Commento al Vangelo del 12 Settembre 2021 – don Giovanni Berti (don Gioba)
2339
Una fede senza caricature
Con questo episodio al capitolo ottavo siamo a metร del Vangelo di Marco, che รจ composto di 16 capitoli. Lโevangelista Marco sembra voler fare il punto della situazione su cosa la sua comunitร ha compreso di quel Gesรน di cui sta narrando e che fin dalla prima riga subito ha presentato come Cristo e Figlio di Dio (โInizio del vangelo di Gesรน Cristo, Figlio di Dioโฆโ). Lโevangelista riprende il ricordo della stessa cosa fatta proprio dal Maestro che un giorno, lungo la strada, in un luogo lontano dai centri religiosi di allora, fa una simile verifica con i suoi amici e discepoli. Prima di tutto chiede cosa pensa la gente di lui, che cosa hanno capito le persone lo seguono e che sono a contatto con i discepoli. Non hanno capito niente! O almeno hanno le idee molto confuse, scambiando Gesรน per Giovanni Battista (che predicava in modo duro e apocalittico), oppure per il grande profeta Elia cosรฌ come uno dei profeti del passato. Da qui si vede come una conoscenza superficiale o sporadica di Gesรน non porta alla vera comprensione e alla fine la tenuta del seguito รจ debole. Infatti le folle che ora osannano Gesรน, poi alla fine, nel giro di pochi giorni lo vorranno crocifisso, seguendo il pensiero dei piรน forti che lo vogliono morto.
Ma a Gesรน quello che interessa รจ vedere cosa i suoi amici, quelli che stanno con lui e che lo seguono ogni giorno e che sono stati disposti a lasciare tutto per stare con lui, cosa essi hanno capito: โma voi chi dite che io sia?โ.
Risponde Pietro a nome di tutti: โTu sei il Cristoโ, cioรจ il Messia atteso, lโInviato di Dio per trasformare il mondo. Se il brano si concludesse con la sua risposta, e con Gesรน che lo premia per la risposta esatta, saremmo a posto. Ma non รจ cosรฌ! Pietro risponde bene con la testa e pare aver capito chi รจ Gesรน, ma quando Gesรน riempie di significato la parola โCristoโ le cose precipitano. Gesรน quando spiega che tipo di Cristo รจ, allora viene a galla che Pietro e gli altri non hanno capito nulla di lui, e in fondo sono piรน o meno come la gente che ha di Gesรน una conoscenza superficiale e distorta. Anche Pietro e gli altri hanno di Gesรน una caricatura, una visione distorta della sua missione che non assomiglia che vagamente al vero volto.
Pietro rimproverando Gesรน e volendo che non faccia discorsi di sofferenza, rifiuto e morte, non ha capito che Gesรน non รจ un Cristo imperante, ma amante. Gesรน รจ il Figlio di Dio mandato non a prendere le vite delle persone per sottometterle, ma a dare la sua vita per tutti. Gesรน รจ lโInviato da Dio che trasforma il mondo non con la violenza ma con la pace, anche a costo di perdere la faccia e apparire debole e ultimo. Gesรน รจ un Re che ha come trono la croce e come corte i poveri e gli ultimi.
Pietro e i discepoli devono ancora imparare a pensare e quindi a vivere secondo Dio e secondo la mentalitร del Vangelo. Per questo Gesรน non lo caccia via ma lo rimette al suo posto, cioรจ al banco di scuola per imparare ancora come discepolo dietro di lui, facendo esperienza diretta di lui. Se la risposta di Gesรน sembra troppo dura in realtร รจ un atto di fiducia verso Pietro e gli altri, perchรฉ sa che anche se hanno la testa dura e sono abituati a pensare in modo umano, possono ancora imparare! Possiamo ancora noi tutti imparare!
Cosa sappiamo di Gesรน? ร la domanda che non dobbiamo mai smettere di fare a noi stessi perchรฉ spesso tra aspettative e realtร cโรจ sempre una forte differenza, e senza saperlo di Gesรน, della fede cristiana e della vita cristiana abbiamo piรน una caricatura che una visione corretta e vera. Siamo cristiani e scegliamo di dire che lo siamo, anche se non abbiamo ricevuto il battesimo per nostra diretta scelta ma questa scelta la facciamo ogni giorno. Siamo un poโ come i discepoli che alla chiamata di Gesรน siamo andati dietro. Ma sappiamo cosa ci aspetta? Sappiamo davvero chi รจ Gesรน, abbiamo consapevolezza di cosa dice veramente il suo messaggio e quali scelte di vita ci porta a fare? Chi รจ Gesรน per te, per me?
Non basta la risposta da catechismo, cosรฌ come non รจ sufficiente conoscere e pronunciare ad alta voce le risposte da dare durante le preghiere e le liturgie. Non basta perchรฉ siamo a rischio come Pietro e gli altri di dire che siamo discepoli ma la nostra vita vera รจ lontana.
Tornare discepoli e non smettere di voler imparare da Gesรน: solo cosรฌ la nostra fede non sarร una caricatura di cristianesimo ma potremo conoscere il vero volto del nostro Maestro e anche il nostro di eterni discepoli.