche sul nostro Battesimo. Anche su di noi, il giorno in cui siamo stati battezzati, si sono aperti i Cieli. Su ciascuno di noi si รจ ripetuta e si ripete la Parola del Padre su Cristo: โ€œSei il figlio mio, lโ€™Amatoโ€.

Essere battezzati significa essere โ€œimmersiโ€ nel Figlio Gesรน e, in Lui, essere Figli di un Padre ricco di bontร  che manda su noi lo Spirito del suo Amore.

Se i genitori oggi continuano a chiedere il Battesimo per i figli รจ perchรฉ cโ€™รจ una percezione (a volte un poโ€™ nascosta, ma cโ€™รจโ€ฆ) che senza il battesimo un figlio mancherebbe di qualcosa, patirebbe una sorta di insufficienza che non saprebbero come definire, si troverebbe escluso da quella dimensione del sacro e del mistero che anche per un non credente puรฒ rappresentare un valore.

Eppure non basta questoโ€ฆ Come pastori e come comunitร  cristiana dovremmo chiederci, in questo giorno, se siamo capaci di generare alla fede i nuovi battezzati, se gioiamo perchรฉ ci sono altri bambini che rinascono in Cristo, se ci interessa qualcosa educare altre persone allโ€™incontro con Dioโ€ฆ

Purtroppo tante volte percepiamo il contrarioโ€ฆ Quando si celebra un battesimo si ha in alcuni fedeli la sensazione di disagio, perchรฉ la messa si allungaโ€ฆ
Se non ci importa nulla, se cadiamo anche noi nella tentazione dellโ€™indifferenza, se non gioiamo per altri fratelli che diventano cristiani, vuol dire che per noi i Cieli si sono rinchiusi, e siamo troppo attratti (e alla fine oppressi) dalle cose della terra.

Signore, aiutaci a riscoprire che ricevere il battesimo รจ lโ€™inizio di una tenerezza meravigliosa con il Padre da cui tutto si riceve e al tempo stesso รจ essere posseduti dallo Spirito, per vivere la tua stessa storia dโ€™Amore. Ogni giorno. Nel mio quotidiano, solito, confuso, disordinatoโ€ฆ Tu apri i Cieli.

Aiutaci a riscoprire che non siamo piรน esseri di solitudine, rassegnati a vivere un oggi che ci consuma, ma creature che portano il nome di figli, vivono nella grande famiglia della comunione dei santi e respirano nellโ€™amore del Padre, oggi e per sempre.

[box type=”note” align=”” class=”” width=””]
don Paolo Ricciardi
Nato a Roma il 14 marzo 1968
Licenza in Teologia Biblica alla Gregoriana
Parroco nella Parrocchia di S. Silvia[/box]

ย 

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

BATTESIMO DEL SIGNORE โ€“ ANNO C

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 13 Gennaio 2019 anche qui.

Lc 3, 15-16. 21-22 Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, poichรฉ il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: ยซIo vi battezzo con acqua; ma viene colui che รจ piรน forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerร  in Spirito Santo e fuocoยป. Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesรน, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprรฌ e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: ยซTu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimentoยป. C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

[/box]

Altri Articoli
Related

Commento alle letture della liturgia del 23 Dicembre 2025

Tempo di Avvento IV, Colore Viola - Lezionario: Ciclo A, Salterio: sett. 4 Il...

Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di giovedรฌ 25 Dicembre 2025 per ragazzi

Di quante cose il Vangelo ci fa dono nella notte...

Carlo Miglietta – Commento alle letture di giovedรฌ 25 Dicembre 2025

NATALE DEL SIGNORE Letture: Messa della Notte: Is 9,1-3.5-6; Tt...

Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 23 Dicembre 2025

Nascita di Giovanni Battista.Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo,...