Il commento al Vengelo del
10 Maggio 2018 su Gv 16, 16-20
Sesta settimana del Tempo di Pasqua – Anno II/B
- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Giovedรฌ
- Il Santo di oggi:
- Ritornello al Salmo Responsoriale: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia
- Letture del giorno: At 18, 1-8; Sal.97; Gv 16, 16-20
- Calendario Liturgico di Maggio
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 16, 16-20
Dal Vangelo secondoย Giovanni
In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli: ยซUn poco e non mi vedrete piรน; un poco ancora e mi vedreteยป.
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: ยซChe cos’รจ questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?ยป. Dicevano perciรฒ: ยซChe cos’รจ questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol direยป.
Gesรน capรฌ che volevano interrogarlo e disse loro: ยซState indagando tra voi perchรฉ ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In veritร , in veritร io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerร . Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierร in gioiaยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Commento al Vangelo a cura dei Monaci Benedettini
Sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierร in gioia.
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Cerchiamo di interpretare pressappoco questo misterioso andare e venire di Gesรน, ossia dopo un breve spazio di tempo, i giorni della sua passione, “ancora un poco”, e quindi la sua morte, che lo toglierร agli occhi dei suoi discepoli per “un altro poco”, in seguito, i tre giorni fino alla risurrezione, la quale lo restituirร alla presenza dei suoi, mediante le apparizioni “per un altro poco”. C’รจ di piรน.
Qui avviene un altro importante passaggio relazionale da tener presente. La risurrezione, e piรน ancora l’ascensione lo restituirร ad un tipo nuovo di visione e di esperienza: la visione della fede, la quale non consiste in un puro sguardo interiore, ma in un cogliere la realtร soprannaturale del Verbo da divenire contemplazione. Come si espresse il diacono Stefano davanti al sinedrio: “Contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio”.
Nel brano odierno si dice: “Gesรน conobbe che volevano interrogarlo e disse loro: in veritร vi dico: voi piangerete e il mondo si rallegrerร . Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierร in gioia”. A questa lugubre allegria mondana, faranno riscontro il pianto e la tristezza dei discepoli. Ma le cose non finiranno qui, perchรฉ Dio sta preparando un evento imprevedibile, che al suo manifestarsi trasformerร in gioia l’afflizione dei discepoli. Viene qui enunciato l’evento della risurrezione che costituisce la vera e sconvolgente novitร del cristiano, che tuttavia si deve riportare continuamente la fede della Chiesa. Nel “mistero pasquale del Signore” non ci sono due momenti successivi: prima la morte inflitta con violenza, seguita poi dalla risurrezione.
Gesรน รจ glorificato e proclamato Signore e Messia proprio perchรฉ ha accettato di passare attraverso la croce dolorosa, mostrando fedeltร al Padre e solidarietร con i fratelli. Anche in noi, se saremo suoi discepoli, i due elementi si completeranno: la prova e la gioia dell’essere con Cristo.
L’evangelista Giovanni afferma: “Siamo passati dalla morte alla vita, perchรฉ amiamo i fratelli”.
