Commento al Vangelo del 12 febbraio 2017 – Ileana Mortari (Teologa)

- Pubblicitร  -

Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento

Allโ€™inizio dellโ€™odierna pericope troviamo unโ€™affermazione basilare del vangelo di Matteo e anche del Nuovo testamento nel suo insieme: โ€œNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.โ€

La solenne frase di Gesรน si pone come risposta a un grosso problema e interrogativo, che, come sempre nei vangeli, possiamo cogliere a due livelli: il tempo storico del Nazareno e quello dellโ€™evangelista.

Al tempo della predicazione del Maestro รจ certo che gran parte della polemica dei farisei nei suoi confronti era determinata da un certo fraintendimento o dubbio: questโ€™uomo che viola il sabato, che si dimostra cosรฌ sovranamente libero, come la mette con la Legge? Questโ€™uomo che sta con i peccatori e i pubblicani, e non osserva le regole della puritร , crede o no alla Legge di Mosรจ?

Quanto al tempo della redazione del primo vangelo (anni 80-90 circa), la situazione si poneva in questi termini. Il giudaismo, persa ogni consistenza politica e territoriale a causa della guerra del 70 (che si era conclusa con la distruzione di Gerusalemme), era tutto preso a serrare le fila intorno alla Legge, ad espellere dalla sinagoga gli eretici nazirei (cioรจ i seguaci di Cristo) e a stabilire il canone delle proprie Scritture. Ora i cristiani provenienti dal giudaismo (che costituivano la maggioranza della comunitร  matteana) si interrogavano con grande preoccupazione circa lโ€™osservanza della Torah: il nuovo insegnamento del Rabbi di Galilea la aboliva o no? Era mai possibile che la Legge, base granitica della fede di Israele, venisse anche solo in parte vanificata? E soprattutto, qual era lโ€™originalitร  cristiana nei confronti della rinnovata ortodossia giudaica?

Ora, la risposta che Matteo mette sulla bocca di Gesรน, rivolta sia ai contemporanei di Cristo che ai fedeli della fine del Iยฐ secolo, รจ la seguente: non viene abolita la Legge, anzi! โ€œSono venuto a darle pieno compimentoโ€, afferma Gesรน.

- Pubblicitร  -

Per la veritร  il termine italiano usato per la traduzione รจ un poโ€™ fuorviante: il โ€œcompimentoโ€ fa pensare a qualcosa di โ€œincompiutoโ€. Invece il verbo greco โ€œplerรฒoโ€ corrisponde anche a โ€œvalorizzareโ€, โ€œrealizzareโ€, โ€œadempiereโ€. Ad esempio Umberto Neri, ne โ€œIl Discorso della montagnaโ€ (Ancora 1998) sceglie โ€œadempiereโ€, perchรฉ โ€œlโ€™adempimento dice la realizzazione delle Scritture nellโ€™evento riguardante in particolare il Cristo. Non vuol dire cioรจ , ma >, come in tutto il vangelo di Matteoโ€ฆโ€ฆโ€ (pp. 40-41).

Visto che lโ€™espressione โ€œla Legge e i Profetiโ€ indica tutta la Scrittura nel suo insieme, qui Gesรน afferma esplicitamente che Egli non รจ venuto ad โ€œabolirlaโ€, cioรจ ad abrogarla, vanificarla, dichiararla scaduta (e si vedano a questo proposito i vv.18-19), ma appunto ad adempierla, o anche a valorizzarla mediante il suo esempio di vita e il suo insegnamento, a mantenerla in vita portandola perรฒ alla sua pienezza, a interpretarla in modo nuovo.

Come risulta anche da altri passi del N.T., Gesรน รจ venuto perchรจ il popolo, frastornato dal numero spropositato di precetti che i rabbini avevano estratto dalla Torah (613!!!), fosse ricondotto al cuore, allโ€™essenziale della Legge stessa, che รจ la rivelazione dellโ€™amore di Dio e della sua volontร  di bene per lโ€™uomo. Fondamentale in tal senso รจ il passo di Matteo 22,37-40: dallโ€™amore di Dio e dallโ€™amore del prossimo dipendono tutta la Legge e i Profeti.

Ora la Legge deve essere completamente illuminata e rivalutata dallโ€™annuncio di Gesรน; Egli ne รจ lโ€™interprete e il promulgatore definitivo, tantโ€™รจ vero che aggiunge subito: โ€œse la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.โ€ (v.20)

โ€œGIUSTIZIA รจ la volontร  stessa di Dio, in due sensi: ciรฒ che Dio vuole fare per noi (= il suo buon volere) e ciรฒ che Dio vuole che noi facciamo per Lui e con Lui. Il giusto รจ colui che accoglie la volontร  di Dio e ad essa conforma lโ€™intera sua vita, nelle tre direzioni in cui si sviluppa la vita relazionale di ogni soggetto umano: il rapporto con Dio, il rapporto con gli altri e il rapporto con le cose. Quando questi rapporti sono autentici, lโ€™uomo รจ giustoโ€ (P. Tremolada).

