Commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 6 Ottobre 2019

GLI APOSTOLI AL SIGNORE GESÙ: «ACCRESCI IN NOI LA FEDE!»

Gesù ci insegna che la forza della fede è nell’amore e nel servizio, come illustra la parabola del padrone e del servo al suo servizio. Gesù stesso è venuto per servire e non per essere servito. Nella comunità cristiana tutti dobbiamo riconoscerci «servi inutili», felici di poter donare e amare, anche sacrificando noi stessi.

La domanda sulla Provvidenza di Dio, cioè sul suo interessamento per la sorte dell’uomo, sorge spontanea di fronte al male subìto senza averlo in alcun modo causato. Perché il Signore non manifesta la sua potenza, perché non snuda il suo “braccio potente” di fronte alla violenza e all’oppressione? Gli interrogativi del profeta Abacuc sono quelli tipici di ogni uomo. Ad essi Dio non risponde direttamente con applicazioni immediate e limitate a quel che sta succedendo, ma con l’invito ad aver fiducia in lui, perché la sua fedeltà non verrà mai meno (I Lettura).
La fede in Dio (Vangelo), che i discepoli chiedono al Signore di accrescere, è il bene prezioso che a noi è stato donato nel Battesimo e che viene alimentato con l’ascolto della Parola di Dio e la celebrazione dei Sacramenti. A tale dono deve però corrispondere la nostra responsabilità personale e comunitaria. Solo così la fede si traduce in testimonianza di ciò che Dio può fare per chi gli è fedele. In questo senso, però, l’atteggiamento richiesto non è quello della pretesa, ma quello dell’umiltà, per far emergere il primato della grazia di Dio in noi.

Tiberio Cantaboni Fonte – Edizioni San Paolo

Letture della
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Il giusto vivrà per la sua fede.

Dal libro del profeta Abacuc
Ab 1,2-3;2,2-4

 
Fino a quando, Signore, implorerò aiuto
e non ascolti,
a te alzerò il grido: «Violenza!»
e non salvi?
Perché mi fai vedere l’iniquità
e resti spettatore dell’oppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
 
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede».
Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 94 (95)
R. Ascoltate oggi la voce del Signore.

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. R.
 
Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. R.
 
Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opere». R.

Seconda Lettura

Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
2 Tm 1,6-8.13-14

 
Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza.
 
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
 
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore, che sono in Cristo Gesù. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato.

Parola di Dio

Vangelo

Se aveste fede!

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17, 5-10

 
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
 
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
 
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stríngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
 
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».

Parola del Signore

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