Commento al Vangelo del 18 marzo 2018 – Ileana Mortari (Teologa)

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โ€œAttirerรฒ tutti a meโ€

La pericope si colloca subito dopo lโ€™ingresso di Gesรน a Gerusalemme. Lโ€™autore ci informa che tra coloro che erano saliti alla capitale per la festa di Pasqua cโ€™erano dei Greci, i quali chiedono a Filippo di โ€œvedereโ€ Gesรน.

โ€œVedereโ€ (greco โ€œidรฉinโ€) in Giovanni ha un senso molto ricco: รจ un andare oltre le apparenze per raggiungere il mistero che esse nascondono; allora โ€œvedereโ€ significa non solo incontrare il Messia, ma soprattutto riconoscerlo nella sua vera identitร  e credere in Lui. Il loro desiderio รจ sincero, fermo e profondo: โ€œVOGLIAMO vedere Gesรนโ€. Filippo, insieme ad Andrea, riferisce la domanda al Maestro; questi non pare rispondere allโ€™interrogativo; ma, a ben vedere, Egli in realtร  risponde, anzi va al cuore della richiesta, dal momento che in poche parole rivela se stesso invitando a considerare il mistero della Croce. E lo fa ben quattro volte: con la parabola del chicco di grano (12,24), con il detto di sequela rivolto ai discepoli (12,25-26), con la descrizione del dibattito che avviene nel suo animo (12,27-28), con la solenne proclamazione conclusiva (12,32: โ€œIo, quando sarรฒ innalzato da terra, attirerรฒ tutti a meโ€). Il che significa che non cโ€™รจ altro modo per parlare di Gesรน se non la croce.

v.23 “รˆ venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificatoโ€.

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โ€œSia glorificatoโ€ รจ una forma verbale al passivo, che si ha quando si pone come soggetto dellโ€™azione la persona o la cosa che nella realtร  subisce lโ€™azione stessa (es. โ€œil pane viene mangiatoโ€); il complemento dโ€™agente รจ colui che compie lโ€™azione, pur non essendo il soggetto (โ€œil pane viene mangiato dal prigionieroโ€).

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Ora, nei vangeli troviamo circa un centinaio di volte questo procedimento: una forma verbale passiva priva del complemento dโ€™agente: โ€œchiedete, e vi sarร  datoโ€ (non si specifica da chi = complemento dโ€™agente; โ€œnon giudicate per non essere giudicatiโ€; e in questo cap.12ยฐ di Giovanni: โ€œEโ€™ venuta lโ€™ora che il Figlio dellโ€™uomo sia glorificatoโ€. In ognuna di queste espressioni il complemento dโ€™agente sottinteso, ma non nominato, รจ DIO.

Questo perchรฉ, come noto, nel mondo ebraico si evitava il piรน possibile di nominare Dio. Anzi, per osservare scrupolosamente il 2ยฐ comandamento (โ€œNon nominare il nome di Dio invanoโ€; cfr. Es.20,7 e Dt.5,11), giร  da prima dellโ€™era cristiana era proibito pronunciare il tetragramma (le 4 lettere ebraiche del nome di Jahvรจ: JHWH) e lo si sostituiva con sinonimi o perifrasi tipo โ€œi cieliโ€, โ€œla Potenzaโ€, โ€œil Nomeโ€, etc.

Nelle espressioni sopra ricordate si mette il verbo al passivo e si sottintende il complemento dโ€™agente per non nominare Dio, ma lโ€™uditore o il lettore capiscono ugualmente che si tratta di Dio; per questo รจ detto โ€œpassivo teologicoโ€ o โ€œdivinoโ€. Cosรฌ, quando Gesรน dice al paralitico: โ€œI tuoi peccati ti sono rimessiโ€ (Lc.5,20), bisogna intendere: โ€œI tuoi peccati ti sono rimessi da Dioโ€, cioรจ โ€œDio ti ha perdonato i tuoi peccati.โ€

Il v.23 vuol dunque significare che sarร  Dio a glorificare Gesรน.

v.24 : โ€œse il chicco di grano non muoreโ€ฆ.

Se nei sinottici il seme rappresenta la Parola o il Regno di Dio, in Giovanni invece il seme รจ Gesรน stesso e attraverso questa piccola parabola egli intende illustrare il significato della sua morte. Il Figlio dellโ€™uomo รจ come il chicco di frumento, va sotto terra e muore, ma proprio per questo porta frutto. Infatti, come avviene per il chicco che solo spaccandosi e morendo puรฒ liberare tutta la sua vitalitร , cosรฌ Gesรน morendo mostrerร  tutto il suo amore che dona vita.

v.24 b: โ€œil chiccoโ€ฆ..produce molto fruttoโ€

Quali frutti? La glorificazione del Figlio (v.23), il giudizio (v.31) e il raduno degli eletti (v.32). Sono tre motivi che la tradizione sinottica applica al Figlio dellโ€™uomo e al suo ritorno nella parusia: Giovanni anticipa tutto questo al momento della morte-resurrezione, che diventa cosรฌ il momento centrale di tutta la storia della salvezza.

