Commento al Vangelo del 25 marzo 2018 – Ileana Mortari (Teologa)

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Davvero questโ€™uomo era Figlio di Dio!

La liturgia romana della Domenica delle Palme ha come vangelo la lettura dellโ€™intera Passione di Cristo (dallโ€™istituzione dellโ€™Eucarestia alla sepoltura del corpo di Gesรน) in uno dei tre sinottici, questโ€™anno Marco. Si tratta del testo evangelico piรน lungo dellโ€™anno liturgico, un testo particolare, come lo รจ la settimana introdotta dalle Palme: la Settimana Santa o la โ€œGrande settimanaโ€. Cโ€™รจ il rischio di lasciar fluire le parole del lettore, quasi senza farvi attenzione (tanto le sappiamo quasi a memoria!); e invece la Chiesa ci chiede di ascoltare e meditare tutta insieme questa vicenda tragica, che non a caso inizia con lโ€™istituzione dellโ€™Eucarestia, nel corso della quale Gesรน spiega il senso della sua morte: corpo dato e sangue sparso โ€œper il perdono dei peccatiโ€ (specifica Matteo). Questo per evitare che si vedesse la fine di Cristo come semplicemente dovuta a un tragico destino subito ineluttabilmente.

No. Fin dagli inizi il Nazareno sapeva bene che, parlando e agendo in un certo modo (secondo la Veritร ), sarebbe andato incontro a ostilitร  e persecuzioni e il culmine era proprio la condanna a morte piรน infamante che allora esistesse: la morte di croce, quella del โ€œmaledetto da Dioโ€, la pena comminata a chi era considerato gravemente pericoloso per la societร , il genere di morte piรน doloroso in assoluto.

Ora, quello che sconcerta รจ proprio questo: comโ€™รจ possibile che il Figlio di Dio, da Lui assistito nei tre anni di missione terrena (negli straordinari discorsi e negli stupefacenti miracoli), ora muoia come โ€œmaledetto da Dioโ€? e da Lui abbandonato? (cfr. Mc.15,34)

O almeno, questo รจ quanto emerge da una lettura puramente umana del testo e svincolata da un contesto biblico indispensabile per la sua corretta comprensione. Infatti Gesรน รจ stato definito un โ€œmaledetto da Dioโ€ non certo dal Padre, ma da parte delle autoritร  religiose giudaiche del tempo, che avevano rifiutato il messaggio del Nazareno e Lo consideravano un bestemmiatore, mentre Egli aveva detto la Veritร .

Del tutto diverso รจ il piano di Dio, ben presente nelle Scritture (= il contesto di cui non si puรฒ fare a meno): la sofferenza e la morte di Gesรน erano โ€œnecessarieโ€ per la salvezza dellโ€™uomo. Lo stesso Gesรน risorto lo spiega chiaramente ai due discepoli di Emmaus: <โ€œ26Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?”. 27E, cominciando da Mosรจ e da tutti i profeti, spiegรฒ loro in tutte le Scritture ciรฒ che si riferiva a lui.> (Luca,24,26-7).

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โ€œBisognavaโ€ฆ..โ€; fa problema questa โ€œnecessitร  divinaโ€ della morte del Figlio, che sembra contraddire lโ€™onnipotenza di Dio stesso: non poteva Dio, con tutte le sue infinite capacitร  e possibilitร , evitarla?

Per questo nei secoli passati (fino al 1970 circa) si spiegava tale โ€œnecessitร โ€ con la cosiddetta โ€œteologia della soddisfazioneโ€: Gesรน, con la sua morte in croce, avrebbe offerto a Dio, lโ€™Infinito, e infinitamente offeso dal peccato dellโ€™uomo, lโ€™unica โ€œriparazioneโ€ adeguata, in quanto realizzata dallโ€™uomo-Dio, che in quanto tale, partecipa dellโ€™infinito. Ma questa teoria non ha niente di biblico; infatti รจ nata nel Medioevo, sulla scorta di categorie giuridiche del tempo.

