TERZA CATECHESI
IL GRANDE SOGNO DI DIO
โNON SAPEVATE CHE IO DEVO OCCUPARMI DELLE COSE DEL PADRE MIO?โ (LC 2,49)
A noi, dunque, che crediamo, lo Sposo si presenti sempre Bello.
Bello รจ Dio, Verbo presso Dio; Bello nel seno della Vergine,
dove non perdette la divinitร e assunse lโumanitร ; Bello il Verbo nato fanciullo, perchรฉ mentre era fanciullo,
mentre succhiava il latte,
mentre era portato in braccio, i cieli hanno parlato,
gli angeli hanno cantato lodi, la stella ha diretto il cammino dei magi, รจ stato adorato nel presepio, cibo per i mansueti.
ร Bello dunque in cielo, Bello in terra; Bello nel seno, Bello nelle braccia dei genitori:
Bello nei miracoli, Bello nei supplizi;
Bello nellโinvitare alla vita, Bello nel non curarsi della morte, Bello nellโabbandonare la vita e Bello nel riprenderla; Bello nella croce, Bello nel sepolcro, Bello nel cielo.
Ascoltate il cantico con intelligenza,
e la debolezza della carne non distolga i vostri occhi dallo splendore della sua bellezza.
Suprema e vera bellezza รจ la giustizia;
non lo vedrai Bello, se lo considererai ingiusto; se ovunque รจ giusto ovunque รจ Bello.
(S. Agostino, Esposizioni sui Salmi, 44, 3)
โNon sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?โ (Lc 2,49): sono le uniche parole che i Vangeli ci trasmettono di Gesรน dodicenne. Nessuna altra esclamazione o affermazione o sola parola di Lui a quella etร . Certamente siamo dinanzi ad unโespressione abbastanza complessa che a primo impatto farebbe percepire quasi una mancanza di rispetto di Gesรน nei confronti di Giuseppe e Maria, quasi sorpreso ed indignato perchรฉ i Suoi avrebbero dovuto sapere la ragione del suo essersi indugiato nel tempio di Dio senza darne alcun preavviso. In realtร , dietro queste parole alquanto enigmatiche, si adombra il mistero della Sua Figliolanza ed in Lui quello della figliolanza di ogni uomo, perchรฉ ogni figlio di uomo, prima ancora di essere intessuto nelle viscere materne, prima ancora di essere desiderato dai genitori (e quante volte anche non desiderato perchรฉ arrivato fuori dai programmi umani), รจ da sempre bramato dal cuore di Dio. Cosรฌ Papa Francesco afferma con determinazione: ยซOgni bambino che si forma allโinterno di sua madre รจ un progetto eterno di Dio Padre e del suo amore eterno: โPrima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacratoโ (Ger 1,5). Ogni bambino sta da sempre nel cuore di Dio, eย nel momento in cui viene concepito si compie il sogno eterno del Creatore. Pensiamo quanto vale lโembrione dallโistante in cui รจ concepito! Bisogna guardarlo con lo stesso sguardo dโamore del Padre, che vede oltre ogni apparenzaยป (Al 168).
Non soltanto Gesรน, in quanto Figlio di Dio, รจ chiamato ad occuparsi delle cose del Padre Suo, ma ciascun figlio, non essendo mai proprietร dei suoi genitori, appartiene al Padre Celeste che da sempre ha per lui un sogno cosรฌ grande e cosรฌ sorprendente da superare di gran lunga lโimmaginario e le attese dei suoi genitori terreni. La questione fondamentale, pertanto, รจ questa: Qual รจ il sogno di Dio su ciascun uomo? Cosa Lui sogna veramente perchรฉ ogni Suo figlio possa rendere grande e straordinaria la propria vita? Con straordinaria immediatezza e profonditร San Giovanni Paolo II risponde a tale domanda: ยซLโuomo non puรฒ vivere senza amore. Egli rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita รจย priva di senso, se non gli viene rivelato lโamore, se non sโincontra con lโamore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamenteยป (Redemptor hominis 10). Si parla giustamente di rivelazione dellโamore, di incontro con lโamore, di esperienza e anche di partecipazione dellโamore, a significare che piรน che un moto interiore dellโanima o un atto di autodonazione, lโamore rivelato, incontrato, sperimentato e partecipato รจ una Persona concreta, รจ una Persona vivente, รจ Cristo stesso che ยซrivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l’uomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazioneยป (Gaudium et spes 22). Dio non ha un sogno di amore astratto o idilliaco su ciascuno di noi.
