Benedetto XVI – Commento al Vangelo del 15 Novembre 2021

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La “Vita” eterna, la “sconosciuta realtà conosciuta”

Oggi consideriamo la nostra propria vita riflessa in Bartimeo: come lui, affaticati e “privi della vista”, ci troviamo così di fronte alla Vita. Sospettiamo che questa vita non è in realtà la Vita. E, come lui, ci apriamo i a Gesù, chiedendoGli di “vedere” perché all’uomo che si rinchiude in se stesso, gli i sfugge la Vita eterna.

La vita dell’uomo, a causa del peccato, è predestinada a un duro lavoro e a una sofferenza intollerabile, in modo tale che l’immortalità sarebbe qui più un peso che un bene… Ci sono momenti, tuttavia, in cui improvisamente capiamo “qualcosa” di ciò che deve essere la “Vita”. Invece, quello che giornalmente chiamiamo “vita”, in realtà, non lo è.

-Desideriamo la “Vita” stessa, quella vera, ma non conosciamo quello verso cui ci sentiamo spinti. Non possiamo evitare di tendere verso ciò, anche se sappiamo che tutto quello che possiamo sperimentare, non è quello che desideriamo. Questa “realtà” sconosciuta è la vera speranza che ci spinge. La “Vita” eterna è questa “sconosciuta realtà conosciuta”.


Il commento è tratto dai testi di Benedetto XVI. A cura di evangeli.net