Commento al Vangelo del 10 Ottobre 2021 – Piccole Suore della Sacra Famiglia

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  1. Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandรฒ: โ€œMaestro buono, che cosa devo fare per avere in ereditร  la vita eterna?โ€.

Nellโ€™episodio proposto dalla liturgia odierna, Gesรน รจ in cammino verso Gerusalemme, dove affronterร  la passione e la morte. La tematica del brano evangelico la necessitร  di lasciare tutto per seguire Gesรน, compresa la propria famiglia, i propri progetti, la propria volontร . Se scegliamo di fare la volontร  di Dio, compiamo la nostra volontร  facendo la sua, anche quando ci costa.

Possiamo individuare tre scene nel racconto: 1) lโ€™incontro con lโ€™uomo ricco che non sa rinunciare ai suoi beni; 2) la dichiarazione di Gesรน sullโ€™impossibilitร  dellโ€™uomo di salvarsi da solo; 3) la risposta positiva dei discepoli che hanno seguito Gesรน affascinati dal suo sguardo di predilezione.

โ€œUn taleโ€: รจ un uomo anonimo, che ammira Gesรน al punto di volergli chiedere consiglio. Sicuramente, secondo gli esegeti, รจ un giudeo.

โ€œGli corse incontroโ€: il desiderio diย  incontrare Cristo รจ talmente forte che il tale โ€œcorreโ€. รˆ lโ€™urgenza di raggiungere la persona che risponde ai propri sogni, ai propri desideri piรน nascosti.

โ€œGettandosi in ginocchioโ€: lungo la strada un uomo gli viene incontro, si inginocchia davanti a lui. รˆ il gesto piรน grande di venerazione, di sottomissione, di riconoscimento della propria piccolezza di fronte alla grandezza della persona verso la quale si compie questโ€™atto. Il tale dimostra tutte le sue migliori disposizioni di animo, tanto da esternare il suo intimo in modo cosรฌ umile.

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Di solito alla prostrazione segue una richiesta di un miracolo. In questo caso, invece, cโ€™รจ una richiesta di insegnamento.

โ€œMaestro buonoโ€: lโ€™uomo si dimostra un pio israelita, desideroso di seguire piรน pienamente la Legge, tanto che si rivolge con questo termine, โ€œMaestro buonoโ€. Gesรน, perรฒ, si schermisce e fa presente che โ€œbuonoโ€ (agathรณs) si puรฒ dire solo di Dio.

โ€œChe cosa devo fare?โ€: come il tale della parabola, anche noi dobbiamo chiederci che cosa Dio vuole dalla nostra vita e come possiamo compiere la sua volontร  nella concretezza del quotidiano. Gesรน ci indica la via: amare fino al dono di noi stessi, senza riserva.

  1. Gesรน gli disse: โ€œPerchรฉ mi chiami buono? Nessuno รจ buono, se non Dio

Nella risposta piuttosto brusca, sembra che Gesรน voglia scoraggiare il suo interlocutore. Secondo unโ€™altra interpretazione, Egli si rivela davvero il Maestro che vuole condurre il discepolo allโ€™essenziale: รจ solo Dio la meta da raggiungere, la fonte della vita eterna. Solo Lui puรฒ insegnare la strada della salvezza. Non bisogna fermarsi alle mediazioni nรฉ ai maestri, per quanto possano essere saggi.

Nel nostro cammino dobbiamo seguire la voce del Signore che parla nelle profonditร  del nostro essere, cercare in Lui la risposta ai nostri perchรฉ e alla nostra sete di eternitร .

โ€œNessuno รจ buono, se non Dio soloโ€: solo Dio รจ veramente la bontร , lโ€™amore, la grazia (cfr. Esodo 34,6-7).

  1. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”.

Gesรน conosce bene la Legge ed elenca i comandamenti conosciuti da ogni ebreo. Riguardano le relazioni con il prossimo, scritti nella seconda tavola del Decalogo. La loro osservanza assicura una buona convivenza con gli altri, in particolare nei rapporti familiari con i genitori. La legge รจ buona se orienta a Dio: non deve essere fine a se stessa.

La salvezza futura si decide ora, qui, su questa terra, sulla base dellโ€™amore ricevuto da Dio, riversato sui fratelli e sulle sorelle che Dio ci pone accanto.

