Carlo Miglietta – Commento alle letture di domenica 27 Novembre 2022

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Con gioia inizio con voi questโ€™anno liturgico nella contemplazione dei Vangeli festivi.

Innanzitutto facciamo conoscenza con lโ€™Evangelista che ci accompagnerร  questโ€™anno: รจ Matteo, un โ€œimpuroโ€ perchรฉ pubblicano e quindi collaborazionista con il regime di Roma (Mt 9,9), che Gesรน chiama, tra lo scandalo generale, a diventare uno dei suoi intimi: il suo nome รจ assonante con โ€œMaththaรฌosโ€, โ€œDiscepoloโ€: โ€œed egli, lasciando tutti, lo seguรฌโ€ (Lc 5,27-32). Matteo scrive il suo Vangelo per le comunitร  cristiane di provenienza dallโ€™ebraismo: รจ โ€œuno scriba (sofer) divenuto discepolo del regno dei cieliโ€ (Mt 13,52).ย 

Il Vangelo di oggi ci fa meditare sulla venuta definitiva del Signore. Sarร  un momento improvviso ma splendido (Is 2,1-5), di riconciliazione tra le genti, giorno in cui il sogno dellโ€™agognata pace finalmente si realizzerร , e la luce del Signore sarร  finalmente tutto in tutti.ย 

Il Vangelo (Mt 24,37-44) ci esorta ad unโ€™attesa vigilante ed operosa. Lโ€™Eucarestia celebra lโ€™attesa gioiosa dellโ€™incontro definitivo con Dio: โ€œOgni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finchรฉ egli vengaโ€ (1 Cor 11,26). Dopo aver pronunciato le parole sul calice, Gesรน afferma: โ€œIo non berrรฒ piรน del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrรฒ nuovo nel Regno di Dioโ€ (Mc 14,25). Questโ€™accenno escatologico รจ presente in tutte le narrazioni di istituzione dellโ€™Eucarestia, al punto che alcune liturgie orientali includono questo versetto nelle formule di consacrazione. Inoltre โ€œil vino del banchetto celeste viene detto ยซnuovoยป (kainon), cioรจ non ยซgiovaneยป in rapporto a ยซvecchioยป, ma radicalmente diverso, inventato, inaspettato, proprio come la terra nuova e i cieliโ€ (X. Lรฉon-Dufour).ย ย 

La โ€œsperanzaโ€ dei Cristiani รจ un fatto reale, giร  attuato, al punto che Paolo parla della โ€œsperanza che vi attende nei cieliโ€ (Col 1,5), e ci invita a โ€œvivere… nellโ€™attesa della beata speranzaโ€ (Tt 2,13): โ€œAnimati da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: ยซHo creduto, perciรฒ ho parlatoยป anche noi crediamo e perciรฒ parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesรน, risusciterร  anche noi con Gesรน e ci porrร  accanto a luiโ€ (2 Cor 4,13-14); โ€œSappiamo infatti che quando verrร  disfatto questo corpo, riceveremo unโ€™abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli. Perciรฒ sospiriamo in questo nostro stato, desiderosi di rivestirci del nostro corpo celeste… Cosรฌ, dunque, siamo sempre pieni di fiducia e, sapendo che finchรฉ abitiamo nel corpo siamo in esilio lontano dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signoreโ€ (2 Cor 5,1-8).

Talora i cristiani aspettano il ritorno del Signore con la noia con cui… si aspetta il tram alla fermata. Il Vangelo ci invita allโ€™entusiasmo, alla veglia gioiosa, ad uscire da un cristianesimo โ€œaddormentatoโ€ (Mc 13,36), per attendere il Signore con lโ€™ansia con cui lโ€™innamorata aspetta lโ€™innamorato. Diceva il cardinal Pellegrino: โ€œIl monito di Paolo รจ chiaro e deciso: ยซSe la nostra speranza in Cristo fosse circoscritta soltanto a questa vita, saremmo i piรน miserabili di tutti gli uomini!ยป (1 Cor 15,19). Come lโ€™apostolo anela a salpare dal porto dellโ€™esistenza terrena per ยซessere con Cristoยป (Fil 1,23), il cristiano pienamente consapevole della sua vocazione sa cosa significa lโ€™ยซimpazienza di Dioยปโ€ฆ, il querere Deum del salmistaโ€ฆ, lโ€™immagine del cervo che anela alla fonte dโ€™acqua viva (Sl 42)โ€.

Quando a Giovanni XXIII viene annunciata lโ€™imminente morte per un tumore allo stomaco, risponde con il Salmo: โ€œEsultai quando mi dissero: ยซAndremo alla casa del Signoreยปโ€ (Sl 121,1). E al Segretario Mons. Capovilla che gli annunciava tra le lacrime che era alle ultime ore di vita, il Papa rispondeva: โ€œPerchรฉ piangere? รˆ un momento di gioia questo, un momento di gloriaโ€.

Pietro nella sua prima Lettera dice del nostro rapporto con Gesรน: โ€œVoi lo amate, pur senza averlo visto; e ora senza vederlo credete in lui. Perciรฒ esultate di gioia indicibile e gloriosa mentre conseguite la mรจta della vostra fede, cioรจ la salvezza delle animeโ€ (1 Pt 1,8-9). E Isaia: โ€œArrossirร  la luna, impallidirร  il sole, perchรฉ il Signore degli eserciti regna sul monte Sion e in Gerusalemme e davanti ai suoi anziani sarร  glorificatoโ€ (Is 24,23). Che il nostro invecchiare sia davvero lโ€™attesa della manifestazione dellโ€™Amato!ย 

Afferma Papa Francesco: โ€œSiamo venuti al mondo per risorgere: non siamo nati per la morte, ma per la risurrezione. Infatti, come scrive San Paolo, giร  da ora ยซla nostra cittadinanza รจ nei cieliยป (Fil 3,20) e, come dice Gesรน, saremo risuscitati nellโ€™ultimo giornoโ€ฆ Possiamo chiederci: che cosa mi suggerisce il pensiero della risurrezione? Come rispondo alla mia chiamata a risorgere? Un primo aiuto ci viene da Gesรน, che ci dice: ยซColui che viene a me, io non lo caccerรฒ fuoriยป (Gv 6,37). Ecco il suo invito: ยซVenite a meยป (cfr Mt 11,28). Andare a Gesรน, il Vivente, per vaccinarsi contro la morte, contro la paura che tutto finiscaโ€ฆ Insomma, vivo andando al Signore o ruoto su me stesso?

Qual รจ la direzione del mio camminoโ€ฆ? Vedere la realtร  con gli occhi del Signore e non solo con i nostri; per avere uno sguardo proiettato sul futuro, sulla risurrezione, e non solo sullโ€™oggi che passa; per compiere scelte che abbiano il sapore dellโ€™eternitร , il gusto dellโ€™amore. Esco da me per andare ogni giorno al Signoreโ€ฆ? Tra le tante voci del mondo che fanno perdere il senso dellโ€™esistenza, sintonizziamoci sulla volontร  di Gesรน, risorto e vivo: faremo dellโ€™oggi che viviamo unโ€™alba di risurrezioneโ€.

Carlo Miglietta


Il commento alle letture di domenica 27 novembre 2022 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.

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