Giร altre volte abbiamo riflettuto in che cosa consista la regalitร di Cristo. Oggi vogliamo riflettere soprattutto sulla seconda parte del Vangelo, quella che ci parla del cosiddetto โbuon ladroneโ. Nel Nuovo Testamento il termine โParadisoโ ricorre tre volte (Lc 23,43; 2 Cor 12,2-4; Ap 2,7). Qui lo si trova per la prima volta. Gesรน sulla croce, al ladro crocifisso con lui che lo prega: โGesรน, ricordati di me quando entrerai nel tuo Regnoโ, dichiara solennemente: โIn veritร io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoโ (Lc 23,42-43).ย
Scrive Doglio: โIl brigante che chiamiamo ยซbuon ladroneยป chiese semplicemente a Gesรน di ricordarsi di lui, una volta che sarร entrato nel regno. ร lโunica volta in cui un personaggio si rivolge a Gesรน chiamandolo per nome, รจ lโunico che dice: ยซGesรน, ricordati di meยป: non lo chiama Maestro, non lo chiama Signore, lo chiama per nome. Che cosa puรฒ pensare sul regno? ร stato condannato perchรฉ ยซRe dei giudeiยป, quindi dovrebbe avere un regnoโฆ. Cโรจ un richiamo biblico alla storia di Giuseppe: quando era in prigione e interpretรฒ i sogni dei ministri del faraone, Giuseppe si raccomandรฒ a quello che sarebbe stato reintegrato al suo posto: ยซRicordati di me quando tornerai nel tuo posto di comando (Gn 40,14)ยป. ร una richiesta di aiuto verso qualcuno che sta per diventare importante e potenteโ.ย ย ย
Gesรน gli risponde: โOggi sarai con me nel paradisoโ.ย
Qui abbiamo due tipi di letture. โLโantica versione greca della Bibbia, detta dei Settanta, e la tradizione cristiana hanno denominato il giardino dellโEden con un termine raro di origine persiana:ย pairi-daeza, pardesย in ebraico,ย paradeisosย in greco, il nostro ยซparadisoยป. Il vocabolo rimandava a un giardino recintato, fertile e fiorito e, giร nellโantica lingua mesopotamica, lโaccadicoย pardesuย indicava un ยซfrutteto recintatoยปโ (G. Ravasi). Ma alcuni dicono che nel Vangelo odierno โparadisoโ โnon deve essere letto come unโindicazione locale: nellโambiente che noi chiamiamo paradiso, nella fase escatologica, nemmeno Gesรน oggi sarร in paradiso, perchรฉ scende agli inferi e risorge il terzo giorno. Se ยซil paradisoยป proprio con lโarticolo lo traduciamo, รจ il giardino, รจ il giardino della sepolturaโ (C. Doglio).ย
Dove sta la Beatitudine, la promessa di Gesรน? NellโโOggi sarai con meโ, โsarai accumunato alla mia sorte, resteremo sempre insiemeโ. โIl nucleo รจ importantissimo perchรฉ contiene il verbo essere e la preposizione della compagnia. Non รจ determinante il luogo, non รจ il paradiso che dร il senso alla frase, perchรฉ paradossalmente quel termine indica il giardino dove cโรจ la tombaโฆ E Gesรน non gli promette niente di particolare, se non: ยซSaremo insieme โ non domani โ oggi sarai con meยป. Ed รจ proprio questo il cuore della riflessione teologica cristiana sul Paradisoโ (C. Doglio). ร lo stare sempre con Gesรน la vera Beatitudine.
Una seconda lettura รจ quella piรน tradizionale: Gesรน parla realmente del Paradiso come realtร escatologica. Il ladrone afferma: โRicordati di me quando sarai nel tuo Regnoโ: ma poco prima avrร forse sentito Gesรน che rispondeva a Pilato dicendo: โIl mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรนโ (Gv 18,36). Il riferimento di Gesรน al Paradiso non riguarderebbe quindi il giardino dove sia Gesรน che forse anche il ladrone sarebbero stati sepolti, ma proprio il Regno definitivo. E quando Gesรน parla dellโโoggiโ non intende โil giorno stessoโ, ma lโโoggiโ di Dio, il suo eterno presente, fuori dello spazio e del tempo. Il significato della risposta di Gesรน sarebbe quindi: โAnche tu, alla tua morte, entrerai con me nel mio Regno che non รจ di questo mondo, ma che รจ realtร divinaโ.ย
In ogni caso, anche in questa seconda lettura il tema principale รจ lo โstare con Gesรนโ, lโessere con lui, che diventa esperienza della beatitudine escatologica.