Nel Figlio, in Colui che, allo stupore di Giuseppe e Maria, risponde che deve occuparsi delle cose del Padre Suo, ci si rivela la strada vera e concreta dellโamore. E lโamore ha il suo linguaggio specifico, ha la sua originaria espressione, ha il suo modo proprio di farsi carne. Quale? Quello nuziale! Ecco perchรฉ Papa Benedetto XVI afferma che soltanto ยซil matrimonio basato su un amore esclusivo e definitivo diventa lโicona del rapporto di Dio con il suo popolo e viceversa: il modo di amare di Dio diventa la misura dellโamore umanoยป (Deus caritas est 11). Infatti, esiste un ยซvasto campo semantico della parola โamoreโ: si parla di amor di patria, di amore per la professione, di amore tra amici, di amore per il lavoro, di amore tra genitori e figli, tra fratelli e familiari, dell’amore per il prossimo e dell’amore per Dio. In tutta questa molteplicitร di significati, perรฒ, l’amore tra uomo e donna, nel quale corpo e anima concorrono inscindibilmente e allโessere umano si schiude una promessa di felicitร che sembra irresistibile, emerge come archetipo di amore per eccellenza, al cui confronto, a prima vista, tutti gli altri tipi di amore sbiadisconoยป (Deus caritas est 2).
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ร lโamore nuziale tra uomo e donna a rivelare lโeccellenza dellโamore di Dio compiuto in Cristo. ร un linguaggio che nasconde un Mistero veramente Grande. Pensare soltanto che Dio abbia assunto tale amore per rivelare il Suo cuore allโumanitร รจ affermare una parte della veritร del mistero. Certamente, leggendo tutta la Scrittura, soprattutto i libri profetici, constatiamo come spesso Dio si serva del linguaggio nuziale per esprimere e rivelare la Sua singolare relazione nei confronti del popolo eletto di Israele. Perรฒ, prima di questo, non solo cronologicamente ma anche e soprattutto teologicamente, nel mistero divino รจ adombrata una veritร molto piรน grande: Dio assume non lโamore nuziale per rivelarSi, ma lโamore nuziale รจ da sempre la rivelazione originaria del volto di Dio. ยซLa coppia che ama e genera la vita รจ la vera โsculturaโ vivente (non quella di pietra o dโoro che il Decalogo proibisce), capace di manifestare il Dio creatore e salvatore. [โฆ] In questa luce, la relazione feconda della coppia diventa unโimmagine per scoprire e descrivere il mistero di Dio, fondamentale nella visione cristiana della Trinitร che contempla in Dio il Padre, il Figlio e lo Spirito dโamore. Il Dio Trinitร รจ comunione dโamore, e la famiglia รจ il suo riflesso vivente. [โฆ] Questo aspetto trinitario della coppia ha una nuova rappresentazione nella teologia paolinaยป (Al 11).
Quando lโapostolo Paolo nella Lettera agli Efesini scrive: ยซPer questo lโuomo lascerร suo padre e sua madre e si unirร alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Questo mistero รจ grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!ยป (Ef 5,31-32), egli afferma che nella creazione di Adamo ed Eva, nel loro essere creati per formare una carne sola, Dio ha da sempre pensato il Mistero Grande in riferimento a Cristo e alla Chiesa. Sin dalla fondazione del mondo, prima ancora di plasmare Adamo e di trarre una costola dal suo fianco e rivestirla di carne per creare Eva, Dio guardava al Suo grande sogno, al Mistero Grande di Cristo e della Chiesa, a noi oggi rivelato nel Figlio. Per questo, Papa Francesco afferma con convinzione che ยซvoler formare una famiglia รจ avere il coraggio di far parte del sogno di Dio, il coraggio di sognare con Lui, il coraggio di costruire con Lui, il coraggio di giocarci con Lui questa storiaยป (Al 321). Tale Mistero Grande non รจ un ideale o una veritร , ma รจ un evento reale con una forma concreta, la croce, che nessuno mai si sarebbe aspettata e che, in modo sempre nuovo e creativo, viene continuamente ripresentata nella nostra storia. Come? Dove? Quando?
