Commento a Esodo 33-36

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Se in questi capitoli del Libro dell’Esodo il Signore dice che il suo volto non può essere visto ma nondimeno concede a Mosè di vedergli le spalle, è anche vero che si riporta che «il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro». È evidente che le due affermazioni contraddittorie siano frutto di una diversa redazione, con differenti prospettive, sensibilità, attenzioni teologiche.

Oggi medito su questo faccia a faccia, in una intimità custodita alla vista degli altri da una colonna di nube ben visibile. Lo stesso luogo d’incontro è accessibile a chiunque voglia conversare con il Signore, si dice. Di Mosè si racconta che, al termine del dialogo, «la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con Lui».

Eppure lo stesso Mosè non se n’era accorto. Lo scopre dalle reazioni degli altri, raggiunti dai raggi e per questo motivo timorosi di avvicinarsi a Mosè. Il quale decide di coprirsi il volto con un velo, che tuttavia toglie ogni volta per conversare – faccia a faccia – con il Signore che gli imprime il proprio volto sul suo.

Hai mai conosciuto persone dal volto trasformato per la loro frequentazione con il Signore?

Leggi qui i capitoli della Bibbia.

A cura di Piotr Zygulski