Commento al Vangelo del 10 Giugno 2018 – Prof. Rocco Pezzimenti

Il commento al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 a cura del Prof. Rocco Pezzimenti.

1. Siamo di fronte a un brano davvero singolare del Santo Vangelo: Gesù viene accusato di essere posseduto da Beelzebul e di scacciare i demoni per virtù del loro capo. È da ricordare che il Salvatore era tornato tra i suoi e proprio questi dicono di Lui “è fuori di sé!”. Malgrado abbia fatto miracoli, è accusato di essere un indemoniato e un pazzo. È stato e sarà sempre così: su Cristo si dicono solo menzogne per accusarlo. Eppure, con estrema calma, cerca di rettificare il falso modo di ragionare dei presenti: “Come può Satana scacciare Satana?”. Il suo regno sarebbe distrutto dato che ogni regno non può sussistere se c’è discordia in esso.

2. C’è una malizia in chi gli sta intorno tipica di chi ha occhi e non vuol vedere al punto da paragonare le malefatte del demonio con le opere miracolose di Gesù. Avere gli occhi e non vedere è peccare contro le evidenze rivelate dallo Spirito Santo al punto che il Salvatore pronuncia quella sentenza che a molti dovette apparire oscura, come del resto anche oggi, anche se rivelava tutta la forza della sua persona e della sua missione: “In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e tutte le bestemmie che avranno detto; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non avrà perdono in eterno”. È il peccato contro la verità e il suo rifiuto cosciente e consapevole, rifiuto della misericordia di Dio.

3. La folla che gli stava intorno cresceva e questo dava fastidio a scribi e farisei. Gli dissero, forse per distoglierlo, “ecco tua madre e i tuoi fratelli sono fuori e ti cercano”. Gesù, come tante volte, più che rispondere, rovescia la domanda: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Si sarà sicuramente creato un imbarazzante silenzio dato che, come sempre alle sue domande, nessuno osa dare risposte e contraddire. Il Signore dovette guardarli ripetutamente prima di rispondere al loro posto: “Chiunque, infatti, fa la volontà di Dio, questi mi è fratello e sorella e madre”. Un nuovo criterio di familiarità e di fraternità si impone nella storia dell’umanità, vincolo nuovo per tutti i credenti.

4. Paolo ci spiega cosa determinerà questo nuovo vincolo con Cristo risorto. Ci dà forza nella fragilità e nella sofferenza per “rendere più abbondante il ringraziamento a gloria di Dio”. Nell’attesa di questa gloria noi dobbiamo vivere e per questa gloria saremo resuscitati proprio come il Cristo. Ciò avverrà in quanto noi sappiamo “che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci farà comparire davanti a lui insieme con voi”.

5. È questa la fonte del nostro coraggio interiore che “si rinnova di giorno in giorno”. Da questa convinzione traiamo la forza per affrontare la tribolazione quotidiana ben sapendo che essa è “momentanea e di lieve peso, procura a noi, assolutamente al di sopra di ogni misura, un peso di gloria eterna”. Per far questo dobbiamo mirare alla gloria futura e alle realtà invisibili che restano, dato che “le cose visibili sono effimere, le invisibili, invece, sono eterne”.

Prof. Rocco Pezzimenti
Nato a Roma il 6 maggio 1950
Laurea in Scienze politiche e in Filosofia
Docente di Storia delle Dottrine politiche alla L.U.I.S.S.
Autore di varie pubblicazioni

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

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Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35

In quel tempo Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni”. Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: “Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna”. Poiché dicevano: “È posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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