Commento al Vangelo del 31 dicembre 2017 – mons. Vincenzo Paglia

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mons. Vincenzo Paglia
mons. Vincenzo Paglia

Sono passati pochi giorni dal Natale e la liturgia ci porta a Nazareth per farci incontrare la famiglia di Gesรน. La Chiesa sembra sentire il bisogno di sottolineare che anche Gesรน ha avuto bisogno di una famiglia, di essere cioรจ circondato dallโ€™affetto e dalle premure dei propri cari. I Vangeli, a dire il vero, danno poco spazio alla vita familiare di Gesรน e riportano solo alcuni episodi della sua infanzia; essi, tuttavia, proiettano la loro luce su tutti i trentโ€™anni vissuti a Nazareth. La frase finale del brano evangelico che abbiamo ascoltato ne รจ come la sintesi. Scrive Luca che Gesรน โ€œera loro sottomesso. E la madre custodiva nel suo cuore tutte queste cose, e Gesรน cresceva in sapienza, in etร  e in grazia davanti a Dio e davanti agli uominiโ€ (Lc 2,51-52). Queste poche parole valgono, appunto, i trentโ€™anni di โ€œvita nascostaโ€ a Nazareth.

A noi, malati di ambiguo efficientismo, sorge immediata la domanda: perchรฉ Gesรน ha vissuto tanto tempo cosรฌ nascostamente? Non avrebbe potuto impiegare quegli anni, o almeno una parte di essi, in modo piรน fruttuoso, annunciando il Vangelo, guarendo i malati, aiutando insomma quanto piรน era possibile? Ma se ponessimo maggiore attenzione al Vangelo forse ci sentiremmo rispondere: โ€œnon pensi secondo Dio, ma secondo gli uominiโ€ (Mc 8,33). Certo รจ che quei trenta anni fanno comprendere ancor meglio le parole di Paolo: โ€œEgli si รจ fatto simile agli uominiโ€; Gesรน รจ vissuto in famiglia, come tutti, quasi a dire che la salvezza non รจ estranea alla vita ordinaria degli uomini. E forse anche per questo la Chiesa ha ritenuto โ€œapocrifiโ€ tutti quei racconti creati dalla tenera curiositร  dei primi cristiani che volevano rendere straordinaria e miracolosa lโ€™infanzia e lโ€™adolescenza di Gesรน.

Dal Vangelo sappiamo che la vita a Nazareth รจ segnata dalla normalitร : non ci sono miracoli o guarigioni, non sono riportate predicazioni, non si vedono folle che accorrono; tutto accade โ€œnormalmenteโ€, secondo le consuetudini di una pia famiglia israelita. Ebbene, anche questi anni sono stati santi, ci suggerisce la festa odierna. La famiglia di Gesรน era una famiglia ordinaria, composta da persone che vivevano del lavoro delle proprie mani; quindi nรฉ miseri nรฉ benestanti, forse un poโ€™ precari. Senza dubbio perรฒ erano esemplari: si volevano davvero bene, anche se non mancarono incomprensioni, rimproveri e anche correzioni, come si arguisce dallโ€™episodio dello smarrimento nel tempio.

Certamente Giuseppe e Maria osservavano le tradizioni religiose dโ€™Israele, e sentivano lโ€™obbligo dellโ€™educazione di Gesรน. Sapevano dalla Scrittura: โ€œQuesti precetti che ti do staranno nel tuo cuore: li insegnerai ai tuoi figli, li mediterai in casa e lungo il viaggio, andando a dormire e alzandotiโ€ (Dt 6,6). Sarebbe utile ripercorrere le tradizioni religiose di una pia famiglia ebraica del tempo per poter comprendere ancor piรน la vita di Gesรน e della famiglia di Nazareth. Ci commuoveremmo nel conoscere anche noi le preghiere che dicevano al mattino e alla sera; saremmo edificati nellโ€™apprendere come Gesรน adolescente affrontava i primi appuntamenti religiosi e civili, come da giovane operaio lavorava con Giuseppe; e poi il suo impegno nellโ€™ascolto delle Scritture, nella preghiera dei salmi e in tante altre consuetudini. E quanto le mamme potrebbero apprendere dalle premure di Maria per quel figlio! Quanto i papร  potrebbero ricavare dallโ€™esempio di Giuseppe, uomo giusto, che dedicรฒ la sua vita a sostenere e a difendere non se stesso ma il bambino e la donna!

