Commento al Vangelo del 20 Maggio 2018 – Don Francesco Cristofaro

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Domenica di Pentecoste: Vi guiderร  a tutta la veritร 

Prima Letturaย  At 2, 1-11
Dagli atti degli apostoli

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne allโ€™improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempรฌ tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.

Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che รจ sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunรฒ e rimase turbata, perchรฉ ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sรฉ per la meraviglia, dicevano: ยซTutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamรฌti; abitanti della Mesopotร mia, della Giudea e della Cappadรฒcia, del Ponto e dellโ€™Asia, della Frรฌgia e della Panfรฌlia, dellโ€™Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirรจne, Romani qui residenti, Giudei e prosรจliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dioยป.

Pensiero.

Con la Pentecoste avviene la nuova creazione, dal di dentro, dal cuore dellโ€™uomo. Lo Spirito Santo scende e brucia tutto ciรฒ che di vecchio trova. Gesรน manda il suo Spirito per creare nuovi gli Apostoli. Gli Apostoli dโ€™ora in poi dovranno andare in tutto il mondo a creare nuovi gli uomini donando loro lo Spirito Santo. รˆ questa la loro missione e mai potrร  appartenere a nessun altro uomo sulla terra. Non vivendo questa missione, potranno anche costruire castelli per ogni uomo, fare cose meravigliose, sublimi, ma lโ€™uomo rimarrร  per sempre lโ€™uomo consumato dalla concupiscenza, dalla stoltezza, dal peccato. Sarร  sempre un uomo avvolto nella morte, incapace di trasformarsi da solo in creatura nuova, perchรฉ la missione della nuova creazione รจ solo degli Apostoli di Gesรน. Grande รจ la responsabilitร  dei ministri della Chiesa.

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Seconda Letturaย  Gal 5, 16-25
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gร lati

Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicchรฉ voi non fate quello che vorreste.
Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impuritร , dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come giร  ho detto: chi le compie non erediterร  il regno di Dio.
Il frutto dello Spirito invece รจ amore, gioia, pace, magnanimitร , benevolenza, bontร , fedeltร , mitezza, dominio di sรฉ; contro queste cose non c’รจ Legge. Quelli che sono di Cristo Gesรน hanno crocifisso la carยญne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciรฒ se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

Pensiero.

Il cristiano non puรฒ camminare secondo i desideri della terra. I desideri della carne si oppongono ai desideri del cielo. Basta essere cristiani per camminare secondo lo Spirito? Una buona percentuale di persone si definisce credente in Cristo ma se analizziamo il modo di vivere la fede questa rispecchia davvero un cammino secondo il Vangelo? San Paolo ci avvisa riguardo alle opere della carne: chi le compie non erediterร  il regno di Dio. รˆ facile ritornare nella carne. Sempre รจ possibile abbandonare lo Spirito per consegnarsi al mondo. Come questo puรฒ accadere? Avviene quando usciamo dal Vangelo, dalla Parola, dallโ€™obbedienza a Cristo Signore. Obbligo perenne del cristiano rimane uno solo: impegnarsi con tutte le forze e con lโ€™aiuto della grazia a restare nella Parola di Dio sempre.

Vangeloย  Gv 15, 26-27; 16, 12-15

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซQuando verrร  il Parร clito, che io vi manderรฒ dal Padre, lo Spirito della veritร  che procede dal Padre, egli darร  testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perchรฉ siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrร  lui, lo Spirito della veritร , vi guiderร  a tutta la veritร , perchรฉ non parlerร  da se stesso, ma dirร  tutto ciรฒ che avrร  udito e vi annuncerร  le cose future. Egli mi glorificherร , perchรฉ prenderร  da quel che รจ mio e ve lo annuncerร . Tutto quello che il Padre possiede รจ mio; per questo ho detto che prenderร  da quel che รจ mio e ve lo annuncerร ยป.

Pensiero.

Gli Apostoli dovranno crescere ogni giorno nella conoscenza e nella grazia del Signore. Lo stesso vale oggi per noi. Siamo uomini impastati di carne e fragilitร . Non basta per loro ricevere lo Spirito ed essere sempre e comunque testimoni della veritร  del Maestro. Come Gesรน ogni giorno vinceva la tentazione, anche noi le dobbiamo vincere. Come Cristo era tentato, anche noi saremo tentati. Potremo essere veri testimoni di Gesรน? Certo ma bisogna ricordarsi che il mondo sempre vorrร  essere servito da mondo, per rimanere mondo. La prima missione degli Apostoli non รจ verso il mondo, ma verso se stessi. รˆ una missione che li impegnerร  per tutta la vita. Essi dovranno rimanere Cristo, crescere in Cristo, manifestare visibilmente Cristo. Compiendo questa missione, potranno compiere lโ€™altra, quella cioรจ di servire il mondo servendo ad esso Cristo nella sua veritร  e grazia.

SEQUENZA ALLO SANTO SPIRITO.

Vieni, Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto; ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto.
0 luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza nulla รจ nell’uomo, nulla senza colpa.
Lava ciรฒ che รจ sordido, bagna ciรฒ che รจ arido, sana ciรฒ che sanguina.
Piega ciรฒ che รจ rigido, scalda ciรฒ che รจ gelido, drizza ciรฒ che รจ sviato.
Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.
Dona virtรน e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.

don Francesco Cristofaro

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