Il dono della sua vita. Il mistero dellโeucaristia che la Chiesa celebra รจ memoria di un duplice dono: il dono che Dio ci ha fatto di Gesรน e il dono che Gesรน ha fatto a noi di se stesso. Lโeucaristia, dunque, sostiene il cammino dei credenti, infondendo speranza e fiducia per non venir meno nelle difficoltร .
La costituzione apostolica Gaudium et spes del concilio Vaticano II parla cosรฌ dellโEucaristia: ยซIl Signore ha lasciato ai suoi un pegno di speranza e un viatico per il cammino nel sacramento della fede in cui elementi naturali, coltivati dallโuomo, vengono trasformati nel corpo e nel sangue glorioso di lui, in un banchetto di comunione fraterna che รจ pregustazione del convito del cieloยป (GS 38). Il concilio parla dellโEucaristia come del viatico, necessario a sostenere il cammino dei fedeli fino allโincontro con il Signore Gesรน, infondendo nei loro cuori la speranza e la fiducia necessarie per non venir meno nei momenti piรน difficili.
Tale insegnamento trova un fondamento evidente nel racconto evangelico della moltiplicazione dei pani: prefigurando i gesti propri dellโultima cena e della celebrazione eucaristica, il Maestro nutre una folla immensa in un luogo deserto e coinvolge in questo sublime atto di caritร i suoi discepoli, anticipando cosรฌ la missione della Chiesa nel mondo.
Come ricorda il Concilio, lโEucaristia รจ anche pegno di speranza, cosicchรฉ i credenti, nutrendosi di essa, possono fin da ora pregustare i beni del convito celeste nellโattesa del ritorno glorioso di Cristo, come sottolinea bene lโapostolo Paolo nella seconda lettura: ยซOgni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete a questo calice, voi annunziate la morte del Signore finchรฉ egli vengaยป.
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Fonte: Servizio della Parola

