IL PANE PER VIVERE
Un pomeriggio, col vescovo di Balsas, nel Brasile, si faceva un giro negli immediati dintorni della cittadina. Incontrammo un ragazzo che andava in giro con una cesta di pani per venderli nelle case. Il vescovo comprรฒ tutta la cesta e cominciรฒ a distribuire a quelli che incontravamo. Mi colpรฌ lโespressione del viso di quelli, in genere ragazzi o bambini, che ricevevano una pagnottella. Qualcuno lโaddentava avidamente, i piรน correvano a portarla alla mamma; in tutti, una gioia, come se avessero ricevuto un tesoro. E pensavo a quello che รจ il pane, nei nostri paesi, per tanti che ne fanno spreco…
Era prezioso il pane, quella โfocaccia cotta su pietre roventiโ, che un angelo fece trovare, con โun orcio dโacquaโ, ad Elia, il profeta stanco e sfiduciato, che fuggiva per sottrarsi alla persecuzione della regina Gezabele. Ci voleva quel cibo per dargli forza a proseguire il lungo cammino, โfino al monte di Dioโ. Era prezioso il pane che, il giorno precedente il discorso della sinagoga di Cafarnao, di cui il Vangelo dโoggi riferisce un brano, Gesรน aveva fatto distribuire, miracolosamente moltiplicato, ai cinquemila uomini adagiati sullโerba (cf Gv 6,1-15). Perchรฉ รจ il pane che sostiene il vigore dellโuomo (cf Sal 103,15). Il pane รจ โfrutto della terra e del lavoro dellโuomoโ: dono di Dio, che โsomministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimentoโ (2 Cor 9,10), che il terzo giorno della creazione disse: โLa terra produca germogli, erbe che producono semi…โ (Gn 1,11).
Ne ringraziamo il Signore, per esempio, con la tradizionale preghiera della mensa, che รจ espressione di fede e di doverosa gratitudine al Datore di ogni bene? Gesรน ci ha insegnato a pregare: โDacci oggi il nostro pane quotidianoโ: a chiedere al Padre il pane per noi e per tutti i fratelli. Ma basterร chiederlo? ร nostro dovere adoperarci perchรฉ il pane arrivi su tutte le mense, perchรฉ non ci siano piรน dei privilegiati che banchettano ogni giorno lautamente e dei miserabili che si vedono negare anche le briciole della loro tavola (cf Lc 16,19ss). A questo cโimpegna s. Paolo. Non solo dobbiamo star lontani da quanto offende la caritร fraterna: โOgni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignitร โ, ma dobbiamo essere โbenevoli gli uni verso gli altri, misericordiosiโ. Dobbiamo essere โimitatori di Dioโ, che โfa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiustiโ (Mt 5,45), โquali figli carissimi e camminare nella caritร โ. Dobbiamo imitare Cristo โche ci ha amato e ha dato se stesso per noiโ. Adempiremo questo dovere venendo incontro, con amore premuroso e generoso, allโindigente che incontriamo sul nostro cammino. Ma non basta. Dobbiamo adoperarci, ciascuno secondo la propria vocazione e le proprie possibilitร , per eliminare le cause della fame, della miseria, cambiando la mentalitร egoistica ed edonistica, trasformando le strutture ingiuste ed oppressive.
Ritornano in questo tratto di Vangelo temi giร sottolineati nelle due domeniche precedenti. Qui richiamiamo ancora una volta lโattenzione sulla โvitaโ a cui Gesรน si riferisce insistentemente, vita che trascende quella che il pane di tutti i giorni รจ destinato a sostentare. ร la โvita eternaโ, che non si alimenta col pane comune e nemmeno con la manna piovuta miracolosamente dal cielo nel deserto, poichรฉ quelli che lโhanno mangiata sono morti. Il pane che nutre questa vita รจ Gesรน stesso: โIo sono il pane disceso dal cielo… io sono il pane della vita… questo รจ il pane disceso dal cielo, perchรฉ chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia questo pane vivrร in eternoโ.
E infine, con un realismo che in seguito prenderร accenti ancora piรน forti: โE il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoโ. Potevamo attenderci un linguaggio piรน chiaro e incisivo per liberarci da quellโatmosfera di materialismo teorico e pratico che ci avvolge, che pesa sullโumanitร come una cappa di piombo, riducendo tutto a questa vita che passa, alle sue esigenze e ai suoi piaceri, ai suoi pesi e alle sue miserie, e questo anche per opera di cristiani, mossi magari dalla lodevolissima intenzione di lottare per la liberazione e la giustizia? Ma se allโuomo togliete Dio, se lo private della โvita eternaโ che nellโesistenza terrena lo innalza a Dio per renderlo poi felice in lui per sempre, che ne resta dellโuomo? Ebbene, questa รจ la vita che Gesรน รจ venuto a portare agli uomini: โIo sono venuto perchรฉ abbiano la vita e lโabbiano in abbondanzaโ (Gv 10,10). La vita che รจ Gesรน stesso: โIo sono la via, la veritร e la vitaโ (Gv 14,6) si alimenta con la sua parola.
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Tocca a noi dire di sรฌ al suo invito: โPrendete e mangiate: questo รจ il mio corpoโ (Mt 26,26). Dire di sรฌ non significa soltanto โassistereโ alla Messa festiva per โadempiere il precettoโ (e quanti trascurano anche questo minimo!). Sarร bene richiamare spesso che il Concilio โraccomanda molto quella partecipazione piรน perfetta alla Messa, nella quale i fedeli, dopo la comunione del sacerdote, ricevono il Corpo del Signore dal medesimo sacrificioโ (Sacrosanctum Concilium, 55).
Tutto questo, nella fede: โChi crede ha la vita eternaโ. Fede che impegnerร a una partecipazione consapevole allโEucaristia nel ricordo vivo della passione, morte e risurrezione di Cristo.
Tratto da โOmelie per un anno 1 e 2 โ Anno Aโ โ a cura di M. Gobbin – LDC
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XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- 1 Re 19, 4-8; Sal. 33; Ef 4, 30 – 5, 2; Gv 6, 41-51
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 41-51
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In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesรน perchรฉ aveva detto: ยซIo sono il pane disceso dal cieloยป. E dicevano: ยซCostui non รจ forse Gesรน, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque puรฒ dire: โSono disceso dal cieloโ?ยป.
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Gesรน rispose loro: ยซNon mormorate tra voi. Nessuno puรฒ venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterรฒ nellโultimo giorno. Sta scritto nei profeti: โE tutti saranno istruiti da Dioโ. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perchรฉ qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In veritร , in veritร io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
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Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo รจ il pane che discende dal cielo, perchรฉ chi ne mangia non muoia.
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Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 12 – 18 Agosto 2018
- Tempo Ordinario XIX
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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