Nel deserto, alleluia!
Le Chiese sono sempre piรน deserte, come sempre piรน deserti sono gli incontri di formazione per adulti in parrocchia, gli incontri di preghiera. ย La fascia piรน desertificata in parrocchia รจ quella giovanile per poi avere una timida ripresa di qualche โoasiโ di presenza giovanile intorno agli eventi delle nozze in Chiesa e della preparazione al matrimonio, e nel battesimo dei figli. Anche gli incontri di catechismo dei bambini e ragazzi, che da sempre, a motivo dei sacramenti da ricevere per tradizione, erano una sicurezza per quanto riguarda la presenza dei bambini, sono a rischio desertificazione. Infatti non solo appena dopo la celebrazione del tanto atteso sacramento (Prima comunione e Cresima) molti bambini e ragazzi spariscono, ma giร prima, con molte assenze e brevi riapparizioni, con una continuitร del cammino inesistente. In certe zone del nostro paese e in certe occasioni (Natale e Pasqua) sembrano resistere alla desertificazione ecclesiale le messe solenni, le feste patronali, le processioni di Santi e Madonne, che hanno sempre un forte richiamo culturale e identitario.
Quadro triste? Lamentela senza speranza?
Certamente come parroco non posso non interrogarmi difronte a tutto questo, ma non voglio fermarmi ad un inutile e desertificante lamento che rischia di essere anche una contro-testimonianza di fede.
Il deserto nel quale Gesรน si inoltra per quaranta giorni allโinizio del suo ministero, e che la Chiesa pone sempre allโinizio dei Vangeli del percorso quaresimale, mi lancia un messaggio. Gesรน va ne deserto condotto dallo Spirito Santo. Non รจ lรฌ per sbaglio o per fare una penitenza in senso negativo. La sua esperienza di deserto richiama prima di tutto lโesperienza del popolo di Israele, che abbandonando la schiavitรน dellโEgitto, proprio passando attraverso il deserto ritrova sรฉ stesso, ritrova la sua libertร e sperimenta la guida del Signore. Non รจ stato facile lโesperienza del popolo e nella Bibbia รจ raccontata molte volte la nostalgia dellโEgitto dove si era schiavi ma tutto sommato tranquilli e con delle sicurezze. Il deserto per il popolo รจ una esperienza dura e che lo mette alla prova non solo fisicamente ma soprattutto spiritualmente, e molte volte arriverร a maledire Dio e il suo servo Mosรจ per quella liberazione cosรฌ โpesanteโ.
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Anche Gesรน nel deserto sperimenta questo mix di Dio e di Satana, di bene e male, di gioia e fatica. Anche Gesรน nel deserto sente Dio vicino, ma avverte anche Satana vicino che lo โseduceโ per ritornare ad una visione di Dio โper se stessoโ , per una vita umana โcon me al centroโ e il con il proprio interesse prima di tutto.
Gesรน nel deserto ci va per ogni essere umano, e anche per me come prete e pastore della comunitร . Gesรน ci va per le nostre parrocchie che si desertificano e che corrono il rischio si abbattersi in un pessimismo satanico e in una mancanza di speranza che รจ lโanti-Vangelo. Gesรน nel deserto vince proprio perchรฉ non odia il deserto ma lo sperimenta come occasione di vittoria di Dio. Proprio nel deserto con tutte le sue difficoltร diventa per lui occasione di sentire che la Parola di Dio nonostante tutto vince sempre, che รจ capace di nutrire il cuore piรน del pane, che รจ capace di dare un potere che nessun potere e successo umano possono dare.
Gesรน non chiude gli occhi nel deserto facendo finta di nulla, ma nello stesso tempo guarda diritto verso Dio che come Padre lo assiste e lo Spirito di Dio che lo guida sempre e non viene a mancare.
Questa รจ la nostra Quaresima che inizia nel deserto di Gesรน dentro il deserto che avanza nelle nostre comunitร cristiane. E il deserto delle parrocchie รจ lo stesso che in forme diverse avanza anche nelle relazioni umane, nelle famiglie, nella convivenza civile. Anche lรฌ sperimentiamo i deserti a tratti spaventosi che vorremmo fuggire.
Gesรน รจ presente con la sua forza ed esempio anche in questi nostri variegati deserti umani, per sostenerci e condividere il nostro faticoso cammino.
Gesรน รจ li per dirci che non cโรจ deserto che ci possa davvero allontanare da Dio, e che proprio nel deserto che sperimentiamo possiamo fare lโesperienza della forza della sua Parola che pian piano ci conduce alla Pasqua, e che fa si che lโultima parola non sia una sterile lamentela ma โalleluiaโ!