Fortunatamente, nel 1972, Moltmann, con โ€œIl Dio crocefissoโ€, avviรฒ il superamento di tale teologia ed oggi si รจ recuperato il retroterra biblico del sacrificio di Gesรน: anzitutto non cโ€™รจ alcuna contrapposizione tra il Figlio che โ€œpagaโ€ il fio allโ€™ira del Padre e il Padre stesso che in Lui punisce lโ€™intera umanitร ! In secondo luogo cโ€™รจ piuttosto una compresenza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, mirabilmente espressa nella famosa โ€œTrinitร โ€ di Masaccio, che si trova a Firenze. Eโ€™ chiaro che, nellโ€™ambito della Trinitร , รจ solo Gesรน che subisce la passione, perchรฉ รจ la sola Persona della Trinitร  che si รจ incarnata, che รจ Dio e uomo ad un tempo; ma il Padre e lo Spirito sono accanto a Lui e soprattutto soffrono con Lui.

Ora non fa piรน scandalo parlare di โ€œsofferenza di Dioโ€; Egli non รจ mai la controparte cui chiedere โ€œPerchรฉ lโ€™hai permesso ? Perchรฉ lโ€™hai voluto? Perchรฉ non lโ€™hai evitato?โ€, dal momento che mai Dio manda la sofferenza e il male, i quali sono piuttosto connessi con la limitatezza del nostro essere creature e spessissimo sono frutto di malvagitร , peccati, scelte scellerate, o anche solo insensatezze commesse dagli uomini, di cui peraltro il Padre rispetta la libertร .

Il fatto รจ che, anche dopo migliaia di anni, non ci siamo ancora liberati dallโ€™idea del Dio onnipotente, perfetto, impassibile, proprio della cultura greca, e, nonostante il โ€œrisveglio biblicoโ€ che data ormai da un secolo anche nel mondo cattolico, stenta a farsi strada una corretta conoscenza del Dio cristiano. Sia nel 1ยฐ che nel Nuovo Testamento parecchie sono le descrizioni di un Dio che si rivela Padre misericordioso, che soffre per il peccato degli uomini, che attende con ansia il loro ritorno, che ama tanto le sue creature da non esitare ad inviare per la loro salvezza il suo stesso Figlio con tutto quello che ne รจ seguito, fino perรฒ ad un esito positivo: la vittoria sulla morte, la resurrezione, la salvezza, la vita eterna.

Non cโ€™era altro modo per salvare lโ€™umanitร  dal peccato e dalla morte? Probabilmente no, altrimenti Dio lโ€™avrebbe utilizzato; perchรฉ le cose siano andate cosรฌ lo sapremo solo quando saremo alla Sua presenza. Ma intanto cerchiamo almeno di renderci conto, di prendere coscienza, di quale immenso dono ci ha fatto il Signore: nella croce sta la nostra salvezza, sรฌ, ma nel senso che, al di lร  della sofferenza, รจ lโ€™AMORE con cui Gesรน ha vissuto la Sua passione e morte che ci ha salvati. Come รจ sempre questo amore incredibile che Lo ha spinto a condividere in tutto, eccetto il peccato, la nostra condizione umana.

Da quel momento nessun uomo รจ solo al mondo, e soprattutto chi soffre, fisicamente e moralmente, sa di avere dalla sua parte Dio stesso. Infatti, il nostro non รจ โ€œil motore immobile dellโ€™universoโ€ di Aristotele, ma un Dio vicino allโ€™uomo, addirittura vulnerabile, che non fa sfoggio della sua onnipotenza, perchรจ la sua logica non รจ di potere, ma di condivisione; non trasforma le situazioni come un mago: ci passa dentro assumendole con amore e riscattandole dal male. Pensiamo anche solo a quanto sia prezioso e vivificante il Suo illimitato perdono!

