Gioia e compagnia si mescolano nel Vangelo dellโannunciazione. Sapere che Dio รจ dalla tua parte non ti mette al sicuro dai problemi ma certamente non ti fa perdere la gioia necessaria per affrontare le difficoltร . Noi non ci โrallegriamoโ perchรฉ abbiamo una vita facile ma perchรฉ non siamo soli in questa vita difficile che dobbiamo vivere. Eโ la solitudine il vero male dove si consumano le nostre speranze.
Sentirsi soli rovina anche le cose belle. Per questo il male cerca di operare divisione e isolamenti intorno a noi. Maria stessa intuisce il rischio di quella chiamata e ne prova una vertigine di paura. Ma la paura la si vince solo con la fiducia, con quel salto apparentemente incosciente che ti fa dire di Si alla realtร che hai davanti senza trovare vie di fuga. Il primo miracolo di Maria รจ non essere scappata. La sua prima e vera santitร sta in una parola che dice presenza vera: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. La sua รจ la risposta di chi non ha niente ma rischia tutto. Gesรน viene al mondo per la consapevole incoscienza di questa donna, che non comprende tutto e subito ma dice Si a ciรฒ che gli viene posto dinnanzi da vivere.
Ogni giorno nel nostro quotidiano Dio continua a domandarci qualcosa. Ogni giorno Dio si fa mendicante del nostro Si. ร cosรฌ che Cristo continua a venire al mondo. Non ci spiega quasi mai i perchรฉ, perchรฉ quelli potremmo conoscerli alla fine del viaggio quando guardando indietro scopriremo quel filo rosso che attraversava tutta la nostra vita. Ma quando si รจ dentro la vita si puรฒ solo tessere questo filo, come un fiume carsico che non sai dove scorre, e per quale direzione va. Dire โeccomiโ significa fidarsi del padrone del fiume, della consapevolezza che ogni fiume va finire sempre nel mare. Per noi il mare รจ la Sua Misericordia.
Tutta la nostra vita, contorta o meno, finirร in un mare di Misericordia. Questo ci aiuta a non indietreggiare, a chiedere come si puรฒ dare il meglio anche in assenza di perchรฉ.
don Luigi Epicoco su Facebook
- Pubblicitร -
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Lc 1, 26-38
Dal Vangelo secondoย Luca
Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una cittร della Galilea, chiamata Nร zaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: ยซRallรฉgrati, piena di grazia: il Signore รจ con teยป.
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: ยซNon temere, Maria, perchรฉ hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesรน. Sarร grande e verrร chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darร il trono di Davide suo padre e regnerร per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrร fineยป.
Allora Maria disse all’angelo: ยซCome avverrร questo, poichรฉ non conosco uomo?ยป. Le rispose l’angelo: ยซLo Spirito Santo scenderร su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirร con la sua ombra. Perciรฒ colui che nascerร sarร santo e sarร chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo รจ il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla รจ impossibile a Dioยป.
Allora Maria disse: ยซEcco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parolaยป. E l’angelo si allontanรฒ da lei.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
