Il Vangelo odierno ci presenta tre parabole sul Regno di Dio ed unโesortazione finale.
Le prime due parabole rimodulano lo stesso concetto: il Regno di Dio รจ una meraviglia, รจ stupore assoluto, รจ bellezza incommensurabile, รจ quanto di piรน prezioso esista, e merita davvero abbandonare tutto per poterlo conquistare. Nella prima parabola lโuomo che trova il tesoro nel campo e poi lo nasconde, e si dร da fare per comprare quel campo, inganna sicuramente il venditore, comportandosi da vero furbacchione. Ma qui siamo di fronte a uno di quei paradossi evangelici dove si deve guardare non tanto ai singoli aspetti del brano ma al suo contenuto globale, che รจ lo stesso di quello enunciato nella seconda parabola: quanto sia inestimabile il Regno di Dio.
Siamo in una societร spesso attanagliata dalla mancanza di senso, dallโansia, dallโangoscia, dalle paure per le nostre situazioni personali di malattia, di invecchiamento, di morte, o per lo scenario sociale segnato sempre piรน dalla guerra, dalla fame, dai sovvertimenti climatici. Il Vangelo di oggi ci invita ad alzare gli occhi (Rm 8,14) verso il cielo, a credere con forza che in realtร siamo chiamati ad una realtร stupenda, e che tutte le cose negative passeranno perchรฉ ci saranno โcieli nuovi e terra nuovaโ (Ap 21,1).
E questo non solo in unโescatologia che si realizzerร , ma giร nel presente, perchรฉ dice Gesรน: โIl Regno di Dio รจ in mezzo a voiโ (Lc 17,21), e se โcercate il Regno di Dio e la sua giustizia, tutto il resto vi sarร dato in aggiuntaโ (Lc 12,31). Perchรฉ i cristiani avranno โil centuplo giร in questa vita e in sorte la vita eternaโ (Mt 19,29).
La terza parabola รจ una di quelle sul giudizio finale, in cui ci viene ricordato che seguire la via di Dio porta alla felicitร e alla nostra piena realizzazione, mentre allontanarci dai suoi comandamenti non puรฒ che condurci verso lโautodistruzione e lโannientamento. Ma nulla viene detto sullโimmensa misericordia di Dio, capace di purificare il peccatore. Spesso nei testi biblici che parlano del giudizio ricorre il tema del fuoco. Ma a ben vedere il significato scritturistico del fuoco non รจ quello di un terribile supplizio, ma fa riferimento a Dio stesso, โfuoco divoranteโ (Es 24,17), che alla fine dei tempi avvolgerร il peccatore per purificarlo, per salvarlo, per renderlo una cosa sola con lui.
Il suo amore รจ travolgente, tutto assorbe e consuma: โPoichรฉ il Signore tuo Dio รจ fuoco divoratore, un Dio gelosoโ (Dt 3,4); โChi di noi puรฒ abitare presso un fuoco divorante? Chi di noi puรฒ abitare tra fiamme perenni?โ (Is 33,14). Isaia vede il giorno del giudizio come il fuoco di Dio che tutto purifica: โQuando il Signore avrร lavato le brutture delle figlie di Sion e avrร pulito lโinterno di Gerusalemme dal sangue che vi รจ stato versatoโฆ, allora verrร il Signore come una nube e come fumo di giorno, come bagliore di fuoco e fiamma di notteโ (Is 4,4-5).
Il fuoco divino non รจ per la distruzione, bensรฌ per la salvezza. Come dice il profeta Malachia, parlando del Messia divino: โEgli รจ come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederร per fondere e purificare; purificherร i figli di Levi, li affinerร come oro e argento, perchรฉ possano offrire al Signore unโoblazione secondo giustiziaโ (Ml 3,1-4). Zaccaria parla del โresto di Israeleโ che sarร purificato con il fuoco: โLo farรฒ passare per il fuoco e lo purificherรฒ come si purifica lโargento; lo proverรฒ come si prova lโoroโ (Zc 13,9).
Anche Paolo vede nel fuoco del giorno del giudizio un mezzo di salvezza: โLโopera di ciascuno sarร ben visibile: la farร conoscere quel giorno che si manifesterร col fuoco, e il fuoco proverร la qualitร dellโopera di ciascuno. Se lโopera che uno costruรฌ sul fondamento resisterร , costui ne riceverร una ricompensa; ma se lโopera finirร bruciata, sarร punito: tuttavia egli si salverร , perรฒ come attraverso il fuocoโ (1 Cor 3,13-15).
Lโesortazione finale รจ quanto mai necessaria soprattutto ora, durante il cammino sinodale della Chiesa cattolica. Si contrappongono infatti coloro che vorrebbero assolutamente innovare tutti gli aspetti dottrinali, pastorali, liturgici della Chiesa stessa, e i conservatori che invece si arroccano sul passato. Nel solco della grande tradizione, la Chiesa ha il compito di declinare lโinsegnamento del Signore nella storia concreta degli uomini, modulandola per la vita dei suoi figli.
La Chiesa deve perciรฒ restare aperta allโazione dello Spirito: Gesรน infatti ha detto: โIn veritร , in veritร vi dico: anche chi crede in me, compirร le opere che io compio e ne farร di piรน grandi, perchรฉ io vado al Padreโ (Gv 14,12); โIl Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderร nel mio nome, egli vโinsegnerร ogni cosa e vi ricorderร tutto ciรฒ che io vi ho dettoโ (Gv 14,26); โMolte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrร lui, lo Spirito di veritร , egli vi guiderร alla veritร tutta intera, perchรฉ non parlerร da sรฉ, ma dirร tutto ciรฒ che avrร udito e vi annunzierร le cose futureโ (Gv 16,13).
ร quindi lo Spirito che porta la Chiesa alla โveritร tutta interaโ, in una dinamica continua di crescita. La Chiesa quindi non deve mai essere arrogante, come se possedesse giร ora tutta la veritร , ma restare in umile ascolto dello Spirito che la guida e conduce. โPer questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli รจ simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose anticheโ (Mt 13,52).
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Carlo Miglietta
Il commento alle letture di domenica 30 luglio 2023 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.



