XIX Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
Si dice che i Giudei mormoravano (Gv 6,41), ma suona strano perchรฉ siamo a Cafarnao e lรฌ ci sono i Galilei: Giovanni vuole immediatamente precisare che si riferisce a quelli che in qualche modo appartengono allo zoccolo duro della tradizione e del regime religioso, che รจ infatti quello che resiste a Cristo.
Il termine mormorare รจ lo stesso che nella LXX viene usato per esprimere la rivolta del popolo a Mosรจ (Es 16,2) e che dunque piรน che con brontolare รจ meglio tradotto con criticare che registra la rabbia e lโopposizione di quelli che lo ascoltano mentre dice che Lui รจ il pane disceso dal cielo. Nella tradizione ebraica, nella scuola degli scribi, il pane disceso dal cielo รจ la Torah e ora Lui viene a dire che questo pane รจ Lui. La Torah รจ per la vita degli uomini, perciรฒ molte volte si legge ho mangiato il libro, ho divorato il libro, mangiato la parola, come ad esempio: โQuando la tua parola mi venne incontro la divorai con aviditร …โ (Ger 15,16). Ora Cristo identifica sรฉ stesso con questo pane e dice che discende. Ed รจ chiaro che sorga lโobiezione del versetto 42: โMa costui non รจ Gesรน, il figlio di Giuseppe, di cui conosciamo il padre e la madre?โ Qui appare palese la difficoltร di una mentalitร di ordine della natura, che non riesce a cogliere lโordine dello Spirito, che รจ la comunione, che รจ la Figliolanza con il Padre, cioรจ del suo Io che esprime la Persona divina, esprime la relazione del Padre e non la semplice ed isolata natura umana.
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Il problema รจ la divina umanitร di Cristo, la figliolanza. La legge รจ un dominio perchรฉ รจ intoccabile, รจ di Dio, quindi qualcosa di sacro identificato con lโautoritร . Cristo parte da una relazione come lโunico โluogoโ in cui si conosce Lui. E lo si conosce perchรฉ si รจ โattirati dal Padreโ (Gv 6,44). Il termine attirare appartiene al mondo dellโamore, del linguaggio amoroso e Giovanni lo usa solo unโaltra volta quando dice: โQuando sarรฒ innalzato da terra, attirerรฒ tutti a meโ (Gv 12,32). ร questo amore che attirerร questo dono (cf Ger 31,3; Os 2,16). Il Padre che attira viene proprio contrapposto allโautoritร della legge. Cristo fa emergere un Dio che รจ Padre, che dona e che si dona. Lui รจ questo dono che รจ disceso dal cielo perchรฉ il Padre lo ha mandato. Perciรฒ non si conosce Cristo senza il Padre e non si conosce il Padre senza il Figlio. โNon conoscete nรฉ me nรฉ il Padre mio; se mi conosceste conoscereste anche il Padre mioโ (Gv 8,19). La conoscenza รจ la relazione dโamore. Fuori da questa relazione tutto diventa problematico, perciรฒ brontolano, criticano e non accettano. Non si colma lโabisso compiendo la legge. ร il Padre che colma la distanza donando suo Figlio che nellโincarnazione ha assunto tutta lโumanitร e ha superato lโabisso aprendo allโuomo la partecipazione alla vita divina. ร la persona di Cristo che fa con noi ciรฒ che il Padre fa con Lui (cf Gv 6, 39-40.44). Non si tratta di fare qualcosa per tornare a Dio ma di accogliere Colui che il Padre ha mandato a noi ed aderire a Lui che รจ il pane della vita (cf Gv 6,48). Non pane per la vita, ma pane della vita e quando lo ripete (cf Gv 6,51), in greco cambia il termine cosรฌ che รจ da tradurre pane vivente, il pane che vivifica, pane che รจ vivo, รจ vita. Si mangia allora il pane vivificante, il pane che รจ la vita e colui che lo mangia assimila la vita del Vivente, la vita come Amore e vive da questa vita. Non รจ qui usato il termine soma, corpo, come nellโultima cena, ma si dice chi mangia la mia carne, a dire la situazione sua umana. Tutta la situazione sua umana che hanno davanti ai loro occhi รจ questo cibo, รจ questa vita, quella zoรจ che รจ la vita filiale, la vita di Dio.
Perciรฒ รจ chiaro che se intendiamo lโEucaristia solo una โcosaโ sacra, una presenza di Dio localizzata davanti alla quale ci troviamo e ci mettiamo in un atteggiamento religioso, รจ un riduzionismo che impoverisce terribilmente il Sacramento e tutta la nostra vita spirituale ed ecclesiale che crescono e si realizzano proprio nellโEucaristia.
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Cabasilas รจ insuperabile dicendo che โcarne della carne diventiamo, sangue del suo sangue diventiamoโ. Cioรจ la sua vera vita. Ma questo suppone una visione trinitaria dove la vita di Dio non รจ una energia ma รจ la comunione del Figlio e del Padre nello Spirito Santo. Noi siamo abituati che il cibo nutre il corpo, ma la vita divina che รจ lโamore, si nutre con lโamore. Cristo nutre, diventa questo pane e questo pane รจ dono, โquando sarรฒ innalzatoโ, quando รจ il sacrificio suo. Il corpo assume, la vita divina si dona. Il corpo per vivere deve assumere, ma la vita divina si nutre donandosi, diventando dono. ร un passaggio notevole e questa รจ lโEucarestia. Perciรฒ lโunitร delle due mense: dellโEucarestia e della caritร . Perchรฉ non si puรฒ mangiare lโEucarestia se non diventando ciรฒ che si mangia. Si diventa parte della sua umanitร riconciliata nel Figlio con il Padre, si entra nella comunione del suo corpo. Si conosce il Padre da figli tessuti nel Corpo del Figlio insieme a fratelli e sorelle. Si conosce il Padre come Chiesa, comunione di persone.
P. Marko Ivan Rupnik – Fonte
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XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 12 Agosto 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- 1 Re 19, 4-8; Sal. 33; Ef 4, 30 – 5, 2; Gv 6, 41-51
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 41-51
ย
In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesรน perchรฉ aveva detto: ยซIo sono il pane disceso dal cieloยป. E dicevano: ยซCostui non รจ forse Gesรน, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque puรฒ dire: โSono disceso dal cieloโ?ยป.
ย
Gesรน rispose loro: ยซNon mormorate tra voi. Nessuno puรฒ venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterรฒ nellโultimo giorno. Sta scritto nei profeti: โE tutti saranno istruiti da Dioโ. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perchรฉ qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In veritร , in veritร io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
ย
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo รจ il pane che discende dal cielo, perchรฉ chi ne mangia non muoia.
ย
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 12 – 18 Agosto 2018
- Tempo Ordinario XIX
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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