Il Vangelo del giorno, 5 Giugno 2018 – Mc 12, 13-17

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Il commento al Vengelo del
5 Giugno 2018 su Mc 12, 13-17

Nona settimana del Tempo Ordinario – Anno II/B

  • Colore liturgico: Verde
  • Periodo: Martedรฌ
  • Il Santo di oggi: S. Bonifacio โ€“ memoria facoltativa
  • Ritornello al Salmo Responsoriale: Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione
  • Letture del giorno: 2 Pt 3, 12-15. 17-18; Sal 89; Mc 12, 13-17
  • Calendario Liturgico di Giugno
Le letture del giorno (prima e Vangelo) e le parole di Papa Francesco da VaticanNews:

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 12, 13-17
Dal Vangelo secondoย Marco

In quel tempo, mandarono da Gesรน alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: ยซMaestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perchรฉ non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo veritร . รˆ lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?ยป.
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: ยซPerchรฉ volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederloยป. Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: ยซQuesta immagine e l’iscrizione, di chi sono?ยป. Gli risposero: ยซDi Cesareยป. Gesรน disse loro: ยซQuello che รจ di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che รจ di Dio, a Dioยป.
E rimasero ammirati di lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini

A Cesare ciรฒ che รจ di Cesare, e a Dio ciรฒ che รจ di Dio.

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Troviamo in questo passo del Vangelo una delle frasi piรน celebri di Gesรน: “Rendete a Cesare ciรฒ che รจ di Cesare e a Dio ciรฒ che รจ di Dio”.

Sappiamo quale fu l’occasione di questa frase: volevano solo farlo parlare per metterlo alla prova. Meschinitร  umana! La risposta di Gesรน, vero maestro, amante dell’uomo, offre una soluzione cosรฌ sapiente e cosรฌ pratica per la vita, al di fuori di ogni polemica, tanto che gli oppositori “Rimasero ammirati di lui”.

La proprietร  di Dio รจ la persona umana, che porta l’immagine divina per l’opera della creazione. Ecco a chi apparteniamo, a chi rendere culto. Da questa veritร  fondamentale si dipanano tutti gli altri rapporti nella societร , pur diversi, ma non in contrapposizione.

Gesรน dirร  a Pilato, che gli minacciava la sua determinante autoritร , “Non avresti autoritร  su di me, se non ti fosse concessa dall’alto”. Tutta la vita di Gesรน รจ stata un ossequio al Padre e nelle cose umane non ha avuto nessun percorso preferenziale, anzi… In questa circostanza a Gesรน fanno una domanda politica. Egli da una risposta religiosa. Cercano di invischiarlo in una questione nazionale, ma egli si richiama al regno di Dio.

La dominazione straniera anche per lui รจ un’ingiustizia, perchรฉ ama la sua patria e lo dimostra col pianto che fa sulla vicina distruzione di Gerusalemme. Solo in questo momento gli preme distinguere e valutare, sotto la pressione dell’ambigua richiesta, la sovranitร  dei due ruoli, civile e religioso. Lasciamo che lo Spirito ci illumini secondo la nostra situazione concreta.

Troveremo tutti come dare di piรน a Dio, ciรฒ che รจ di Dio, come dare meglio a Cesare ciรฒ che รจ di Cesare.

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