La scena descritta dal Vangelo di oggi รจ una scena interessante per tutto quel carico di umanitร che si porta appresso. Pietro, dopo aver pareggiato i conti con la misericordia di Dio (sempre se si puรฒ parlare di pareggiare i conti con chi ti perdona gratuitamente), si gira e vede il piรน piccolo dei discepoli, Giovanni, il discepolo amato, seguire lui e Gesรน.
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ย Pietro ha una reazione di gelosia tipicamente umana, tipicamente di chi vuole tenersi per sรฉ le cose belle. Non sa perรฒ che ognuno di noi รจ unico e irripetibile e che non ci รจ concesso mettere il naso nellโunicitร della vita degli altri: โPietro dunque, come lo vide, disse a Gesรน: “Signore, che cosa sarร di lui?”.
Gesรน gli rispose: “Se voglio che egli rimanga finchรฉ io venga, a te che importa? Tu seguimi”โ. Se essere Chiesa significa fare unโesperienza di compagnia e di comunione, non dobbiamo perรฒ dimenticare che la comunione non annulla la nostra unicitร e la nostra individualitร . Essere Chiesa non significa smettere di essere se stessi, ma imparare ad essere se stessi insieme con gli altri. Tutto ciรฒ che ci vuole uniformare non รจ cristiano. Cristo non ha uniformato gli apostoli, anzi li ha resi tutti diversi, ma a chiesto loro di amarsi gli uni gli altri.
Ciรฒ che ci tiene insieme nella Chiesa non รจ il fatto che pensiamo tutti allo stesso modo ma il fatto che ci amiamo di vero cuore. Lโamore vale piรน delle idee diverse. Ecco perchรฉ nella Chiesa cโรจ spazio per Pietro e spazio per Giovanni, e che tutte le volte che a Pietro, o a chi per lui, viene in mente di guardare indebitamente nei percorsi degli altri, dobbiamo ricordarci che lโosservazione dellโerba del vicino solitamente non crea comunione ma gastriti. La nostra deve essere la Chiesa in cui cโรจ spazio per Marta e per Maria, per Pietro e Giovanni, per Filippo e Giacomo. Che tradotto significa che la nostra deve essere la Chiesa missionaria e contemplativa, istituzionale e profetica.
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La nostra deve essere la Chiesa in cui cโรจ spazio per tutti, perchรฉ la Chiesa o รจ lo spazio dello Spirito, o non รจ.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 21, 20-25
Dal Vangelo secondoย Giovanni
In quel tempo, Pietro si voltรฒ e vide che li seguiva quel discepolo che Gesรน amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: ยซSignore, chi รจ che ti tradisce?ยป. Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesรน: ยซSignore, che cosa sarร di lui?ยป. Gesรน gli rispose: ยซSe voglio che egli rimanga finchรฉ io venga, a te che importa? Tu seguimiยป. Si diffuse perciรฒ tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesรน perรฒ non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: ยซSe voglio che egli rimanga finchรฉ io venga, a te che importa?ยป.
Questi รจ il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza รจ vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesรน che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
