Alessandro Ginotta – Commento al Vangelo del giorno, 6 Marzo 2024

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Un Gesรน da Antico Testamento? Eโ€™ tornato il Dio vendicativo e punitivo che ci sembra che venga tratteggiato da alcuni dei libri piรน antichi della Bibbia? O forse non abbiamo capito bene questo brano di Vangelo?

Questa pagina dellโ€™evangelista Matteo va โ€œmasticataโ€ e โ€œdigeritaโ€ bene, perchรฉ sembra difficile da comprendere. Scrive lโ€™evangelista san Matteo: โ€œNon crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In veritร  io vi dico: finchรฉ non siano passati il cielo e la terra, non passerร  un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirร  uno solo di questi minimi precetti e insegnerร  agli altri a fare altrettanto, sarร  considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverร  e li insegnerร , sarร  considerato grande nel regno dei cieliโ€ (Matteo 5,17-19)

Chi si accontenterร  di una lettura superficiale, troverร  questo brano โ€œgraffianteโ€: รจ un poโ€™ come se Gesรน volesse tirare fuori tutta la severitร  che ci ha risparmiato fino ad ora. Da queste righe traspare (sembra trasparire) una rigiditร  che pensavamo di aver โ€œdimenticatoโ€ tra le pagine dellโ€™Antico Testamento. Ma dovโ€™รจ finita la misericordia? No, non รจ cosรฌ!

Quello che emerge da una riflessione piรน attenta รจ lo stesso Gesรน, perdutamente innamorato dellโ€™uomo, che noi conosciamo. Un Gesรน che desidera per noi solo cose buone. Un Gesรน che ci offre la sua chiave di lettura dei Comandamenti e dei per aiutarci a vivere una vita migliore.ย Un Gesรน che, non giudica, ma che propone unโ€™alternativa, quella cristiana, alla vita del mondo. Un Gesรน che โ€œci aggiusta il cuoreโ€, scavando fino alla radice del problema.ย 

Riflettiamoci un istante: non adirarsi con il proprio fratello, non offendere, riconciliarsiโ€ฆ Cristo traccia il cammino del buon cristiano, mettendo in pratica il comandamento dellโ€™amore: la legge superiore ad ogni altra, che regola tutta la nostra vita. Se noi ameremo il nostro fratello, non ci adireremo con lui, non lo offenderemo, non gli faremo un torto.

Un significato che appare chiaro procedendo nella lettura: โ€œSe dunque tu presenti la tua offerta allโ€™altare e lรฌ ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lรฌ il tuo dono davanti allโ€™altare, vaโ€™ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo donoโ€ (vv. 23-24). Le risposte ad unโ€™offesa sono soltanto due: la vendetta o il perdono. Chi sceglie la prima, pensa di poter guarire una ferita provocandone unโ€™altra. Ma il male non รจ mai una medicina. E dopo le ferite da rimarginare saranno due e non una soltanto: ยซocchio per occhio. Se fosse applicata questa legge il mondo sarebbe ciecoยป (Kalil Gibran). Ecco che si apre lโ€™altra strada, quella difficile, lโ€™unica davvero percorribile se vogliamo rimettere a posto le cose: il perdono. Lโ€™amore.

Tutti i comandamenti discendono da questo, primo e piรน alto di tutti:ย โ€œAma il prossimo tuo come te stesso. Non cโ€™รจ altro comandamento piรน importante di questoโ€ย (cfr. Marco 12,30-31). Con lโ€™amore si aggiusta ogni cosa: io amo il mio fratello, quindi non gli farรฒ del male. Se abbiamo divergenze gli parlerรฒ cercando di fargli capire dovโ€™รจ lโ€™errore e, se amo, sarรฒ perfino disposto ad accettare che nellโ€™errore potrei essere proprio io. Amo mio fratello, quindi non gli sottraggo nulla che lui possieda e che non mi offra spontaneamente. A ben guardare lโ€™intero decalogo puรฒ venire letto attraverso la lente dellโ€™amore.

Non servono i cattivi sentimenti: sono tutte situazioni tossiche che ci appesantiscono inutilmente, che ci fanno stare male. Noi dobbiamo amare. E basta. Perchรฉ siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio. E โ€œDio รจ amoreโ€, come leggiamo nella prima lettera dellโ€™evangelista Giovanni: โ€œamiamoci gli uni gli altri, perchรฉ lโ€™amore รจ da Dio: chiunque ama รจ stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perchรฉ Dio รจ amoreโ€. (1Giovanni 4,7-8). Lโ€™amore. Un sentimento che aggiusta il cuore. Un sentimento che rende inutile il peccato.

Per gentile concessione di Alessandro Ginotta

Fonte: La Buona Parola, il blog di Alessandro Ginotta https://www.labuonaparola.it/
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