ยซGli sposi sono pertanto il richiamo permanente per la Chiesa di ciรฒ che รจ accaduto sulla Croce; sono lโuno per lโaltra, e per i figli, testimoni della salvezza, di cui il sacramento li rende partecipiยป (Fc 13 ripreso in Al 72). Tutto ciรฒ smonta quella diffusa conoscenza e consapevolezza del Sacramento del Matrimonio alquanto superficiale e distorta: esso non puรฒ essere inteso e vissuto come ยซuna convenzione sociale, un rito vuoto o il mero segno esterno di un impegno. Il sacramento รจ un dono per la santificazione e la salvezza degli sposi, perchรฉ la loro reciproca appartenenza รจ la rappresentazione reale, per il tramite del segno sacramentale, del rapporto stesso di Cristo con la Chiesaยป (Al 72). Poichรฉ stiamo parlando del Mistero Grande di cui le parole umane non riuscirebbero mai ad esprimere pienamente la profonditร , lโampiezza, lโaltezza e la grandezza, Papa Francesco con un linguaggio piรน immediato scrive che ยซil sacramento non รจ una โcosaโ o una โforzaโ, perchรฉ in realtร Cristo stesso โviene incontro ai coniugi cristiani attraverso il sacramento del matrimonio. Egli rimane con loro, dร loro la forza di seguirlo prendendo su di sรฉ la propria croce, di rialzarsi dopo le loro cadute, di perdonarsi vicendevolmente, di portare gli uni i pesi degli altriโ. Il matrimonio cristiano รจ unย segno che non solo indica quanto Cristo ha amato la sua Chiesa nellโAlleanza sigillata sulla Croce, ma rende presente tale amore nella comunione degli sposiยป (Al 73).
Lo stesso e identico amore di Cristo donato sulla croce per la Chiesa รจ il medesimo amore degli sposi e viceversa. Si realizza cosรฌ una straordinaria equazione che fa rabbrividire al solo pensarci. Gli sposi in forza della grazia del Sacramento del Matrimonio si amano alla divina, si amano da Dio. Dove Dio ha raggiunto lโapice del Suo amore? ยซDio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlioยป (Gv 13,18). Gli sposi realizzano e mostrano a tutto il mondo la follia di tale amore divino. Come afferma Papa Francesco, ยซtutta la vita in comune degli sposi, tutta la rete delle relazioni che tesseranno tra loro, con i loro figli e con il mondo, sarร impregnata e irrobustita dalla grazia del sacramento che sgorga dal mistero dellโIncarnazione e della Pasqua, in cui Dio ha espresso tutto il suo amore per lโumanitร e si รจ unito intimamente ad essa. Non saranno mai soli con le loro forze ad affrontare le sfide che si presentano. Essi sono chiamati a rispondere al dono di Dio con il loro impegno, la loro creativitร , la loro resistenza e lotta quotidiana, ma potranno sempre invocare lo Spirito Santo che ha consacrato la loro unione, perchรฉ la grazia ricevuta si manifesti nuovamente in ogni nuova situazioneยป (Al 74). Certamente il loro amore รจ un ยซsegno imperfetto dellโamore tra Cristo e la Chiesaยป (Al 72), e ยซlโanalogia tra coppia marito-moglie [โฆ] unโanalogia imperfettaยป (Al 73), perchรฉ il Matrimonio, anche quello piรน riuscito, piรน realizzato e piรน santo, non puรฒ nรฉ deve mai essere il compimento di una persona. La causa di tantissime sofferenze familiari รจ proprio questa: il pensare diffuso e comune che il proprio Matrimonio sia il raggiungimento della tanta anelata meta finale.