Tuttavia cโ€™รจ una profonditร , in quella famiglia, che restรฒ nascosta agli occhi dei contemporanei, ma che a noi viene svelata dal Vangelo, ed รจ la โ€œcentralitร โ€ di Gesรน in quel nucleo familiare: โ€œEgli cresceva in sapienza, etร  e graziaโ€, nota lโ€™evangelista. Questo รจ il โ€œtesoroโ€ della โ€œvita nascostaโ€: Maria e Giuseppe avevano accolto quel Figlio, lo custodivano e lo vedevano crescere in mezzo a loro, anzi dentro il loro cuore, e aumentavano parimenti il loro affetto e la loro comprensione. Ecco perchรฉ la famiglia di Nazareth รจ santa; e in questo mostra anche alle nostre famiglie la via della santitร . Abbiamo bisogno che Gesรน cresca nel nostro cuore e nella nostra vita e cresca dentro la vicenda umana. Gesรน deve ancora crescere nella vita delle famiglie, della nostra societร  e nel nostro stesso cuore.

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In questo contesto si puรฒ inserire lโ€™episodio di Simeone ed Anna; un episodio ricco, peraltro, di tanti significati. In certo modo, raccogliendo assieme le scene evangeliche dellโ€™infanzia, essi completano la famiglia di Gesรน, potremmo dire che ne sono come i membri anziani. Nella loro vecchiaia, Simeone ed Anna accolgono questo bambino e ne restano trasfigurati. Simeone รจ colmo di consolazione e si ritiene sazio di giorni; Anna si mette a parlare del bambino a tutti coloro che incontra, ritrovando cosรฌ una seconda giovinezza. Lโ€™uno sente crescere nel cuore il Signore e lโ€™altra fa crescere Gesรน nel cuore di chi lโ€™ascolta.

Quando si accoglie il Vangelo e lo si lascia crescere, la vita ringiovanisce, riprende vigore e porta frutto. Cosรฌ avvenne anche nellโ€™altra famiglia di cui ci parla la Liturgia: la famiglia di Abramo. โ€œAbramo credette al Signoreโ€ ย– scrive il libro della Genesi, ripreso anche dalla Lettera agli Ebrei ย–, lo accolse nella sua vita e divenne padre dei credenti. La sua fede fu potente, piรน forte del riso scettico di Sara, al punto che sconfisse la sterilitร  di lei; per la fede di Abramo, lโ€™anziana e rassegnata Sara concepรฌ il figlio della discendenza.

Nazareth, villaggio periferico della Galilea e luogo della vita ordinaria della Santa Famiglia, rappresenta lโ€™intera vita del discepolo che, appunto, accoglie, custodisce e fa crescere il Signore. Non รจ allora solo un caso che โ€œNazarethโ€ significhi โ€œColei che custodisceโ€: Nazareth รจ Maria, che โ€œcustodiva nel suo cuore tutte queste coseโ€, รจ la patria e la vocazione di ogni discepolo. Anche se il mondo continuerร  a dire: โ€œDa Nazareth puรฒ mai venire qualcosa di buono?โ€.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 31 dicembre 2017 anche qui.

Domenica della Santa Famiglia, Gesรน, Maria e Giuseppe – Anno B

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Lc 2, 22-40
Dal Vangelo secondo Luca

ย 22Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรฉ, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore โ€“ 23come รจ scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarร  sacro al Signore โ€“ 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. 25Ora a Gerusalemme cโ€™era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione dโ€™Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27Mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesรน per fare ciรฒ che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28anchโ€™egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: 29ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, 30perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31preparata da te davanti a tutti i popoli: 32luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israeleยป. 33Il padre e la madre di Gesรน si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: ยซEcco, egli รจ qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione 35โ€“ e anche a te una spada trafiggerร  lโ€™anima โ€“, affinchรฉ siano svelati i pensieri di molti cuoriยป. 36Cโ€™era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribรน di Aser. Era molto avanzata in etร , aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, 37era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. 39Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro cittร  di Nร zaret. 40Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 31 Dicembre 2017 – 06 Gennaio 2018
  • Tempo di Nataleย I
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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