Carlo Miglietta – Commento alle letture di domenica 20 Novembre 2022

838

Giร  altre volte abbiamo riflettuto in che cosa consista la regalitร  di Cristo. Oggi vogliamo riflettere soprattutto sulla seconda parte del Vangelo, quella che ci parla del cosiddetto โ€œbuon ladroneโ€. Nel Nuovo Testamento il termine โ€œParadisoโ€ ricorre tre volte (Lc 23,43; 2 Cor 12,2-4; Ap 2,7). Qui lo si trova per la prima volta. Gesรน sulla croce, al ladro crocifisso con lui che lo prega: โ€œGesรน, ricordati di me quando entrerai nel tuo Regnoโ€, dichiara solennemente: โ€œIn veritร  io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoโ€ (Lc 23,42-43).ย 

Scrive Doglio: โ€œIl brigante che chiamiamo ยซbuon ladroneยป chiese semplicemente a Gesรน di ricordarsi di lui, una volta che sarร  entrato nel regno. รˆ lโ€™unica volta in cui un personaggio si rivolge a Gesรน chiamandolo per nome, รจ lโ€™unico che dice: ยซGesรน, ricordati di meยป: non lo chiama Maestro, non lo chiama Signore, lo chiama per nome. Che cosa puรฒ pensare sul regno? รˆ stato condannato perchรฉ ยซRe dei giudeiยป, quindi dovrebbe avere un regnoโ€ฆ. Cโ€™รจ un richiamo biblico alla storia di Giuseppe: quando era in prigione e interpretรฒ i sogni dei ministri del faraone, Giuseppe si raccomandรฒ a quello che sarebbe stato reintegrato al suo posto: ยซRicordati di me quando tornerai nel tuo posto di comando (Gn 40,14)ยป. รˆ una richiesta di aiuto verso qualcuno che sta per diventare importante e potenteโ€.ย ย ย 

Gesรน gli risponde: โ€œOggi sarai con me nel paradisoโ€.ย 

Qui abbiamo due tipi di letture. โ€œLโ€™antica versione greca della Bibbia, detta dei Settanta, e la tradizione cristiana hanno denominato il giardino dellโ€™Eden con un termine raro di origine persiana:ย pairi-daeza, pardesย in ebraico,ย paradeisosย in greco, il nostro ยซparadisoยป. Il vocabolo rimandava a un giardino recintato, fertile e fiorito e, giร  nellโ€™antica lingua mesopotamica, lโ€™accadicoย pardesuย indicava un ยซfrutteto recintatoยปโ€ (G. Ravasi). Ma alcuni dicono che nel Vangelo odierno โ€œparadisoโ€ โ€œnon deve essere letto come unโ€™indicazione locale: nellโ€™ambiente che noi chiamiamo paradiso, nella fase escatologica, nemmeno Gesรน oggi sarร  in paradiso, perchรฉ scende agli inferi e risorge il terzo giorno. Se ยซil paradisoยป proprio con lโ€™articolo lo traduciamo, รจ il giardino, รจ il giardino della sepolturaโ€ (C. Doglio).ย 

Dove sta la Beatitudine, la promessa di Gesรน? Nellโ€™โ€œOggi sarai con meโ€, โ€œsarai accumunato alla mia sorte, resteremo sempre insiemeโ€. โ€œIl nucleo รจ importantissimo perchรฉ contiene il verbo essere e la preposizione della compagnia. Non รจ determinante il luogo, non รจ il paradiso che dร  il senso alla frase, perchรฉ paradossalmente quel termine indica il giardino dove cโ€™รจ la tombaโ€ฆ E Gesรน non gli promette niente di particolare, se non: ยซSaremo insieme โ€“ non domani โ€“ oggi sarai con meยป. Ed รจ proprio questo il cuore della riflessione teologica cristiana sul Paradisoโ€ (C. Doglio). รˆ lo stare sempre con Gesรน la vera Beatitudine.

Una seconda lettura รจ quella piรน tradizionale: Gesรน parla realmente del Paradiso come realtร  escatologica. Il ladrone afferma: โ€œRicordati di me quando sarai nel tuo Regnoโ€: ma poco prima avrร  forse sentito Gesรน che rispondeva a Pilato dicendo: โ€œIl mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรนโ€ (Gv 18,36). Il riferimento di Gesรน al Paradiso non riguarderebbe quindi il giardino dove sia Gesรน che forse anche il ladrone sarebbero stati sepolti, ma proprio il Regno definitivo. E quando Gesรน parla dellโ€™โ€œoggiโ€ non intende โ€œil giorno stessoโ€, ma lโ€™โ€œoggiโ€ di Dio, il suo eterno presente, fuori dello spazio e del tempo. Il significato della risposta di Gesรน sarebbe quindi: โ€œAnche tu, alla tua morte, entrerai con me nel mio Regno che non รจ di questo mondo, ma che รจ realtร  divinaโ€.ย 

In ogni caso, anche in questa seconda lettura il tema principale รจ lo โ€œstare con Gesรนโ€, lโ€™essere con lui, che diventa esperienza della beatitudine escatologica.

