Brevi spunti alle letture del 15 Agosto 2018 – Servizio della Parola

Assunzione di Maria

La liturgia celebra oggi in Maria la creatura che ha raggiunto la pienezza della salvezza. Lei diventa così immagine della Chiesa, la comunità dei salvati: indica a tutti noi la meta a cui tendere e in cui sperare, la meta della trasfigurazione di tutto il nostro essere, anima e corpo, la risurrezione ad opera dello Spirito di Dio. La salvezza, nel linguaggio della fede cristiana, consiste infatti nella risurrezione dei corpi e nella creazione nuova. Nell’eucaristia i credenti in Cristo sperimentano già ora, sacramentalmente, questo rinnovamento della vita che troverà compimento alla fine dei giorni terreni, e che in Maria contempliamo già attuato.

Il vangelo invita a meditare il canto del Magnificat, nel quale Maria riassume la storia della salvezza che trova in Cristo il suo punto di convergenza: in se stessa lei sperimenta l’efficacia dell’amore misericordioso di Dio verso gli umili che sanno credere in lui e la potenza trasfigurante del suo Spirito.

La prima lettura con i simboli propri del linguaggio apocalittico rinvia al mistero della Chiesa. La liturgia li applica a Maria: il suo mistero infatti si inserisce nel mistero della Chiesa e insieme lo illumina.

La seconda lettura ci porta al centro della fede cristiana, che è fede nel Cristo risorto, primizia di tutti gli uomini chiamati a risorgere in lui. In Maria, dunque, la Chiesa vive questa speranza come speranza realizzata.

Fonte: Servizio della Parola

[better-ads type=”banner” banner=”80570″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”right” show-caption=”1″][/better-ads]

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,39-56
 
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
 
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
 
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
 
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

Read more

Local News