S.Efrem, un dottore della Chiesa siriaca del 4ยฐ sec. d. Cr., esprime suggestivamente questo straordinario mistero della salvezza portata da Cristo: โ€œLa morte ha ucciso Gesรน nel corpo, che egli aveva assunto. Ma con le stesse armi Egli trionfรฒ sulla morte. La divinitร  si nascose sotto lโ€™umanitร  e si avvicinรฒ alla morte, la quale uccise e a sua volta fu uccisa. La morte uccise la vita naturale, ma venne uccisa dalla vita soprannaturale. Siccome la morte non poteva inghiottire il Verbo senza il corpo, nรฉ gli inferi accoglierlo senza la carne, Egli nacque dalla Vergine, per poter scendere mediante il corpo al regno dei morti. Ma una volta giunto colร  col corpo che aveva assunto, distrusse e disperse tutte le ricchezze e tutti i tesori infernali.โ€

Ileana Mortari – Sito Web

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DOMENICA DELLE PALME โ€“ ANNO B

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Mc 14, 1 – 15, 47
Dal Vangelo secondo Marco

– Cercavano il modo di impadronirsi di lui per ucciderlo
Mancavano due giorni alla Pasqua e agli ร€zzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturare Gesรน con un inganno per farlo morire. Dicevano infatti: ยซNon durante la festa, perchรฉ non vi sia una rivolta del popoloยป.

– Ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura
Gesรน si trovava a Betร nia, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versรฒ il profumo sul suo capo. Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono: ยซPerchรฉ questo spreco di profumo? Si poteva venderlo per piรน di trecento denari e darli ai poveri!ยป. Ed erano infuriati contro di lei.
Allora Gesรน disse: ยซLasciatela stare; perchรฉ la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me. Ella ha fatto ciรฒ che era in suo potere, ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In veritร  io vi dico: dovunque sarร  proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirร  anche quello che ha fattoยป.

– Promisero a Giuda Iscariota di dargli denaro
Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recรฒ dai capi dei sacerdoti per consegnare loro Gesรน. Quelli, all’udirlo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli cercava come consegnarlo al momento opportuno.

– Dov’รจ la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?
Il primo giorno degli ร€zzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: ยซDove vuoi che andiamo a preparare, perchรฉ tu possa mangiare la Pasqua?ยป. Allora mandรฒ due dei suoi discepoli, dicendo loro: ยซAndate in cittร  e vi verrร  incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Lร  dove entrerร , dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’รจ la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerร  al piano superiore una grande sala, arredata e giร  pronta; lรฌ preparate la cena per noiยป. I discepoli andarono e, entrati in cittร , trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.

– Uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirร 
Venuta la sera, egli arrivรฒ con i Dodici. Ora, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesรน disse: ยซIn veritร  io vi dico: uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirร ยป. Cominciarono a rattristarsi e a dirgli, uno dopo l’altro: ยซSono forse io?ยป. Egli disse loro: ยซUno dei Dodici, colui che mette con me la mano nel piatto. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo, dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!ยป.

– Questo รจ il mio corpo. Questo รจ il mio sangue dell’alleanza
E, mentre mangiavano, prese il pane e recitรฒ la benedizione, lo spezzรฒ e lo diede loro, dicendo: ยซPrendete, questo รจ il mio corpoยป. Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: ยซQuesto รจ il mio sangue dell’alleanza, che รจ versato per molti. In veritร  io vi dico che non berrรฒ mai piรน del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrรฒ nuovo, nel regno di Dioยป.

– Prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Gesรน disse loro: ยซTutti rimarrete scandalizzati, perchรฉ sta scritto:
“Percuoterรฒ il pastore e le pecore saranno disperse”.
Ma, dopo che sarรฒ risorto, vi precederรฒ in Galileaยป. Pietro gli disse: ยซAnche se tutti si scandalizzeranno, io no!ยป. Gesรน gli disse: ยซIn veritร  io ti dico: proprio tu, oggi, questa notte, prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegheraiยป. Ma egli, con grande insistenza, diceva: ยซAnche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherรฒยป. Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.

