Carlo Miglietta – Commento alle letture di domenica 12 Febbraio 2023

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Il famoso โ€œdiscorso della montagnaโ€ del Vangelo di Matteo (Mt 5-7) รจ fondamentale per la comprensione del cristianesimo. 

Alcuni, come Paul Billerbeck e Benedetto XVI, lo vedono nel solco della grande tradizione rabbinica. Joachim Jeremias lo inquadra nel pensiero del tardo giudaismo e ne vede tre possibili interpretazioni. Quella โ€œperfezionisticaโ€: Gesรน chiede ai suoi discepoli la radicale osservanza della Torah. Quella โ€œdellโ€™inattuabilitร โ€, lโ€™interpretazione dellโ€™ortodossia luterana: Gesรน vuole rendere consci i suoi ascoltatori della loro incapacitร  a compiere con le loro forze quanto Dio esige, e quindi a confidare in una salvezza che viene solo da Dio. Quella โ€œescatologicaโ€, che legge nel discorso un insieme di leggi eccezionali, valide in epoca di crisi, nella forma di un incitamento alla tensione estrema delle forze prima della catastrofe.

Invece per il rabbino Jacob Neusner, Gesรน rompe completamente con la Torah, pretendendo di porsene al di sopra. โ€œGesรน avrebbe perfino insegnato a violare alcuni dei Comandamenti: il terzo, che impone la santificazione del sabato, il quarto, quello dellโ€™amore verso i genitori, e infine la prescrizione della santitร . Gesรน pretende di prendere il posto del sabato (cfr Mt 12,8: ยซIl Figlio dellโ€™uomo รจ signore del sabatoยป) e dei genitori (cfr Mt 10,37: ยซChi ama padre o madre piรน di me, non รจ degno di meยป) e fa consistere la santitร  nella sequela di sรฉโ€ (B. Forte).

Gesรน comincia assicurando di non essere venuto ad abrogare la Torah bensรฌ a completarla e a darle lโ€™interpretazione ultima e definitiva, dopo la quale non ce ne saranno altre. Matteo scrive il suo Vangelo per gli ebrei, e pertanto era particolarmente cogente esplicare questo rapporto tra la tradizione mosaica e la novitร  del Vangelo.

Ma per Gesรน non รจ sufficiente lโ€™osservanza indicata dai teologi del tempo, gli scribi e i farisei: egli vuole una giustizia maggiore, piรน abbondante (โ€œperissรจuoโ€: Mt 5,20), che superi le interpretazioni tradizionali.

Ecco perchรฉ Gesรน, nel brano evangelico di oggi, presenta quattro antitesi: โ€œAvete inteso che fu detto agli antichi: ยซNon uccidereยป (Es 20,13; Dt 5,17). Ma io vi dico chiunque si adira con il proprio fratello dovrร  essere sottoposto a giudizioโ€ฆโ€. A Gesรน non basta vietare lโ€™omicidio. Vuole frenare lโ€™aggressivitร  insita nel cuore dellโ€™uomo, spegnere la collera prima che si estrinsechi nella violenza, fermare quel chiacchiericcio che Papa Francesco definisce โ€œunโ€™arma letale, che uccide, uccide lโ€™amore, uccide la societร , uccide la fratellanzaโ€. Giร  rabbini dicevano che โ€œchi odia il suo prossimo รจ un omicidaโ€. Gesรน va quindi alla radice del comandamento e lo traduce in: โ€œBeati i miti, perchรฉ erediteranno la terraโ€ (Mt 5,5); โ€œImparate da me, che sono mite e umile di cuoreโ€ (Mt 11,29).

La seconda e la terza antitesi riguardano la sessualitร . Per Gesรน non basta: โ€œNon commettere adulterioโ€ (Es 20,14; Dt 5,18). Egli vuole frenare il desiderio di possesso, il bramare unโ€™altra persona per impadronirsene. Tutto il corpo con la sua sessualitร  deve essere ordinato non al piacere egoistico ma allโ€™amore, alla relazione profonda, al dono reciproco. Per questo Gesรน dice, come ribadirร  in Mt 19,1-19, che Dio non vuole il ripudio, ma che lโ€™amore tra i due sia esclusivo e per sempre. Il brano di Matteo presenta, insieme al rifiuto del divorzio, il famoso inciso che tanto ha fatto discutere: โ€œChiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di porneรฌa, la espone allโ€™adulterioโ€ (Mt 5,32; cfr 19,9). Sicuramente la porneรฌa non รจ il concubinato, come invece traduceva la Bibbia della Conferenza Episcopale Italiana del 1971, perchรฉ non si vede perchรฉ lโ€™evangelista debba prevedere unโ€™eccezione specifica per una cosa ovvia. Lโ€™esegesi oggi piรน attendibile ci fa notare come lโ€™inciso della porneรฌa figuri solo nel Vangelo di Matteo, che scrive per gli ebrei convertiti delle comunitร  della Palestina e della Siria: costoro continuavano ad attenersi alle consuetudini giudaiche che proibivano la zenut, o โ€œprostituzioneโ€ secondo gli scritti rabbinici, cioรจ quelle unioni considerate incestuose perchรฉ contrassegnate da un grado di parentela proibito nel libro del Levitico (Lv 18,6-18), come il matrimonio con la matrigna o con la sorellastra, unioni spesso invece consentite dalla legislazione romana. Di qui la conclusione del Concilio di Gerusalemme, che stabilรฌ per tutti la necessitร  di astenersi anche โ€œdalla porneรฌaโ€ (At 15,20.29), cioรจ da quelle unioni che, pur considerate valide nel diritto romano, erano da considerarsi nulle, perchรฉ incestuose, secondo la legislazione ebraica: in questo caso il cristiano non solo poteva sciogliere lโ€™unione ma, in quanto non era un valido matrimonio, aveva il dovere di liberarsene. Sarร  la stessa porneรฌa contro cui si scaglierร  Paolo condannando โ€œin balรฌa di Satana un tale convivente con la moglie di suo padreโ€ (1 Cor 5,1-5). Accettando questa interpretazione, la Bibbia della Conferenza Episcopale Italiana del 2008 traduce porneรฌa come โ€œunione illegittimaโ€.

La quarta antitesi riguarda lโ€™autenticitร  dei rapporti interpersonali. Non basta: โ€œNon dire falsa testimonianzaโ€ (Es 20,16-Dt 5,20). Il parlare di ciascuno deve essere sempre limpido, al punto da non rendere necessario di chiamare Dio a testimone: โ€œSia invece il vostro parlare sรฌ, sรฌ; no, no; il di piรน viene dal malignoโ€ (Mt 5,37).

In tal modo la Legge di Dio รจ esplicata nella sua profonditร  e nella sua radicalitร . Solo Gesรน la Parola di Dio fatta carne, poteva presentarsi come il Mose ultimo e definitivo.

Carlo Miglietta


Il commento alle letture di domenica 5 febbraio 2023 a cura di Carlo Miglietta, biblista; il suo sito รจ โ€œBuona Bibbia a tuttiโ€œ.

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