In questo primo giorno di maggio lโOccidente ricorda il mondo del lavoro e le difficili condizioni dei lavoratori. ร una festa cara ai sindacati e alla tradizione di stampo socialista.
Anche la Chiesa, storicamente, con un bel poโ di ritardo, ha voluto riflettere su questo tema cosรฌ sensibile. Oggi, lo sappiamo bene, anche il lavoro ha assunto una nuova dimensione a causa della globalizzazione e della innovazione tecnologica. Allโorizzonte, perรฒ, resta la diversa interpretazione che diamo al valore del lavoro.
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Un esasperato capitalismo che mette il profitto, cioรจ lโaccumulo di denaro, al centro di tutto, ha svilito il lavoro e la dignitร del lavoratore. I papi hanno riflettuto, attraverso la dottrina sociale della Chiesa, sul corretto rapporto fra lavoro e vita umana, proponendo una via evangelica innovativa e credibile.
La memoria di San Giuseppe lavoratore ci ricorda che Dio stesso ha sperimentato le gioie e le fatiche del guadagnarsi il pane col sudore della propria fronte. Nella Bibbia il lavoro compie la creazione del mondo, rendendo lโuomo il giardiniere cui รจ affidato il cosmo. Come sarebbe bello recuperare questa dignitร nel mondo del lavoro!
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Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog
Mt 13, 54-58
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo Gesรน, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: ยซDa dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non รจ costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?ยป. Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesรน disse loro: ยซUn profeta non รจ disprezzato se non nella sua patria e in casa suaยป. E lรฌ, a causa della loro incredulitร , non fece molti prodigi.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
