La bellezza di Gesรน
Il brano di Vangelo odierno inizia con una bellissima descrizione di Gesรน. Egli, instancabile, si fa vicino a tutti i sofferenti, percorrendo senza sosta cittร e villaggi. E a tutti i poveri, gli emarginati, gli esclusi, i deboli, i malati, insegna la via della salvezza, annuncia l’immensa gioia del Regno di Dio che in lui si rende presente, e guarisce ogni malattia ed infermitร .
Di fronte ad ogni infermitร o bisogno, Gesรน โsi commuoveโ, โsente compassioneโ. Sono termini molto forti, che ritroviamo nei Vangeli per esprimere i sentimenti del Signore di fronte alle folle senza guida e affamate: โ36Vedendo le folle, ne sentรฌ compassione (esplanchnรฌsthe), perchรฉ erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastoreโ (Mt 9,36); al lebbroso: โMosso a compassione (splanchnisthรจis), stese la manoโ (Mc 1,41); โSento compassione (splanchnรฌzomai) di questa folla, perchรฉ… non hanno da mangiareโ (Mc 8,2); alla gente che non ce la fa piรน: โVedendo le folle ne sentรฌ compassione (esplanchnรฌsthe) perchรฉ erano stanche e sfiniteโ (Mt 9,36); ai malati: โSentรฌ compassione (esplanchnรฌsthe) per loro e guarรฌ i loro malatiโ (Mt 14,14); alla vedova di Naim: โIl Signore ne ebbe compassione (esplanchnรฌsthe) e le disse: ยซNon piangereยปโ (Lc 7,13)โฆ ร sempre usato il verbo splanchnรฌzomai, che indica commozione viscerale, che richiama lโutero materno: รจ il fremito di una madre per i suoi figli, รจ unโemozione intensissima. ร il verbo che indica la Misericordia di Dio.
La chiamata dei Dodici
Gesรน sceglie un gruppo preciso, i Dodici, numero che richiama subito le dodici Tribรน di Israele. Questo gruppo ha tre finalitร :
1. Stare con Gesรน (โLi chiamรฒ a sรฉโ: Mt 10,1): ecco il primato della contemplazione, della meditazione, della preghiera, dellโadorazione: fine del nostro essere cristiani รจ stare con Gesรน.
2. โGuarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demรฒniโ (Mt 10,8): cioรฉ vincere le forze del male, operare segni concreti di liberazione.
3. La missione: predicare il Vangelo, annunciare la Parola. Durante la vita di Gesรน, la missione del Maestro e dei Dodici sarร essenzialmente limitata alle pecore perdute della casa di Israele (Mt 10,6; 15,24), perchรฉ secondo Matteo, che scrive per gli Ebrei, Gesรน รจ il Messia che porta a compimento lโattesa di Israele; dopo la morte e resurrezione di Gesรน, la missione della Chiesa sarร invece universale (Mt 28,19-20).
Cโรจ un elenco dei Dodici che รจ una delle varie liste che compaiono nel Nuovo Testamento (Mc 3,16; Lc 6,14; At 1,13): non si sa piรน bene quali fossero alcuni di questi Dodici. Tra questi comunque cโera anche gente poco raccomandabile: Giacomo e Giovanni sono detti โboanerghรจsโ, โfigli del tumultoโ, quindi probabilmente appartenenti a qualche movimento rivoluzionario; cโรจ Simone lo Zelota, cioรจ il sovversivo; ricordiamo che anche Pietro aveva la spada; cโรจ Giuda iscariota, cioรจ โil sicarioโ, il ribelle armato della sica, un pugnale corto e curvo, tipico dei pirati libici. .
Gesรน non chiama i migliori: โNon ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi รจ un diavoloโ (Gv 6,70). Gesรน non chiama i giusti, i piรน buoni: Gesรน chiama tutti.
โPrimo, Simone, chiamato Pietroโ
Il Vangelo di Matteo, anche al di lร del brano di fondazione della Chiesa (Mt 16,13-20), mostra un interesse peculiare per la figura di Pietro. Innanzitutto, nellโelenco dei Dodici Apostoli, Matteo รจ lโunico che accanto al nome di โSimone, detto Pietroโ, unisce il pronome ordinale โprimoโ, โprรฒtosโ: โprimo, Simone, detto Pietroโฆโ (Mt 10,2).
Alcuni hanno letto in questo โprรฒtosโ una sorta di primogenitura di Pietro nei riguardi del corpo apostolico. Il brano richiama infatti la genealogia dei dodici patriarchi, i figli di Giacobbe. โQuesti sono i nomi dei dodici apostoli: primo Simone quello detto Pietroโฆโ (Mt 10,2) rimanda infatti a: โQuesti sono i nomi dei figli di Israele: il primogenitoโฆ Ruben,โฆโ (Gen 46,8). โCome in Gen 46,8 รจ messo in evidenza che Ruben รจ lโerede di Giacobbe, cosรฌ Matteo in 10,2 fa ben notare che fra quei dodici lโยซeredeยป รจ Simon Pietroโฆ ยซPrรฒtosยป รจ la traduzione dellโebraico ยซrisonยปโฆ Il termine ยซrisonยป ha sia il significato cronologico che quello giuridico (primo = superiore, capo); esso deriva dalla radice di ยซrosยปโฆ Lo stesso termine ยซrosยป per analogia era usato bene per indicare il capo della famigliaโฆ Nella famiglia il primo figlio era destinato ad essere capo, a succedere al capofamigliaโ (A. Salerno). Lโinvestitura a primogenito, nellโAntico Testamento, avveniva quando il padre si sentiva ormai prossimo alla morte. Gesรน conferisce il primato a Pietro subito prima di preannunciare la sua passione e morte (Mt 16,21). Il primogenito (in ebraico โbekorโ) significa anche lโerede. Due le considerazioni che emergono da questa lettura: il corpo apostolico inteso come famiglia, e lโidea di una successione di primogeniti, che quindi dovrร continuare anche dopo Pietro.
La Chiesa, comunitร di โchiamatiโ
Nella lettera ai Romani i cristiani sono definiti โchiamati da Gesรน Cristoโฆ, diletti da Dio e santi per vocazioneโ (Rm 1,6-7). I cristiani sono quindi โkletรฒiโ, i โchiamatiโ (1 Cor 1,2; Rm 1,6), i membri della โekklesรฌaโ, la comunitร appunto dei โchiamatiโ (da โek-kalรจoโ).
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Papa Francesco ci ricorda che tutti abbiamo una vocazione, una chiamata da parte di Gesรน: โVi lascio qualche domanda. Anzitutto: io ricordo qualche ยซmomento forteยป in cui ho giร incontrato Gesรน? Ognuno di noi pensi alla propria storia: nella mia vita cโรจ stato qualche momento forte, in cui ho incontrato Gesรน? E qualcosa di bello e di significativo che รจ avvenuto nella mia vita per aver lasciato altre cose meno importanti? E oggi, cโรจ qualcosa a cui Gesรน mi chiede di rinunciare? Quali sono le cose materiali, i modi di pensare, le abitudini che ho bisogno di lasciare per dirgli davvero ยซsรฌยป?ยป.
Carlo Miglietta
Il commento alle letture di domenica 18 giugno 2023 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โBuona Bibbia a tuttiโ.



