Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 23 Ottobre 2021

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Dio ci chiama al progresso

Oggi, la โ€œParabola del ficoโ€ ci suggerisce che il progresso -alle sue origini e nella sua essenza- รจ volontร  divina. Dire che lo sviluppo รจ vocazione significa riconoscere che nasce da un appello trascendente e che รจ incapace di darsi da solo, un significato definitivo. Dio รจ la garanzia del vero sviluppo dellโ€™uomo, visto che, avendolo creato a sua immagine, basa anche la sua dignitร  in modo trascendente, incoraggiando la sua aspirazione ad โ€œessere di piรนโ€.

Se lโ€™uomo fosse solo frutto del caso o della necessitร , e non avesse una natura destinata a innalzarsi verso una vita soprannaturale, si potrebbe parlare di incremento o di evoluzione, ma non di sviluppo. Senza lโ€™ orizzonte di una vita eterna, il progresso umano in questo mondo, soffocherebbe. Senza di Lui, o si nega lo sviluppo, o lo si lascia unicamente nelle mani dellโ€™uomo, che cede alla presunzione dellโ€™auto-salvezza e finisce promuovendo uno sviluppo disumano.

-Signore, liberaci dal flagello del โ€œsuperโ€“sviluppoโ€ incoraggiato da un โ€œsotto-sviluppoโ€ morale.


Il commento รจ tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net