Gesรน prega il Padre e questi gli risponde dal cielo: โ€œLโ€™ho glorificato e lo glorificherรฒ ancora!โ€ (v.28 b). Il passato si riferisce alla gloria che il Padre ha dato a Gesรน mediante i segni (1,14; 2,11, etc.) e la stessa rivelazione. La futura glorificazione รจ quella che avverrร  con la morte-resurrezione-dono dello Spirito, in cui Gesรน attirerร  tutti a sรฉ. Nella gloria terrena si riverbera giร  quella futura, e quella futura รจ un compimento della gloria giร  rivelatasi nel Logos incarnato, in quanto la sua azione salvifica diventa cosรฌ efficace e universale.

v.32: โ€œE io, quando sarรฒ innalzato da terra, attirerรฒ tutti a me.โ€ Se Gesรน viene inchiodato al patibolo dalla violenza omicida di chi si sentiva minacciato, quella sospensione alla croce diventa un vero innalzamento, cioรจ un porre ben in vista colui che invece รจ per tutti salvezza e benedizione.

Osserva Bruno Maggioni, in Era veramente un uomo, pag.153 e sgg.:

โ€œAttrarreโ€ in greco (โ€œelkoโ€) significa โ€œattrarre con forzaโ€, come una calamita, non perรฒ con una violenza che incombe dallโ€™esterno, bensรฌ con unโ€™attrazione interiore, affascinando. La croce attrae mostrandosi. E questo dice un metodo. Ciรฒ che attira in questo modo รจ solitamente la bellezza o lโ€™amore o lo splendore di una grande veritร  o una novitร  attesa e che sorprende. Il Crocefisso innalzato รจ la rivelazione delle insospettate profonditร , della bellezza e della novitร  del volto di Dio: un volto che ha i tratti del dono di sรฉ e della gratuitร  e fedeltร  dellโ€™amore. Un Dio che appare โ€œcapovoltoโ€: non lโ€™uomo muore per Dio, ma Dio per lโ€™uomo. Un capovolgimento che lascia incantati. Tanto piรน che il Cristo โ€œinnalzatoโ€ svela anche un altro capovolgimento: lโ€™amore, che tante volte pare sconfitto (come, appunto, sulla croce), รจ invece vittorioso, รจ lโ€™unica forza che neppure la morte riesce a sconfiggere…

…La forza di attrazione del Crocefisso raggiunge ogni uomo. โ€œTuttiโ€ dice immediatamente lโ€™universalitร  piรน completa, un tema al quale il vangelo di Giovanni รจ particolarmente sensibile. In Giov.11,52 si legge che Gesรน doveva โ€œmorireโ€ฆ..non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersiโ€. Nellโ€™allegoria del pastore Gesรน parla di โ€œaltre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidareโ€ (Giov.10,16). In 12, 20-22 โ€“ il nostro passo, appunto โ€“ si racconta che alcuni greci chiedono di poter vedere Gesรน. E in 19,37, a conclusione del racconto della crocefissione, Giovanni cita una profezia di Zaccaria: โ€œGuarderanno a colui che hanno trafittoโ€ (Zac.12,10). Tutti questi passi legano lโ€™universalitร  al Crocefisso. Eโ€™ il Cristo in croce che attrae e la sua attrazione non ha confini.

Forza che attrae, il Crocefisso innalzato รจ anche il punto dellโ€™incontro: โ€œAttirerรฒ tutti verso di meโ€. La croce รจ il punto dove gli uomini dispersi e lontani โ€“ dispersi fra loro perchรฉ lontani da Dio โ€“ si incontrano. Leggendo i vangeli si ha lโ€™impressione che la croce disperde (anche i discepoli sono fuggiti!) e invece, una volta innalzata e compresa, la croce riunisce. Si tratta di unitร  degli uomini fra loro e con Cristo. Ma รจ il โ€œcon Cristoโ€ la forza che costruisce il โ€œfra loroโ€. Gli uomini dispersi si ritrovano insieme perchรฉ ciascuno guarda nella stessa direzione, attratti tutti dalla stessa Persona (โ€œverso di meโ€). Eโ€™ cosรฌ che Gesรน fa la Chiesa.

Ileana Mortari – Sito Web

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Quinta Domenica di Quaresima – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 Marzo 2018 anche qui.

Gv 12, 20-33
Dal Vangelo secondo Giovanni
20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa cโ€™erano anche alcuni Greci. 21Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsร ida di Galilea, e gli domandarono: ยซSignore, vogliamo vedere Gesรนยป. 22Filippo andรฒ a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesรน. 23Gesรน rispose loro: ยซรˆ venuta lโ€™ora che il Figlio dellโ€™uomo sia glorificato. 24In veritร , in veritร  io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverร  per la vita eterna. 26Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, lร  sarร  anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerร . 27Adesso lโ€™anima mia รจ turbata; che cosa dirรฒ? Padre, salvami da questโ€™ora? Ma proprio per questo sono giunto a questโ€™ora! 28Padre, glorifica il tuo nomeยป. Venne allora una voce dal cielo: ยซLโ€™ho glorificato e lo glorificherรฒ ancora!ยป. 29La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: ยซUn angelo gli ha parlatoยป. 30Disse Gesรน: ยซQuesta voce non รจ venuta per me, ma per voi. 31Ora รจ il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarร  gettato fuori. 32E io, quando sarรฒ innalzato da terra, attirerรฒ tutti a meยป. 33Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 18 – 24 Marzo 2018
  • Tempo di Quaresima V
  • Colore Viola
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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