Il Movimento per la Vita Italiano e lโAssociazione Medici Cattolici Italiani (AMCI) valutano molto duramente le annunciate nuove linee guida ministeriali che estendono la possibilitร di ricorrere allโaborto farmacologico mediante la pillola RU486 fino alla nona settimana di gravidanza, consentendo altresรฌ alla donna di tornare al proprio domicilio mezzโora dopo lโassunzione della stessa, esonerandola pertanto dal ricovero.
Questi i motivi di tale severo giudizio:
- lโaborto (anche se verbalmente ridotto allโasettica sigla โIVGโ, acronimo di interruzione volontaria della gravidanza) รจ sempre lโuccisione di un essere umano che si trova nella fase prenatale della propria vita e solo una bieca ideologia puรฒ considerarlo un โdirittoโ (in realtร รจ stata soltanto una depenalizzazione!), perchรฉ per la donna lโaborto รจ comunque una sconfitta e rivendicare lโaborto come diritto significa distruggere lโautentica cultura dei diritti e dei valori umani;
- la diffusione dellโaborto farmacologico con la pillola RU486 risponde alla logica abortista che vuole impedire lo sguardo sul concepito, spostando lโattenzione sulla falsa โnon invasivitร โ del mezzo abortivo (non cโรจ nulla di piรน invasivo che uccidere una vita umana!), rendendo lโaborto un fatto banale (basta bere un bicchiere dโacqua) e privato (basta essere nel bagno di casa), salvo poi dover chiamare il 118 per correre in pronto soccorso per una emorragia irrefrenabile!
- la diffusione dellโaborto con la pillola RU486 risponde alla logica economicista-efficientista-utilitarista che, per risparmiare sui costi assistenziali, agevola percorsi di completa solitudine delle donne di fronte ad una gravidanza difficile o inattesa;
- alcune donne hanno testimoniato lโesperienza traumatizzante dellโaborto con la RU486 (si veda lโintervista pubblicata su โIl Messaggeroโ dellโ8 agosto a firma di Graziella Melina);
- il periodo di tempo impiegato per abortire farmacologicamente รจ di circa 2 giorni: dopo lโassunzione di una prima pillola a base di mifepristone che causa la morte del concepito, si assume dopo 48 ore unโaltra pillola a base di misoprostolo che provoca le contrazioni espulsive. Tale processo comporta rischi anche importanti per la salute della donna, costituendo una vera e propria โtempesta ormonaleโ con successivi disordini endocrini, sino a riportati casi letali. Di conseguenza chi ha a cuore le donne non puรฒ vedere queste linee guida con favore, a meno che non abbracci una bandiera ideologica;
- รจ perciรฒ grave che non venga mantenuto il ricovero in osservazione, necessario proprio per garantire sorveglianza sulla salute della donna. Proprio lโAIFA (Determinazione n. 1460 del 24 novembre 2009), autorizzando lโimmissione in commercio della pillola RU486, aveva stabilito che ยซdeve essere garantito il ricovero […] dal momento dellโassunzione del farmaco fino alla verifica dellโespulsione del prodotto del concepimento. Tutto il percorso abortivo deve avvenire sotto la sorveglianza di un medico del servizio ostetrico- ginecologicoยป;
- estendere lโassunzione della RU486 fino alla nona settimana manifesta tutta la carica ideologica di queste linee guida, perchรฉ, da un punto di vista tecnico, la pillola RU486 dopo massimo 49-50 giorni diminuisce la sua efficacia in modo importante e quindi lโallungamento del termine รจ meramente pretestuoso;
- contro il dramma dellโaborto la via vincente รจ quella dei Centri di Aiuto alla Vita che da oltre 40 anni operano in tutta Italia per dare una mano alle donne che si trovano di fronte ad una gravidanza difficile o non attesa, liberandole dai condizionamenti che le inducono alla decisione estrema e restituendo loro il coraggio dellโaccoglienzaย dellaย vitaย conย ย laย ย fiduciaย ย eย ย laย serenitร ย ย che ne conseguono.
Uno Stato che rinuncia a punire lโaborto non deve rinunciare a difendere il diritto alla vita con altri mezzi di piรน alto profilo e di maggiore efficacia. In questa prospettiva sarebbe davvero urgente una indispensabile riforma dei consultori pubblici sul modello dei Centri di Aiuto alla Vita, affinchรฉ siano, unicamente ed esclusivamente, unโautentica alternativa alla c.d. โIVGโ e quindi una risorsa per la salute e la serenitร delle donne.
- Filippo Maria Boscia โ Presidente dellโAssociazione Medici Cattolici Italiani
- Marina Casini Bandini โ Presidente del Movimento per la Vita Italiano