– Cominciรฒ a sentire paura e angoscia
Giunsero a un podere chiamato Getsรจmani, ed egli disse ai suoi discepoli: ยซSedetevi qui, mentre io pregoยป. Prese con sรฉ Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciรฒ a sentire paura e angoscia. Disse loro: ยซLa mia anima รจ triste fino alla morte. Restate qui e vegliateยป. Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora. E diceva: ยซAbbร ! Padre! Tutto รจ possibile a te: allontana da me questo calice! Perรฒ non ciรฒ che voglio io, ma ciรฒ che vuoi tuยป. Poi venne, li trovรฒ addormentati e disse a Pietro: ยซSimone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito รจ pronto, ma la carne รจ deboleยป. Si allontanรฒ di nuovo e pregรฒ dicendo le stesse parole. Poi venne di nuovo e li trovรฒ addormentati, perchรฉ i loro occhi si erano fatti pesanti, e non sapevano che cosa rispondergli. Venne per la terza volta e disse loro: ยซDormite pure e riposatevi! Basta! รˆ venuta l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce รจ vicinoยป.

– Arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta
E subito, mentre ancora egli parlava, arrivรฒ Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Il traditore aveva dato loro un segno convenuto, dicendo: ยซQuello che bacerรฒ, รจ lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scortaยป. Appena giunto, gli si avvicinรฒ e disse: ยซRabbรฌยป e lo baciรฒ. Quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono. Uno dei presenti estrasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli staccรฒ l’orecchio. Allora Gesรน disse loro: ยซCome se fossi un brigante siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Si compiano dunque le Scritture!ยป. Allora tutti lo abbandonarono e fuggirono. Lo seguiva perรฒ un ragazzo, che aveva addosso soltanto un lenzuolo, e lo afferrarono. Ma egli, lasciato cadere il lenzuolo, fuggรฌ via nudo.

– Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?
Condussero Gesรน dal sommo sacerdote, e lร  si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del palazzo del sommo sacerdote, e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesรน per metterlo a morte, ma non la trovavano. Molti infatti testimoniavano il falso contro di lui e le loro testimonianze non erano concordi. Alcuni si alzarono a testimoniare il falso contro di lui, dicendo: ยซLo abbiamo udito mentre diceva: “Io distruggerรฒ questo tempio, fatto da mani d’uomo, e in tre giorni ne costruirรฒ un altro, non fatto da mani d’uomo”ยป. Ma nemmeno cosรฌ la loro testimonianza era concorde. Il sommo sacerdote, alzatosi in mezzo all’assemblea, interrogรฒ Gesรน dicendo: ยซNon rispondi a? Che cosa testimoniano costoro contro di te?ยป. Ma egli taceva e non rispondeva a. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogรฒ dicendogli: ยซSei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?ยป. Gesรน rispose: ยซIo lo sono!
E vedrete il Figlio dell’uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cieloยป.
Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: ยซChe bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?ยป. Tutti sentenziarono che era reo di morte. Alcuni si misero a sputargli addosso, a bendargli il volto, a percuoterlo e a dirgli: ยซFa’ il profeta!ยป. E i servi lo schiaffeggiavano.

– Non conosco quest’uomo di cui parlate
Mentre Pietro era giรน nel cortile, venne una delle giovani serve del sommo sacerdote e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo guardรฒ in faccia e gli disse: ยซAnche tu eri con il Nazareno, con Gesรนยป. Ma egli negรฒ, dicendo: ยซNon so e non capisco che cosa diciยป. Poi uscรฌ fuori verso l’ingresso e un gallo cantรฒ. E la serva, vedendolo, ricominciรฒ a dire ai presenti: ยซCostui รจ uno di loroยป. Ma egli di nuovo negava. Poco dopo i presenti dicevano di nuovo a Pietro: ยซรˆ vero, tu certo sei uno di loro; infatti sei Galileoยป. Ma egli cominciรฒ a imprecare e a giurare: ยซNon conosco questโ€™uomo di cui parlateยป. E subito, per la seconda volta, un gallo cantรฒ. E Pietro si ricordรฒ della parola che Gesรน gli aveva detto: ยซPrima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegheraiยป. E scoppiรฒ in pianto.

