Il commento al Vangelo dal foglietto “La Domenica” del 29 maggio 2016

«L’EUCARISTIA È IL CUORE DELLA VITA DELLA CHIESA»

Oggi contempliamo la presenza sacramentale di Gesù nell’Eucaristia. Il dono che egli ha fatto di se stesso nei segni del pane e del vino richiama l’Ultima Cena, anticipo del sacrificio sulla croce. L’Eucaristia sia per noi il pane di vita per il nostro cammino.

«CORPUS DOMINI», con questa espressione latina che significa “Il Corpo del Signore”, si indica la festa eucaristica celebrata attualmente dopo la domenica successiva a quella della SS.maTrinità. L’origine di questa festa, nata in Occidente, è legata alla devozione all’ostia santa, anche in risposta agli errori del teologo francese del sec. XI, Berengario di Tours, che negava la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, affermando solo la presenza spirituale. La festa fu estesa a tutta la Chiesa da Urbano IV (1264). Dopo la riforma del concilio Vaticano II, la festa viene denominata “Solennità del Corpo e del Sangue di Cristo”.

[ads2]QUALE grande mistero avvolge il Corpo e Sangue di Cristo che ci sono donati nell’Eucaristia? È più forte del semplice ricordo di Cristo… È mistero della presenza del Signore. Esso affonda le sue radici nell’ultima cena ed è dono che la Chiesa primitiva raccolse e ha fatto giungere fino a noi (II Lettura). I Padri della Chiesa vedono in Melchìsedek la prefigurazione del Cristo (I Lettura), il salmo profetizza, nel re di Salem, il sacerdozio di Cristo stesso. La moltiplicazione dei pani e dei pesci è l’anticipazione del cibo che dona la vita eterna (Vangelo). In questo gioco tra memoria e profezia, la Parola di Dio oggi ci offre un ingresso privilegiato. Il Preziosissimo Sangue, ci invita a fare memoria che tra noi e Dio è stata fatta una nuova alleanza fondata nel suo sangue. Il suo Corpo che è per noi, ci sprona a muoverci affinché i poveri siano soccorsi. Come i bambini accettano di buon grado il cibo quando si sentono avvolti dall’amore dei genitori, così noi, in Cristo presente nell’Eucaristia, accogliamo il «pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli » (Sequenza).

Gianfranco Tinello, ofmcap

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Corpus Domini

Lc 9, 11-17
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 29 Maggio – 04 Giugno 2016
  • Tempo Ordinario IX, Colore bianco
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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