Riuscire a suscitare la reazione ammirata di Gesรน a motivo della qualitร della propria rispostaโฆ Ci puรฒ essere situazione piรน gratificante e coinvolgente per un discepolo? Probabilmente no! Ma quello che piรน colpisce รจ il fatto che il protagonista di una simile esperienza non รจ uno tra i suoi, bensรฌ uno straniero, un pagano, uno tra coloro che in prima battuta sembrano meno attrezzati a emergere come โmodello di fedeโ!
E che proprio il centurione di Cafarnao venga riconosciuto come uno dei nostri piรน grandi โpadri nella fedeโ non cโรจ dubbio.
Infatti, come rivela in modo inequivocabile la nostra liturgia, possiamo notare come poco prima di accostarci alla comunione โ lโatto del prendere e mangiare per poter gustare quanto รจ buono il Signore che per amore si consegna nelle nostre mani โ veniamo costantemente invitati a fare nostre e ripetere le stesse parole che furono pronunciate dal centurione e rimangono impresse nel Vangelo. Anche noi come lui siamo chiamati far breccia nel cuore di Gesรน suscitando la sua ammirazioneโฆ Come avviene questo?
Riconoscendo che a prescindere da ogni nostra buona o meno buona prestazione personale, lโunica parola di veritร che possiamo pronunciare: โSignore io non sono degnoโฆ Ma tu diโ soltanto una parolaโฆโ? Sono quel โtuโ e quella โsola parolaโ โ e chissร quale sarร mai questa parola che ciascuno di noi vorrebbe sentirsi dire?! โ che possono fare la differenza nella nostra vita.
Iuri Sandrin SJ
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Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
- Di cosa non mi sento degno, per cosa ho bisogno di una parola del Signore?
- Quando mi sono sentito davvero coinvolto nella relazione col Signore?
- In che luogo basterebbe una parola per fare del bene?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciรฒ che sto ricevendo da lui oggi…
Recito un “Padre nostro” per congedarmi e uscire dalla preghiera.
Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato secondo il metodo della spiritualitร ignaziana, disponibile anche tramite la loro newsletter quotidiana.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 8, 5-17
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, entrato Gesรน in Cafร rnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: ยซSignore, il mio servo รจ in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmenteยป. Gli disse: ยซVerrรฒ e lo guarirรฒยป. Ma il centurione rispose: ยซSignore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarร guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo faยป.
Ascoltandolo, Gesรน si meravigliรฒ e disse a quelli che lo seguivano: ยซIn veritร io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede cosรฌ grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarร pianto e stridore di dentiยป. E Gesรน disse al centurione: ยซVa’, avvenga per te come hai credutoยป. In quell’istante il suo servo fu guarito.
Entrato nella casa di Pietro, Gesรน vide la suocera di lui che era a letto con la febbre. Le toccรฒ la mano e la febbre la lasciรฒ; poi ella si alzรฒ e lo serviva.
Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciรฒ gli spiriti con la parola e guarรฌ tutti i malati, perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto per mezzo del profeta Isaรฌa:
“Egli ha preso le nostre infermitร
e si รจ caricato delle malattie”.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