  1. Egli allora gli disse: โ€œMaestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezzaโ€.

Lโ€™uomo conosce la Legge, essendo cresciuto in un ambiente che ha saputo trasmettergliela fin dalla giovinezza. Si รจ fermato, perรฒ, a quella e non ha capito che la Legge ha un limite che bisogna superare. Nel rapporto con Dio dobbiamo saper entrare nella comunione con Lui, non tanto chiederci quali regole ci mancano ancora da osservare. La Legge esterna non dร , infatti, la forza di vivere con coerenza. Lโ€™osservanza uccide lโ€™uomo, lo affatica sotto un peso insopportabile. Egli non si sentirร  mai a posto perchรฉ in qualcosa continuerร  sempre ad essere inadempiente. Il Signore รจ venuto portarci la Legge della libertร  che nasce dal nostro essere figli di Dio, da Lui amati, voluti, benedetti.

  1. Allora Gesรน fissรฒ lo sguardo su di lui, lo amรฒ e gli disse: โ€œUna cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!โ€.

Gesรน comprende che lโ€™uomo che ha davanti รจ ben intenzionato, ha desiderio di apprendere le cose di Dio, รจ in ricerca e non รจ soddisfatto dei traguardi ascetici e normativi raggiunti. Gli esprime il suo affetto con lo sguardo pieno di amore. Capisce che la sua situazione di ricchezza gli impedisce di dare tutto. Gli manca solo la rinuncia alle cose per poter essere completamente di Dio. Ha visto nellโ€™uomo un attaccamento troppo grande ai beni, nei quali soltanto pone la sua sicurezza. Gli chiede di rinunciare ad un possesso che appaga, ma solo esteriormente.

Ciascuno di noi ha grandi desideri spirituali, ma concretamente si appoggia anche a realizzazioni umane. Si tratta di scegliere ciรฒ che conta sopra ogni cosa e perseguirlo con determinazione, costi quello che costi.

โ€œFissรฒ lo sguardo su di lui e lo amรฒโ€ (egรกpesen autรฒn): รจ molto piรน che un guardare, รจ un comunicare se stessi, un entrare nellโ€™intimitร  dellโ€™altro.

โ€œSeguimi!โ€ (deรปro akoloรบthei moi): Gesรน chiama alla sua sequela. Dobbiamo metterci dietro a lui, sulle sue orme, con il suo pensiero, con il suo cuore per fare la volontร  del Padre e amare i fratelli.

  1. Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andรฒ rattristato; possedeva infatti molti

Nasce il conflitto: la tristezza dellโ€™uomo indica che รจ stato colpito nel suo punto debole. รˆ crollato tutto il suo slancio; non รจ piรน sicuro di sรฉ. Dovrebbe fare di piรน, ma โ€œquel di piรนโ€ รจ visto come qualcosa di superiore alle proprie forze. Rinuncia a seguire Gesรน, pur di mantenere le sue sicurezze. Il Vangelo non dice se in seguito ci abbia ripensato: speriamo che abbia capito che la chiamata ad essere tutto di Dio fa sbiadire il possesso di ogni altro bene materiale.

Tante volte abbiamo in cuore un sogno, ma non riusciamo ad avere il coraggio di trasformarlo in realtร .

Se vogliamo accogliere lโ€™amore, dobbiamo essere liberi da altri attaccamenti, sentirci poveri e bisognosi di essere amati. Se siamo autosufficienti non possiamo accogliere lโ€™amore e ci condanniamo alla tristezza: solo un cuore vuoto puรฒ essere riempito da Dio.

  1. Gesรน, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: โ€œQuanto รจ difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!โ€.

Lโ€™affermazione di Gesรน รจ molto seria e impegnativa: avere ricchezze produce affanni che distolgono dal perseguire lโ€™amore per il Signore. Il fascino dei beni terreni impedisce la luciditร  mentale e non si distingue piรน ciรฒ che conta veramente da ciรฒ che รจ effimero e transitorio.

Se ricordassimo che un giorno lasceremo tutto qui sulla terra, vivremo piรน orientati verso i valori eterni e ci accontenteremo del solo necessario per vivere.

  1. I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesรน riprese e disse loro: “Figli, quanto รจ difficile entrare nel regno di Dio!

Gesรน si accorge che i discepoli rimangono spaventati dalle sue parole esigenti. Ripete il concetto, come si usa fare nella retorica, per far capire bene il messaggio. Non addolcisce il contenuto, ma rivela comprensione per la debolezza umana che fatica a distaccarsi da ciรฒ che appesantisce.

  1. รˆ piรน facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”.

