Commento a Levitico 21-24 (Lv 21-24)

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Leggiamo in Levitico le disposizioni per la purità dei sacerdoti, come ad esempio chi potessero sposare e chi no e in che modo potessero cibarsi dei sacrifici offerti dal popolo.

Ad esempio i sacerdoti non potevano partecipare in ai lutti, segno profetico della festa gioiosa finale alla quale tutti siamo chiamati; nondimeno vi sono eccezioni per i parenti stretti, perché le emozioni non siano represse in modo disumano. Anche la vita privata dei leviti doveva essere diversa, separata, santa, perché da essa dipendeva la santità di tutto il popolo.

Come il Popolo di Israele veniva distinto dagli altri, così anche i sacerdoti erano distinti dalla parte restante della popolazione: malattie o difetti fisici impedivano loro di accostarsi all’altare. Anche le offerte dovevano essere altrettanto pure, prive di difetti. Viene chiesto un dono integrale, per donarsi integralmente al Signore. Si parla dunque delle principali festività dell’anno, comandate dal Signore per eternare la memoria delle sue opere passate, presenti e future.

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A cura di Piotr Zygulski