Il Paradiso sarร soprattutto la gioia immensa e ineffabile di stare con Dio. Quel Dio che abbiamo sempre cercato, desiderato, amato, su cui abbiamo giocato le nostre vite, finalmente lo vedremo e staremo con lui. Si realizza lโattesa dei secoli: vedere Dio. Questo era stato negato a Mosรฉ, come a qualunque altra creatura: โTu non potrai vedere il mio volto perchรฉ nessun uomo puรฒ vedermi e restare vivoโ (Es 33,20). Era la speranza del Salmista: โMa io per la giustizia contemplerรฒ il tuo volto, al risveglio mi sazierรฒ della tua presenzaโ (Sl 17,15); โLโanima mia ha sete del Dio vivente; quando verrรฒ e vedrรฒ il volto di Dio?โ (Sl 42,3).ย
Gesรน aveva promesso: โBeati i puri di cuore perchรฉ vedranno Dioโ (Mt 5.8); e Paolo conferma: โOra vediamo come in uno specchio in maniera confusa, ma allora vedremo faccia a facciaโ (1 Cor 13,12). E Giovanni: โNoi saremo simili a lui, perchรฉ lo vedremo cosรฌ come egli รจโ (1 Gv 3,1-3). Ora finalmente vedremo Dio.
โIl giardino di Eden…, in cui Dio colloca lโuomo secondo Gn 2,15, non รจ un luogo geografico, ma una situazione di rapporto e comunione con Dio: รจ Cristo, รจ la vita con Dio, la vita eterna a cui siamo chiamatiโ (E. Bianchi). Solo il Cristo รจ il luogo della nostra comunione con il Padre, colui che ci dร la vita eterna, che trasporta la nostra finitudine nellโinfinito di Dio. โSi puรฒ dire semplicemente che il paradiso della Genesi รจ il Cristo stesso: Dio creรฒ Adamo e lo collocรฒ nel paradiso, cioรจ nel Cristo (Creavit Deus Adam et posuit eum in paradiso, id est in Christo), in cui tutto รจ creato e pertanto lโuomo stesso in primo luogoโ (G. Martelet).ย
โNella prima lettera ai Tessalonicesi, il piรน antico testo cristiano, si spiega nel modo migliore possibile che cosa รจ il Paradiso: ยซAndremo incontro al Signore e cosรฌ saremo sempre con il Signoreยป (1 Ts 4,17). Che cosa รจ il Paradiso? Essere sempre con il Signore; la pienezza di vita nella risurrezione รจ essere sempre con il Signore: ยซOggi sarai con me nel paradisoยป: essere con Gesรน qui e nellโeternitร รจ il Paradiso. La vita eterna รจ giร cominciata, ci siamo giร dentro; la pienezza sarร il compimento di quello che ci รจ stato dato, quando lo vedremo saremo come lui, saremo insieme con lui, entreremo nella sua gioia. E come si comprenderร e si svolgerร lo vedremo, sarร una sorpresa meravigliosa e quindi non immaginiamo o per lo meno โ immaginate quel che volete โ sarร meglio e sarร di piรนโ (C. Doglio).
Come dice SantโAmbrogio: โVita est enim esse cum Christo; ideo ubi Christus, ibi vita, ibi Regnumโ: โLa vita, infatti, รจ stare con Cristo, perchรฉ dove cโรจ Cristo, lร cโรจ la vita, lร cโรจ il Regnoโ. โSรฌ, Cristo รจ il paradiso, รจ il luogo u-topico, senza luogo, della comunione piena e priva di ombre con Dio. Il paradiso รจ la nostra patria, la nostra vocazione, il dono che ci attendeโ (E. Bianchi).
Carlo Miglietta
Il commento alle letture di domenica 13 novembre 2022 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.