Questo detto di Gesรน รจ diventato molto famoso. รˆ unโ€™iperbole, unโ€™esagerazione, che ha lโ€™intento di far capire meglio lโ€™impossibilitร  della coesistenza di due diverse scelte contrastanti: o Dio o la ricchezza. Questo detto di Gesรน puรฒ essere letto letteralmente oppure interpretato, come qualcuno ha provato a fare, dicendo che il cammello puรฒ essere una grossa corda e la cruna una piccola porta di Gerusalemme. In qualsiasi caso la spiegazione รจ questa: Gesรน vuole che stiamo attenti a non lasciarci abbagliare dalle ricchezze e dalle cose effimeri della terra che ci distolgono da Dio, perchรฉ nessun ricco potrร  passare attraverso le strettoie delle esigenze del Regno.

  1. Essi, ancora piรน stupiti, dicevano tra loro: โ€œE chi puรฒ essere salvato?โ€.

I discepoli sono smarriti perchรฉ, conoscendo la concretezza della propria debolezza umana, sanno che nessuno รจ esente dallโ€™attrazione della ricchezza. Si chiedono sgomenti come ci si puรฒ salvare.

  1. Ma Gesรน, guardandoli in faccia, disse: โ€œImpossibile agli uomini, ma non a Dio! Perchรฉ tutto รจ possibile a Dioโ€.

Gesรน afferma che a Dio tutto รจ possibile, anche rendere fecondo il grembo di Sara, anche far nascere figli di Abramo dalle pietre, anche nascere da una madre vergine, anche far risorgere i morti. Egli consola, accoglie e salva tutti coloro che confidano in Lui solo, e si abbandonano nelle sue braccia.

Non รจ lo sforzo umano che salva lโ€™uomo, non sono gli sforzi ascetici o i meriti accumulati, ma รจ la grazia di Dio che rende possibile lโ€™impossibile. Anche la persona ricca non deve temere: a Dio รจ sufficiente che ricorra alla sua misericordia e faccia dei suoi possedimenti un dono per gli altri.

โ€œTutto รจ possibile presso Dioโ€: se riconosciamo la nostra indigenza, Dio esercita la sua potenza, viene incontro con il suo perdono, mettendo in noi il desiderio di salvezza e riempiendoci della sua misericordia.

  1. Pietro allora prese a dirgli: โ€œEcco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguitoโ€.

Pietro trova il coraggio di chiedere spiegazioni al Signore Gesรน. Si attende una ricompensa per aver lasciato tutto a causa sua. Possiamo tuttavia immaginare che i discepoli abbiano conservato i loro beni o li abbiano affidati a qualcuno, dal momento che Gesรน รจ andato ad abitare nella casa di Simon Pietro a Cafarnao e utilizza ancora le sue barche e quelle dei discepoli sia per spostarsi sia per predicare.

  1. Gesรน gli rispose: โ€œIn veritร  io vi dico: non c’รจ nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo,

Marco riferisce le parole di Gesรน sicuramente per incoraggiare i discepoli della sua comunitร  che si sono trovati a compiere degli strappi forti dal punto di vista dei legami familiari.

โ€œIn veritร  io vi dicoโ€: รจ unโ€™affermazione solenne che introduce un insegnamento molto importante.

  1. che non riceva giร  ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrร .

Chi segue Cristo riceve molto piรน di quello che dona, giร  in questa vita. Possono affermarlo quanti hanno lasciato ogni cosa per abbracciare la sequela di Gesรน come risposta alla chiamata di Dio e realizzazione del suo progetto.

Se amiamo la vita eterna e la piena comunione con Dio, siamo disposti a lasciare ogni sicurezza per seguire il Signore Gesรน, anche se la sequela esige lasciare anche gli affetti piรน legittimi pur di essere fedeli alla chiamata, i legami familiari originari, la propria libertร , pronti alle persecuzioni e allโ€™offerta totale di sรฉ, incruenta e cruenta.

Non si tratta di lasciare soltanto: si lascia perchรฉ si รจ affascinati da โ€œun di piรนโ€, gustato il quale tutto il resto viene relativizzato. Lo sguardo di amore di Cristo รจ talmente pregnante che ogni fibra del nostro essere vuole rispondere al suo amore, che ci conduce per strade che non avremmo mai pensato.

Se abbiamo fede in Lui, scopriremo, successivamente, che quanto Egli opera รจ per il nostro bene e per la salvezza dei fratelli.

Suor Emanuela Biasiolo delle Piccole Suore della Sacra Famiglia


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