La resurrezione di Cristo o รจ un fatto o non serve a nulla. Finchรฉ continueremo a pensare che la resurrezione รจ una questione simbolica, allegorica, allora faremo il gioco di tutti quelli che del cristianesimo si prendono la panna e buttano la torta.
La nostra fede รจ basata su un fatto, non su una filosofia. E i fatti delle volte sono piรน grandi dei nostri ragionamenti. Davanti ai fatti ci si inginocchia e si adora un po’ come le donne del vangelo di oggi: “Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono”.
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ร solo a partire da questo fatto che poi tutto vale la pena. Si diventa cristiani non innanzitutto per ragionamento ma per evidenza di fatti. Ma si sa che per noi รจ piรน facile negare la realtร pur di non farci mettere in discussione da ciรฒ che accade davanti ai nostri occhi. Ecco perchรฉ fin dall’inizio c’รจ sempre stata la tentazione di imbrogliare, poichรฉ ammettere qualcosa ci rende anche infinitamente responsabili.
Gli anziani del vangelo di oggi, davanti a ciรฒ che le guardie hanno visto preferiscono la via dell’inciucio alla via dell’ammissione dell’errore: “Dite cosรฌ: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione”. Ma il problema non รจ imbrogliare gli altri, il vero problema รจ avere il coraggio di fare i conti con sรฉ stessi. Infatti ciรฒ che rimane del tentativo di insabbiare il fatto della resurrezione di Cristo non รจ il dubbio, ma una immensa processione di persone che con quel fatto si sono dovuti confrontare, lottare.
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Infatti il cristianesimo si regge o cade davanti a questo fatto. Non si รจ cristiani semplicemente perchรฉ si condividono le idee di Gesรน, ma perchรฉ si crede che Egli รจ veramente risorto. Ma poter affermare questo รจ un dono, piรน ancora che una convinzione. ร il dono di riconoscere in un fatto l’opera straordinaria di Dio che ha liberato il Figlio dalla morte.
ร il dono di poter dire “Gesรน รจ il Signore”.
don Luigi Epicoco su Facebook
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 28, 8-15
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesรน venne loro incontro e disse: ยซSalute a voi!ยป. Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesรน disse loro: ยซNon temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: lร mi vedrannoยป.
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in cittร e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: ยซDite cosรฌ: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazioneยป. Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Cosรฌ questo racconto si รจ divulgato fra i Giudei fino a oggi.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
