Alberto Maggi – Commento al Vangelo di domenica 8 Novembre 2020

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ECCO LO SPOSO! ANDATEGLI INCONTRO!

Commento al Vangelo di p. Alberto Maggi OSM Mt, 25,1-13

Il capitolo 25 del vangelo di Matteo si apre con lโ€™ultimo dei cinque discorsi che suddividono la sua opera, a imitazione dei cinque libri della legge ritenuti scritti da Mosรจ. Ebbene, questo capitolo contiene lโ€™ultimo accenno, lโ€™ultima volta, in cui lโ€™evangelista parla del regno dei cieli che, va ricordato, non รจ un regno nei cieli, ma significa il regno di Dio. E lโ€™evangelista lo fa ricollegando questo discorso del regno dei cieli con questa parabola, alla fine del discorso della montagna, al capitolo settimo. In particolare quando Gesรน afferma che โ€œnon chi dice signore signoreโ€, non bastano gli attestati di ortodossia per essere in comunione con lui, ma chi collabora allโ€™azione creatrice del Padre, โ€œchi compie la volontร  del Padre mioโ€. E Gesรน aveva concluso il discorso della montagna con lโ€™immagine di un uomo pazzo che va a costruire la casa sulla sabbia e al primo maltempo la casa crolla, e la persona saggia, intelligente che invece la costruisce sulla roccia. Era immagine di chi ascolta la sua parola, ma poi non la mette in pratica e quindi la sua vita va in rovina, e chi invece lโ€™ascolta e poi la pratica. Leggiamo allora il capitolo 25 di Matteo.

โ€œAlloraโ€, lโ€™evangelista si collega alla venuta del Signore nelle sue manifestazioni nella storia umana, โ€œil regno dei cieliโ€, che ricordo significala societร  alternativa che Gesรน รจ venuto a realizzare, โ€œsarร  simile a dieci verginiโ€, vergini sโ€™intende ragazze ancora non sposate, quindi in etร  da matrimonio โ€œche presero le loro lampadeโ€, per lampade non si deve intendere la piccola lampada di uso domestico, ma qui si tratta di torce, โ€œe uscirono incontro allo sposoโ€, una immagine di Dio, dal profeta Osea in poi, era che lui era lo sposo e il suo popolo la sposa. โ€œCinque di esse erano stolteโ€, letteralmente pazze, e qui lโ€™evangelista adopera lo stesso termine che Gesรน proibisce di usare nella sua comunitร , dice โ€œchiunque dice pazzo al proprio fratelloโ€, e questo termine era stato usato appunto alla conclusione del discorso della montagna per il pazzo che va a costruire la sua casa sulla sabbia e va in rovina. โ€œE cinque saggeโ€, sagge come lโ€™uomo che invece costruisce sulla roccia.

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โ€œLe stolte presero le loro lampade, ma non presero con sรฉ lโ€™olio. Le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche lโ€™olio in piccoli vasi. Poichรฉ lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentaronoโ€, il tema non รจ quello della vigilanza perchรฉ tutte quante si addormentano, ma si tratta di avere la capacitร  o no di andare incontro allo sposo.

โ€œA mezzanotte si alzรฒ un grido: ecco lo sposo! Andategli incontroโ€, qui Gesรน non si rifa agli usi matrimoniali del tempo, ma anzi li inverte, perchรฉ non erano le ragazze che andavano incontro allo sposo, ma era la sposa che, accompagnata dalle sue amiche, entrava nella causa dello sposo. Perchรฉ questa diversitร ? Appunto per attirare lโ€™attenzione dellโ€™uditorio. โ€œAllora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampadeโ€, e qui cโ€™รจ il problema. โ€œLe stolte dissero alle sagge: dateci un poโ€™ del vostro olio perchรฉ le nostre lampade si spengonoโ€, puรฒ sembrare strana ora la risposta negativa delle sagge che dicono โ€œNo, perchรฉ non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e comprateveneโ€, ma agiscono con raziocinio perchรฉ meglio in poche con le lampade per andare incontro allo sposo, piuttosto che in tanti perรฒ al buio. Quindi questโ€™olio rappresenta qualcosa che tutti possono avere, perรฒ che non puรฒ essere prestato e vedremo di capirlo andando avanti.

โ€œOra, mentre quelle andavano a comprare lโ€™olio, arrivรฒ lo sposoโ€, lโ€™evangelista ci dร  lโ€™immagine dellโ€™incontro nuziale, la vita del credente non รจ fatta di chissร  quali penosi sacrifici, ma รจ un crescendo di gioia nel rapporto con lo sposo, โ€œe le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusaโ€, anche questa รจ unโ€™altra incongruenza. Nel matrimonio, nelle nozze tutto il paese era invitato e le porte non si chiudevano, ma lโ€™evangelista appunto ricalca queste stranezze per attirare lโ€™attenzione dellโ€™uditorio, e infatti si rifร  a quanto Gesรน aveva espresso al termine del discorso della montagna.

โ€œPiรน tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: โ€œSignore, signore, aprici!โ€, esattamente come coloro che hanno gridato โ€œsignore signoreโ€ e il Signore dice io non vi conosco, e gli aveva detto โ€œnon vi conosco operatori di iniquitร โ€, letteralmente costruttori del niente. Non basta il credere, non basta lโ€™attestato di ortodossia, non basta la fedeltร  alla dottrina, il Signore ci chiede di essere collaboratori alla sua azione creatrice e lโ€™azione creatrice di Dio si fa comunicando vita. Ecco cosโ€™รจ lโ€™immagine di questo olio. Nel vangelo, sempre nel vangelo di Matteo, Gesรน dirร  โ€œcosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli altri uomini perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendono gloria al vostro Padre che รจ nei cieliโ€. Ecco questa luce, questo olio che dร  la luce sono le opere buone e le opere buone uno non รจ che le puรฒ prestare allโ€™altro, o ci sono o non ci sono.

E quindi lo sposo qui risponde esattamente come Gesรน agli operatori di iniquitร , โ€œMa egli rispose: In veritร  io vi dico: non vi conoscoโ€. Gesรน, il Signore, non conosce chi ha una relazione con lui basata sullโ€™ortodossia, sugli attestati di fedeltร , ma chi questa ortodossia, questi attestati di fedeltร  li traduce in atteggiamenti pienamente umani, andando incontro ai bisogni e alle necessitร , alle sofferenze degli altri.

E poi lโ€™invito finale โ€œVegliate dunqueโ€, qui vegliare non significa restare svegli la notte perchรฉ di fatto tutti quanti dormono, ma significa essere pienamente consapevoli e attenti di quello che accade, vivere con pienezza qualunque istante della propria vita per essere capaci di collaborare allโ€™azione creatrice del Signore.


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