Il Paradiso sarร  soprattutto la gioia immensa e ineffabile di stare con Dio. Quel Dio che abbiamo sempre cercato, desiderato, amato, su cui abbiamo giocato le nostre vite, finalmente lo vedremo e staremo con lui. Si realizza lโ€™attesa dei secoli: vedere Dio. Questo era stato negato a Mosรฉ, come a qualunque altra creatura: โ€œTu non potrai vedere il mio volto perchรฉ nessun uomo puรฒ vedermi e restare vivoโ€ (Es 33,20). Era la speranza del Salmista: โ€œMa io per la giustizia contemplerรฒ il tuo volto, al risveglio mi sazierรฒ della tua presenzaโ€ (Sl 17,15); โ€œLโ€™anima mia ha sete del Dio vivente; quando verrรฒ e vedrรฒ il volto di Dio?โ€ (Sl 42,3).ย 

Gesรน aveva promesso: โ€œBeati i puri di cuore perchรฉ vedranno Dioโ€ (Mt 5.8); e Paolo conferma: โ€œOra vediamo come in uno specchio in maniera confusa, ma allora vedremo faccia a facciaโ€ (1 Cor 13,12). E Giovanni: โ€œNoi saremo simili a lui, perchรฉ lo vedremo cosรฌ come egli รจโ€ (1 Gv 3,1-3). Ora finalmente vedremo Dio.

โ€œIl giardino di Eden…, in cui Dio colloca lโ€™uomo secondo Gn 2,15, non รจ un luogo geografico, ma una situazione di rapporto e comunione con Dio: รจ Cristo, รจ la vita con Dio, la vita eterna a cui siamo chiamatiโ€ (E. Bianchi). Solo il Cristo รจ il luogo della nostra comunione con il Padre, colui che ci dร  la vita eterna, che trasporta la nostra finitudine nellโ€™infinito di Dio. โ€œSi puรฒ dire semplicemente che il paradiso della Genesi รจ il Cristo stesso: Dio creรฒ Adamo e lo collocรฒ nel paradiso, cioรจ nel Cristo (Creavit Deus Adam et posuit eum in paradiso, id est in Christo), in cui tutto รจ creato e pertanto lโ€™uomo stesso in primo luogoโ€ (G. Martelet).ย 

โ€œNella prima lettera ai Tessalonicesi, il piรน antico testo cristiano, si spiega nel modo migliore possibile che cosa รจ il Paradiso: ยซAndremo incontro al Signore e cosรฌ saremo sempre con il Signoreยป (1 Ts 4,17). Che cosa รจ il Paradiso? Essere sempre con il Signore; la pienezza di vita nella risurrezione รจ essere sempre con il Signore: ยซOggi sarai con me nel paradisoยป: essere con Gesรน qui e nellโ€™eternitร  รจ il Paradiso. La vita eterna รจ giร  cominciata, ci siamo giร  dentro; la pienezza sarร  il compimento di quello che ci รจ stato dato, quando lo vedremo saremo come lui, saremo insieme con lui, entreremo nella sua gioia. E come si comprenderร  e si svolgerร  lo vedremo, sarร  una sorpresa meravigliosa e quindi non immaginiamo o per lo meno โ€“ immaginate quel che volete โ€“ sarร  meglio e sarร  di piรนโ€ (C. Doglio).

Come dice Santโ€™Ambrogio: โ€œVita est enim esse cum Christo; ideo ubi Christus, ibi vita, ibi Regnumโ€: โ€œLa vita, infatti, รจ stare con Cristo, perchรฉ dove cโ€™รจ Cristo, lร  cโ€™รจ la vita, lร  cโ€™รจ il Regnoโ€. โ€œSรฌ, Cristo รจ il paradiso, รจ il luogo u-topico, senza luogo, della comunione piena e priva di ombre con Dio. Il paradiso รจ la nostra patria, la nostra vocazione, il dono che ci attendeโ€ (E. Bianchi).

Carlo Miglietta


Il commento alle letture di domenica 13 novembre 2022 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.