– Volete che io rimetta in libertร  per voi il re dei Giudei?
E subito, al mattino, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesรน, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. Pilato gli domandรฒ: ยซTu sei il re dei Giudei? ยป. Ed egli rispose: ยซTu lo diciยป. I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose. Pilato lo interrogรฒ di nuovo dicendo: ยซNon rispondi a? Vedi di quante cose ti accusano!ยป. Ma Gesรน non rispose piรน a, tanto che Pilato rimase stupito. A ogni festa, egli era solito rimettere in libertร  per loro un carcerato, a loro richiesta. Un tale, chiamato Barabba, si trovava in carcere insieme ai ribelli che nella rivolta avevano commesso un omicidio. La folla, che si era radunata, cominciรฒ a chiedere ciรฒ che egli era solito concedere. Pilato rispose loro: ยซVolete che io rimetta in libertร  per voi il re dei Giudei?ยป. Sapeva infatti che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perchรฉ, piuttosto, egli rimettesse in libertร  per loro Barabba. Pilato disse loro di nuovo: ยซChe cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?ยป. Ed essi di nuovo gridarono: ยซCrocifiggilo!ยป. Pilato diceva loro: ยซChe male ha fatto?ยป. Ma essi gridarono piรน forte: ยซCrocifiggilo!ยป. Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertร  per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesรน, lo consegnรฒ perchรฉ fosse crocifisso.

– Intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo
Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioรจ nel pretorio, e convocarono tutta la truppa. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Poi presero a salutarlo: ยซSalve, re dei Giudei!ยป. E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

– Condussero Gesรน al luogo del Gรฒlgota
Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. Condussero Gesรน al luogo del Gรฒlgota, che significa ยซLuogo del cranioยป, e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.

– Con lui crocifissero anche due ladroni
Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciรฒ che ognuno avrebbe preso. Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. La scritta con il motivo della sua condanna diceva: ยซIl re dei Giudeiยป. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno a destra e uno alla sua sinistra.

– Ha salvato altri e non puรฒ salvare se stesso!
Quelli che passavano di lร  lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: ยซEhi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!ยป. Cosรฌ anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: ยซHa salvato altri e non puรฒ salvare se stesso! Il Cristo, il re dโ€™Israele, scenda ora dalla croce, perchรฉ vediamo e crediamo!ยป. E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.

– Gesรน, dando un forte grido, spirรฒ
Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesรน gridรฒ a gran voce: ยซEloรฌ, Eloรฌ, lemร  sabactร ni?ยป, che significa: ยซDio mio, Dio mio, perchรฉ mi hai abbandonato?ยป. Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: ยซEcco, chiama Elia!ยป. Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissรฒ su una canna e gli dava da bere, dicendo: ยซAspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendereยป. Ma Gesรน, dando un forte grido, spirรฒ.

Qui ci si genuflette e si fa una breve pausa.

Il velo del tempio si squarciรฒ in due, da cima a fondo. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: ยซDavvero quest’uomo era Figlio di Dio!ยป.
Vi erano anche alcune donne, che osservavano da lontano, tra le quali Maria di Mร gdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, le quali, quando era in Galilea, lo seguivano e lo servivano, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

– Giuseppe fece rotolare una pietra allโ€™entrata del sepolcro
Venuta ormai la sera, poichรฉ era la Parasceve, cioรจ la vigilia del sabato, Giuseppe dโ€™Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anchโ€™egli il regno di Dio, con coraggio andรฒ da Pilato e chiese il corpo di Gesรน. Pilato si meravigliรฒ che fosse giร  morto e, chiamato il centurione, gli domandรฒ se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra allโ€™entrata del sepolcro. Maria di Mร gdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 25 – 31 Marzo 2018
  • Settimana Santa
  • Colore Rosso
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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