Tale giustizia โ€“ dice Gesรน โ€“ deve essere superiore a quella dellโ€™Antica Alleanza. In che senso?

Il Maestro lo esemplifica abbondantemente nelle 6 โ€œantitesiโ€ che seguono: โ€œAvete inteso che fu detto agli antichiโ€ฆโ€ฆ.Ma io vi dicoโ€ฆ..โ€

Anche qui occorre un chiarimento a proposito della traduzione; lโ€™originale greco introduce la novitร  delle parole di Gesรน con un โ€œdรจโ€, che non ha valore avversativo (โ€œmaโ€), bensรฌ di collegamento, cioรจ: fu detto (passivo teologico che sottintende: da Dio); e ORA io vi dico: non cโ€™รจ opposizione tra il dire di Dio nellโ€™Antico Testamento e il dire di Gesรน nel Nuovo! Cโ€™รจ novitร  nella continuitร .

Eโ€™ poi da notare la forza dirompente e scandalosa delle parole di Gesรน: mai un rabbi avrebbe osato contrapporre il suo insegnamento a quello della Legge! Si trattava di una novitร  inaudita, possibile solo a Colui che fosse veramente il Figlio di Dio.

Ora, che il Nazareno avesse in sรฉ una sapienza e unโ€™autoritร  divine lo si vede bene dal seguito del discorso, che affronta in modo nuovo e assai piรน profondo i doveri verso il prossimo, esemplificando appunto una giustizia qualitativamente superiore a quella dellโ€™Antica Alleanza, perchรฉ lโ€™interpretazione della Legge va nella linea della spiritualizzazione e interiorizzazione e della Legge stessa: Gesรน radicalizza il significato dei precetti, cioรจ vuole che la nostra coscienza ne colga il senso piรน profondo, il valore essenziale, senza che ci limitiamo ad unโ€™osservanza esteriore e superficiale.

I Giudei si erano costruiti una sorta di โ€œgabbia dorataโ€, sicura, cioรจ una serie lunghissima e minuziosa di precetti e imposizioni, cosรฌ da poter dire a Dio, come ad un controllore inflessibile: โ€œHo fatto proprio tutto. Sono perfettamente a posto. Non ho niente da rimproverarmi!โ€

Gesรน infrange questa falsa sicurezza; la nuova giustizia infatti non consiste nellโ€™accumulare azioni in vista del merito, ma nellโ€™essere sempre piรน a immagine del Padre, che รจ Amore, e solo quella dellโ€™amore รจ la norma davvero โ€œradicaleโ€ della Legge.

E allora il 5ยฐ comandamento non riguarda solo lโ€™omicida vero e proprio, ma anche colui che con la collera interiore, la calunnia e lโ€™ingiuria, lโ€™offesa e la diffamazione, vorrebbe dentro di sรจ โ€œtogliere di mezzoโ€ una persona che lo infastidisce.

Analogamente, non basta astenersi dallโ€™adulterio โ€œin factoโ€; oltre alle azioni, per Gesรน contano anche le intenzioni negative, perchรฉ sono mancanze di caritร  e violano quel comandamento dellโ€™amore che โ€“ come visto – sta alla base di tutti i comandamenti.

Ileana Mortari – Sito Web

[toggle title=”Leggi il brano del Vangelo” state=”close”]

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 12 Febbraio 2017 anche qui.

VI Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 5, 17-37
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:

ยซNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In veritร  io vi dico: finchรฉ non siano passati il cielo e la terra, non passerร  un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirร  uno solo di questi minimi precetti e insegnerร  agli altri a fare altrettanto, sarร  considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร  e li insegnerร , sarร  considerato grande nel regno dei cieli.

Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererร  quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrร  ucciso dovrร  essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrร  essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrร  essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarร  destinato al fuoco della Geรจnna.

Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perchรฉ l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In veritร  io ti dico: non uscirai di lร  finchรฉ non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!

Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha giร  commesso adulterio con lei nel proprio cuore.

Se il tuo occhio destro ti รจ motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geรจnna. E se la tua mano destra ti รจ motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geรจnna.

Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.

Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, nรฉ per il cielo, perchรฉ รจ il trono di Dio, nรฉ per la terra, perchรฉ รจ lo sgabello dei suoi piedi, nรฉ per Gerusalemme, perchรฉ รจ la cittร  del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perchรฉ non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sรฌ, sรฌ”, “no, no”; il di piรน viene dal Malignoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 12 – 18 Febbraio 2017
  • Tempo Ordinario VI, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO

[/toggle]

Altri Articoli
Related

Liturgia della Parola in LIS di giovedรฌ 25 dicembre 2025

Le letture della Notte di Natale in LIS (Lingua...

Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2025 โ€“ Sussidio Avvento CEI – Messa della Notte

ยซUn bambino รจ nato per noiยป (Is 9,1-6) Tutta la...

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 22 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di lunedรฌ 22 dicembre 2025

UN CANTO NEL GREMBO I. Cosa succede quando una donna...