Non รจ lโamore nuziale con il proprio coniuge che ci fa realizzare la felicitร umana, e non perchรฉ non esiste un coniuge che non abbia limiti, debolezze o fragilitร e che quindi non sia in grado di rispondere alle grandi attese di amore che una persona possa avere. Il Matrimonio non รจ mai il fine, ma ยซnelle gioie del loro amore e della loro vita familiare [โฆ] concede loro, fin da quaggiรน, una pregustazione del banchetto delle nozze dellโAgnelloยป (Al 73). Gli sposi sono, pertanto, destinati non al matrimonio terreno ma a quello eterno: le nozze di Cristo Sposo con la Chiesa Sua Sposa. Smarrendo questo orientamento fondamentale, la stessa alleanza matrimoniale perde il suo significato e la sua stessa soliditร . ร lโeterno che dร gusto e sapore vero allโumano, ma senza questo riferimento tutto diventa insipido e si disorienta, provocando diffuse crisi coniugali e familiari che ormai non risparmiano piรน nessuno. Il Matrimonio รจ solo lโantipasto della felicitร , ma non la felicitร stessa. Desideri la felicitร ? Non sforzarti di costruire dimora eterna nel Matrimonio per trovarla. Esso รจ la vera porta di accesso al sentiero che conduce alla gioia piena, ma fermarsi alla porta equivale al rischio di non prendere mai parte al banchetto nuziale eterno. Urge, pertanto, un vero e proprio annunzio del Vangelo di Gesรน Cristo alle famiglie, mostrando come ยซnellโincarnazione, Egli assume lโamore umano, lo purifica, lo porta a pienezza, e dona agli sposi, con il suo Spirito, la capacitร di viverlo, pervadendo tutta la loro vita di fede, speranza e caritร . In questo modo gli sposi sono come consacrati e, mediante una grazia propria, edificano il Corpo di Cristo e costituiscono una Chiesa domesticaยป (Al 67).
Qui non si tratta di curare la dimensione religiosa o spirituale delle famiglie, ma di far loro sperimentare la straordinaria opera redentrice che Cristo compie nella nostra umanitร : senza di Lui lโamore umano non sarร mai se stesso e perderร la sua originaria bellezza. La comunitร ecclesiale, pertanto, deve necessariamente utilizzare il meglio delle sue energie per le famiglie, perchรฉ, se รจ vero che ยซil bene della famiglia รจ decisivo per il futuro del mondo e della Chiesaยป (Al 31), allo stesso modo ยซla Chiesa, per comprendere pienamente il suo mistero, guarda alla famiglia cristiana, che lo manifesta in modo genuinoยป (Al 67). Nella famiglia รจ in gioco il Mistero Grande di Cristo e della Chiesa. In altre parole, salvando la famiglia non solo la Chiesa diventa se stessa, ma Dio mostra il Suo Volto al mondo nella carne umana delle relazioni familiari realizzando cosรฌ il suo grande sogno per lโumanitร .
In Famiglia
Riflettiamo
- Il Grande Sogno che Dio ha per lโuomo ha qualche relazione con il sogno che lโuomo ha per se stesso?
- Il Matrimonio non รจ la felicitร , ma solo lโantipasto della felicitร . Quali conseguenze concrete porta questa affermazione nella vita coniugale e familiare?
Viviamo
- ยซTutta la vita in comune degli sposi, tutta la rete delle relazioni che tesseranno tra loro, con i loro figli e con il mondo, sarร impregnata e irrobustita dalla grazia del sacramento che sgorga dal mistero dellโIncarnazione e della Pasqua, in cui Dio ha espresso tutto il suo amore per lโumanitร e si รจ unito intimamente ad essa. Non saranno mai soli con le loro forze ad affrontare le sfide che si presentano. Essi sono chiamati a rispondere al dono di Dio con il loro impegno, la loro creativitร , la loro resistenza e lotta quotidiana, ma potranno sempre invocare lo Spirito Santo che ha consacrato la loro unione, perchรฉ la grazia ricevuta si manifesti nuovamente in ogni nuova situazioneยป (Al 72). In quale modo lo Spirito Santo opera nella vostra vita coniugale e familiare?
- Amarsi da Dio. Amarsi alla divina. Amarsi come Cristo ha amato la Chiesa dando la Sua vita sulla Croce. Come si puรฒ realizzare tutto questo?
In Chiesa
Riflettiamo
- Perchรฉ lโannunzio del Vangelo del matrimonio e della famiglia stenta a partire nella pastorale della Chiesa?
- Nella famiglia รจ in gioco il Mistero Grande di Cristo e della Chiesa. Che cosa significa?
Viviamo
- ยซLa Chiesa, per comprendere pienamente il suo mistero, guarda alla famiglia cristiana, che lo manifesta in modo genuinoยป (Al 67). Comโรจ possibile realizzare tutto questo?
- Se veramente ยซil bene della famiglia รจ decisivo per il futuro del mondo e della Chiesaยป (Al 31), come dovrebbe muoversi la pastorale della Chiesa?
